“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Teatro

Teatro La ribalta di legno

«Le quinte di stoffa con le porte in rilievo, le finestre di vetro dipinto, i vasi coi fiori di carta. In alto una lampada faceva da giorno mentre la notte veniva con la parola “notte”. In terra, una botola, dalla ribalta portava sul retro, dov’erano pronti gli attori».

Tuesday, 07 July 2015 00:00

Se Beckett s'intrufola ad Elsinore

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Amleto prima di Amleto. Perché c’è un Amleto (padre) alla base dei destini di un Amleto (figlio) e, quando ci avviciniamo all’Amleto (l’opera) il secondo ne è personaggio di carne, il primo mera ombra, apparenza notturna, spettro.
Michele Santeramo parte dall’Amleto per andarne a ritroso, per risalire la corrente e immaginare una Elsinore in anticipo, una corte già in subbuglio, dei destini ancora da scrivere; di più: parte dall’Amleto per riscriverne un antefatto possibile, per giocare un gioco che anticipi i giochi di potere con altri giochi di potere.

Tuesday, 30 June 2015 00:00

Galeotto fu il libro

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La sala della Galleria Toledo si riempie lentamente e si rimane sorpresi nel vedere sul palco una bara molto semplice al centro del palco, inclinata verso la platea, mentre una luce violacea che parte dal basso illumina ed evidenzia dei riquadri sospesi sulla parete di fondo su  cui si  poggiano oggetti disparati tra ventagli e vari ammennicoli. Quasi sul proscenio vi sono altre scatole bianche di diverse dimensioni variamente disposte a sinistra e a destra del palco.

Monday, 29 June 2015 00:00

Teatro in celluloide

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Il teatro che racconta il cinema, il cinema che si fa teatro; la pantomima recitata e la storia raccontata; un chiasmo tra due arti, fratellastri che non si sono mai amati troppo, che non si sono mai sopportati del tutto, eppure condividono matrice genetica – col teatro in evidente posizione di maggiorascato anagrafico – che li apparenta oltre la reciproca sopportazione, a dispetto della specifica differenziazione.

Monday, 29 June 2015 00:00

Caserta visibile

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Le città invisibili, da un’idea di Roberta De Rosa (Compagnia ARB Dance Company), è uno spettacolo liberamente ispirato all’omonimo testo di Italo Calvino, che è stato adattato alla nostra realtà campana e contemporanea. La regista, coreografa e danzatrice ha deciso di realizzare un video in vari luoghi del Casertano, rurali ed architettonici, in cui la danza valorizza e mette in luce problematiche paesaggistiche, bellezze e rivelazioni.

Saturday, 27 June 2015 00:00

Il teatro è una cosa seria

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Nella Piazza d’Armi del Castel Sant’Elmo è stato allestito un palco ampio e profondo su cui un divano e due poltrone sulla destra quasi si perdono in quello spazio. Sulla sinistra invece svetta una stele di pietra, sembrerebbe un menhir, con la scritta Ausgang, “uscita” in tedesco. Un gioco di luci traccia un perimetro netto rettangolare che delimita l’appartamento di Modesto, il protagonista, e l’esterno, in cui invece si muovono gli altri personaggi della storia: Michele e la moglie Yvonne, una coppia in crisi che abita al piano di sopra, e Gloria, trentottenne come Modesto, che si veste e si agita come una minorenne.

Friday, 26 June 2015 00:00

Il segreto delle cose

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Michèle Noiret ha portato sul palcoscenico del Teatro Mercadante di Napoli uno degli spettacoli più interessanti del Napoli Teatro Festival Italia di quest’edizione che ora sta concludendosi. Interessante, perché ha saputo unire più linguaggi artistici all’interno di un progetto molto originale.
Radioscopies, il cui sottotitolo è “cortometraggio scenico”, prende spunto da un’intervista radiofonica del 1978 di Jacques Chancel all’autore belga di lingua francese Conrad Detrez, in occasione dell’assegnazione del Premio Renaudot per il romanzo L’Herbe à brûler.

Thursday, 25 June 2015 00:00

Tell me ti amo e non ridere di me

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È la notte della festa di San Giovanni decollato, la notte delle streghe e del solstizio d’estate. La festa è nel foyer del teatro Galleria Toledo da dove parte il suono delle tammurriate. È suono propiziatorio, magico, che si balla contrapponendo il maschio e la femmina. Gli Ars Nova Napoli con i loro strumenti sono sistemati sulle scale che  conducono in galleria, la gente li ascolta e tiene il tempo divertita. La festa è anche in strada, perché la musica non si ferma alla porta ed esce nel vicolo dove le persone fanno la fila per entrare a teatro o sono ferme al bar a bere qualcosa. È una sera di festa e si sente nell’aria.

Wednesday, 24 June 2015 00:00

Suite per meschinità in un esterno

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Millesimi, ovvero quote catastali, particelle che dividono le proprietà condominiali; ma, in senso estensivo e ad una prima lettura neanche troppo forzosa il frazionamento in particole cui allude il titolo di questo spettacolo sembra evocare il frazionamento in particolarismi, la frammentazione dell’universo umano, frastagliato in miriade di individualismi, in egoismi che vedono ciascuno attento e sensibile a “lo suo proprio particulare”, per dirla alla maniera di Guicciardini.

Tuesday, 23 June 2015 00:00

Una lirica in prosa

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La scenografia è realizzata da pochi oggetti sulla scena, a sinistra una chaise longue grigia con il cuscino bianco e un tavolo tondo con tre sedie sulla destra del palco e un carrello con dei liquori, il tutto letteralmente incorniciato da ampi listoni arabescati bianchi che si ripetono più piccoli a incorniciare una terrazza che affaccia su un mare in leggero movimento, proiettato sulla parete di fondo.

Monday, 22 June 2015 00:00

Pioggia coreutica

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La pioggia è il tema dominante della messa in scena di Malacqua così come nel testo di Nicola Pugliese. Una pioggia che dura incessantemente per quattro giorni, fatto insolito che viene interpretato alla maniera degli antichi classici che nei fatti anomali vedevano il presagio di una disgrazia. Tanta acqua che scende senza sosta e che non sembra purificare e pulire una città anche metaforicamente sporca, ma intride le fondamenta dei palazzi, li fa crollare, crea voragini, porta morte.

Sunday, 21 June 2015 00:00

Ballet Black, nel pazzo mondo della fiabe

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Il Ballet Black, la nota compagnia inglese vincitrice del Dance Awards 2012, fondata e diretta da Cassa Pancho – danzatrice di discendenza inglese nata a Trinidad e formatasi alla Royal Academy of Dance – continua il suo tour italiano presentando al Castel Sant'Elmo di Napoli un doppio spettacolo a firma di due giovani coreografi quali Mark Bruce ed Arthur Pita.
Supportato dalla prestigiosa Royal Opera House di Londra, il Ballet Black è un ensemble costituito da otto danzatori internazionali di origini africane ed asiatiche, che ha come scopo quello di diversificare ed attualizzare il balletto classico attraverso i linguaggi e le tecniche della danza moderna.

Sunday, 21 June 2015 00:00

"Non dimenticateci!"

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“Dormi sepolto in un campo di grano / non è la rosa non è il tulipano / che ti fan veglia dall'ombra dei fossi / ma sono i mille papaveri rossi”.
(F. De André, La guerra di Piero)


All’ombra dei fossi, rossa la morte violenta tra i rossi papaveri: un uomo, impugnata l’arma, spara sull’altro, puntandolo con gli occhi fissi nei suoi. Dicono sia il tempo di una guerra grande, dove i grandi risolvono i destini mondiali ed i piccoli si ammazzano senza sosta in nome della patria, di una necessità di giustizia voluta da ragioni senza ragione. Dicono sia il tempo di seicentocinquantamila soldati caduti, di tredici milioni di morti. Pesci nella rete dell’incomunicabilità, senza più acqua: una mattanza.

Saturday, 20 June 2015 00:00

Simpatica nostalgia

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Il palcoscenico è occupato solo da bauli da trasporto in uso nelle compagnie teatrali su cui sono poggiati due computer ed altri strumenti. La parete di fondo nera chiude il palcoscenico già ristretto della sala Fringe di Castel Sant’Elmo. Tutto è scuro, anche i due attori Matteo Angius e Riccardo Festa sono vestiti di un blu intenso, illuminati solo da alcune luci posizionate in diversi angoli del palco. Il buio da cui emergono i due personaggi sembra quasi voglia sottolineare che non è importante ciò che si vedrà, ma ciò che si ascolterà, infatti siamo all’interno di una radio che sta registrando una trasmissione sul tema della nostalgia.

Saturday, 20 June 2015 00:00

A Salvo Nastasi

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Alla cortese attenzione
dell’Ill.° dott. avv. S.E.
Salvo Nastasi,

 

Scrivo a Lei in quanto Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo e dunque artefice e responsabile primo dell’attuazione del DM 01.07.2014, detto anche Decreto Valore Cultura, detto anche la riforma del teatro italiano, detto anche strumento legislativo che stabilisce i “nuovi criteri per l’erogazione e modalità per la liquidazione e l’anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere del Fondo Unico dello Spettacolo”,
Scrivo a Lei in quanto “dirigente di prima fascia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali”, in quanto già “membro del Comitato paritetico Stato-Regioni, istituito presso la conferenza Stato-Regioni, per l’elaborazione di una proposta di riforma del Fondo Unico dello Spettacolo”, in quanto già “componente della Segreteria Tecnica della Commissione incaricata dell’aggiornamento del Testo Unico dei Beni Culturali ed Ambientali”, in quanto già “componente della Segreteria Tecnica della Commissione incaricata di predisporre uno o più decreti legislativi per la codificazione delle disposizioni in materia di Beni Culturali ed Ambientali”, in quanto già “componente della Commissione per l’attuazione delle commissioni regionali per i Beni Culturali”, in quanto già “membro della Commissione mista tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, prevista dall’articolo 17, della legge 8 marzo 1989”,

il Pickwick

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