Teatro La ribalta di legno
«Le quinte di stoffa con le porte in rilievo, le finestre di vetro dipinto, i vasi coi fiori di carta. In alto una lampada faceva da giorno mentre la notte veniva con la parola “notte”. In terra, una botola, dalla ribalta portava sul retro, dov’erano pronti gli attori».
Nel bellissimo chiostro della chiesa di San Domenico Maggiore di Napoli, è andato in scena lo spettacolo di Laura Angiulli, già tanto acclamato in Italia ed all’estero, Il Baciamano. Il testo è di Manlio Santanelli, le scene di Rosario Squillace, che con l’Angiulli dirige il Teatro Stabile di Innovazione Galleria Toledo, le luci di Cesare Accetta e l’interpretazione di Alessandra D’Elia – bella, precisa e divoratrice di parole e sentimenti – e Stefano Jotti – fine, poetico e leggero.
- il baciamano
- manlio santanelli
- laura angiulli
- alessandra d'elia
- stefano jotti
- rosario squillace
- cesare accetta
- Il Teatro coop Produzioni
- Napoli 1799
- rivoluzione napoletana del 1799
- giacobinismo
- Chiosto del Convento di San Domenico Maggiore
- Estate a Napoli
- San Domenico Maggiore
- simona perrella
- Il Pickwick
Pinocchio per caso non è uno spettacolo perfetto. Anzi: più d’una perplessità lascia per come scorcia il proprio plot drammaturgico nella sua seconda parte e soprattutto per l’impianto scenografico, che appare raffazzonato ed inadeguato ad uno spettacolo che possa dirsi pronto ad andare in scena. Pinocchio per caso è quindi, a nostro parere, uno spettacolo (ancora) incompiuto. Eppure possiede – o almeno sembra lasciar intravedere in filigrana – delle possibilità di crescita che partono da qualche idea di fondo accattivante che su scena trova buona ancorché parziale attivazione.
Ha(m)mlet. Lettura di un testo di Santeramo
Written by Alessandro ToppiChi era Amleto prima del primo atto? Com’era
suo padre? Che scuola aveva frequentato?
(Carmelo Bene)
Dell’Amleto Michele Santeramo rende l’opacità dei rapporti, la verità ammantata dalla menzogna, il desiderio di potere, di centralità, di controllo; rende la pratica dell’osservazione reciproca per cui ci si guarda spiandosi, l’uso falsificante della parola, la dinamica di rapporti incancreniti, infestati da una bramosia che infetta come un tumore. Rende, Santeramo, l’inevitabilità di un destino che non sembra dipendere da Dio, dal fato, dalla storia o dalla fortuna, ma da una condizione metafisica che appartiene agli uomini stessi e rende la coincidenza tra questo destino e la corona che, una volta indossata, diventa una condanna che si sconta vivendo.
- Preamleto
- Michele Santeramo
- Veronica Cruciani
- Massimo Foschi
- Manuela Mandracchia
- Michele Sinisi
- Gianni D'Addario
- Matteo Cantucci
- Barbara Bessi
- Gianni Staropoli
- paolo coletta
- Napoli Teatro Festival Italia
- amleto
- william shakespeare
- Finale di partita
- Samuel Beckett
- Aspettando Godot
- drammaturgia contemporanea
- testo inedito
- Re Lear
- Roger Blin
- Peter Brook
- Carmelo Bene
- Jan Kott
- testo teatrale
- metateatro
- Martin Esslin
- Aldo Tagliaferri
- Peter Zadek
- Jules Laforgue
- Hamm
- Clov
- Teatro dell'Assurdo
- Watt
- riso dianoetico
- Alfred Alvarez
- Theatrum mundi
- dianoia
- Alfred Simon
- Antonino Pirillo
- Teatro di Roma
- alessandro toppi
- Il Pickwick
Si rinnoverà i primi di agosto, il rito del teatro a Novoli. Il Festival I Teatri della Cupa trasformerà ancora il borgo salentino in sembianze altre. Altra tappa della residenza artistica che le compagnie Factory Transadriatica e Principio Attivo Teatro porteranno a termine l’inverno prossimo nell’ambito del progetto regionale pugliese dei Teatri Abitati.
- Factory Compagnia Transadriatica
- Tonio De Nitto
- Fabio Tinella
- Principio Attivo Teatro
- Salento
- I Teatri della Cupa
- Per obbedienza
- Ura Teatro
- Società Operaia
- cunto teatrale
- Fabio Chiriatti
- Mauro Marino
- Francesco Farina
- Fabrizio Saccomanno
- Francesco Niccolini
- Fabrizio Pugliese
- Trip
- Viaggio nel Salento tra santi e fanti
- Brigantesse
- Raffaella Giancipoli
- Antonella Iallorenzi
- Isadora Angelini
- Come vogliamo vivere
- Maria Chiara Provenzano
- Francesca Danese
- Nicoletta Achille
- Ippolito Chiarello
- Italia Aiuola
- Ilaria Castrì
- Due
- Fibre Parallele
- Licia Lanera
- Riccardo Spagnulo
- Senza voce
- valentina diana
- Silvia Lodi
- Emilio Nigro
- Il Pickwick
Trascorso ormai dalla visione dell’ultimo spettacolo festivaliero un lasso di tempo imbarazzante, l’accidioso recensore si ritrova nella sgradevole – e dolosa – situazione di dover completare l’opera lasciata in sospeso; egli finisce così impegolato nell’affannosa foga di andare a spulciare confusi appunti scarabocchiati su un taccuino sul quale – nella sua inveterata dabbenaggine – supponeva d’aver impresso memoria indelebile (e ripescabile all’atto dell’occorrenza scrittoria) di quanto veduto, ignorando (o inconsciamente rimuovendo) quanto astrusi gli sarebbero poi risultati – come al solito – quei polimorfi grafemi dall’impervia decrittazione con cui suole imbrattare fitti foglietti nella oscurità pressoché totale di platee varie.
- Dinamo
- Claudio Tolcachir
- La omisión de la familia Coleman
- Melisa Hermida
- Lautaro Perotti
- Daniela Pal
- Marta Lubos
- Paula Ransenberg
- Joaquin Sagade
- Gonzalo Cordoba Estévez
- Ricardo Sica
- María Garcia de Oteyza
- Teatro Tombre 4
- Jonathan Zak
- Maxime Seugé
- Fondazione Campania dei Festival
- Napoli Teatro Festival Italia
- Festival d'Avignon
- Maison des Arts de Créteil
- Fundacion Teatro a Mil
- Teatro La Plaza Lima
- Centro Cultural San Martin Buenos Aires
- Sesc São Paulo
- teatro mercadante
- incomunicabilità
- drammaturgia argentina
- Fringe E45
- Michele Di Donato
- Il Pickwick
Un coreografo contemporaneo: Sidi Larbi Cherkaoui
Written by Andrea ArionteTra gli autori contemporanei più interessanti dell'attuale danza europea vi è sicuramente Sidi Larbi Cherkaoui. Danzatore residente al Toneelhuis di Anversa dal 2007, fa parte della nuova generazione emergente di coreografi fiamminghi allievi di Alain Platel e di Anne Teresa De Keersmaeker.
Intimamente legato alle proprie origini marocchine (il padre arrivò in Belgio da Tangeri durante l’ondata di immigrazione degli anni '60), la sua infanzia è un ricordo sempre molto vivo e costante nelle sue creazioni.
- Sidi Larbi Cherkaoui
- Toneelhuis Anversa
- Alain Platel
- Anne Teresa De Keersmaeker
- Marocco
- Belgio
- PARTS
- Les Ballets C de la B
- Anonymous Society
- Jacques Brel
- Rien de rien
- Chennai
- india
- Shantala Shivalingappa
- Wuppertal
- monaci Shaolin
- Sadler's Well Theatre
- Sutra
- Anthony Gormley
- danza ed etnografia
- In Memoriam
- plain chant
- Damien Jalet
- Zero Degree
- Eastman Anversa
- Maurice Ravel
- Tamas Moricz
- Danza contemporanea
- danza europea
- Andrea Arionte
- Il Pickwick
Sarà che la scrittura di David Foster Wallace si presta particolarmente a prendere sembiante scenico, sarà anche che si tratta di un autore il cui successo e – diciamolo – anche il suo ascendente presso il lettore contemporaneo conosce una crescita montante e sarà anche che, contestualmente, si registra una sostanziale penuria di nuove scritture per il teatro, ma sta diventando pratica usuale, oltre che confrontarsi con il classico, anche tentare riduzioni drammaturgiche di opere letterarie nate scritte per vivere lette.
- Il dono
- David Foster Wallace
- Brevi interviste con uomini schifosi
- Luca Bargagna
- Viviana Altieri
- Vincenzo D'Amato
- Elisabetta Mandalari
- Luca Mascolo
- Alessandro Meringolo
- Massimo Odierna
- Sara Putignano
- Luna Peri Proto
- Edoardo Aruta
- Andrea Tocchio
- Maria Piccolo
- BluTeatro
- Verso Occidente l'Impero Dirige il suo Corso
- B I n 46
- Ottetto
- Per sempre lassù
- Fondazione Campania dei Festival
- Castel Sant'Elmo Sala Fringe
- Napoli Teatro Festival Italia
- Castel Sant'Elmo
- Michele Di Donato
- Il Pickwick
“Sono un aedo e raccontare è il mio mestiere”
Written by Caterina Serena MartucciIl teatro è sacro. Lo sapevano bene gli antichi. Lo sapevano i nostri più antichi antenati, quando caricavano di forza magico-simbolica le rappresentazioni animali sulle pareti delle grotte. Lo sapevano i Greci. Lo sapevano tutte le culture antiche in cui l’indossare una maschera implicava l’accesso ad una dimensione limbica sospesa tra la vita e la morte. I Romani utilizzavano il termine persona,da personare (in questo caso amplificare il suono della voce). L’attore ad ogni modo esce da se stesso, muore al suo io abituale, per assumere un’altra identità.
Cappuccetto Rosso e la rivincita della nonnina
Written by Grazia LaderchiPerchè possa comunicare appieno i suoi messaggi consolatori, i suoi significati simbolici, e, soprattuto, i suoi significati interpersonali, una fiaba – come afferma Bruno Bettelheim – dovrebbe essere raccontata piuttosto che letta. La flessibilità di una narrazione rispetto alla mera riproduzione della forma stampata assicura quel coinvolgimento emotivo che permette all'ascoltatore di entrare attivamente nella storia e di instaurare un legame empatico con i personaggi. Far diventare una fiaba un 'fatto teatrale' è un'evoluzione ulteriore della narrazione, e crea un'alchimia tridimensionale all'interno della quale il testo originario degrada a mero pretesto di un processo creativo manipolatorio il cui fine non è tanto 'far-sapere' ma anche, e soprattutto, 'far-credere'.
Il suono della parola. La parola suono. Voce che è canale di evasione immaginifica. Scenari invisibili.
La parola teatrale: timbro, colore, carne e materia. Quando l’attore si mette in esilio e il corpo si fa scenico, si fa geografia emozionale, si fa segno. E non autoreferenza, autoerotismo.
La parola, pane per spettatori affamati di vedersi in scena, di stupirsi per la scena, di mutarsi sulla scena, di evadere, di sgombrarsi, di rientrare. Guardare attraverso l’ascolto. Sentire per visioni silenti.
- Festival dei Teatri della Cupa
- Milite Ignoto quindicidiciotto
- Mario Perrotta
- Nicola Maranesi
- Pier Vittorio Buffa
- Paola Roscioli
- Permàr
- Duel
- La Piccionaia
- Archivio diaristico nazionale
- Autodiffamazione
- Peter Handke
- Werner Waas
- Lea Barletti
- Harald Wissler
- Compagnia Barletti Waas
- Know
- Prima Guerra Mondiale
- Avanti sempre
- Factory Compagnia Transadriatica
- Principio Attivo Teatro
- Palazzo Baronale Novoli
- Teatro Comunale Novoli
- Novoli
- Emilio Nigro
- Il Pickwick
Premessa
Opera pezzentella torna dopo un anno; torna dopo il pieno del pubblico, gli applausi convinti, le recensioni entusiastiche. Torna dopo i premi assegnati al suo autore, dopo gli elogi fatti ai suoi interpreti, torna dopo il giusto riconoscimento ricevuto dallo Stabile di Napoli che s’è accorto del patrimonio di parole e visioni che questo spettacolo rappresenta, decidendo così di produrlo. Di Opera pezzentella, adesso che è passato il tempo dell'urgenza valutativa e della fretta cronachistica, provo a mettere in risalto alcuni aspetti, certe caratteristiche che mi sembrano fondanti.
- Opera pezzentella
- Mimmo Borrelli
- Paolo Fabozzo
- Federica Altamura
- Enzo Gaito
- Andrea Caiazzo
- Renato De Simone
- Isabella Lubrano
- Sara Scotto di Luzio
- Sara Guardascione
- Veronica D'Elia
- Riccardo Ciccarelli
- Lucienne Perreca
- Antonio Della Ragione
- Gianluca Catuogno
- cesare accetta
- Luigi Ferrigno
- 0770
- Armando Alovisi
- Gennaro Staiano
- Dario Scamardella
- Michele Schiano Di Cola
- alessandro papa
- Cristian Benitozzi
- Gaia Sarnataro
- Luigi Maffettone
- Opera Pia Purgatorio ad Arco
- Associazione Culturale 'A Sciaveca
- Progetto Purgatorio ad Arco: un Arco sul territorio
- dialetto flegreo
- ricerca antropologica
- liminità
- verticalità
- Stefano De Matteis
- Marino Niola
- Antropologia delle anime in pena
- Ernesto De Martino
- Michele Sovente
- Enzo Moscato
- dante alighieri
- Victor Turner
- Dal rito al teatro
- Complesso delle Anime di Santa Maria del Purgatorio ad Arco
- teatro stabile di napoli
- alessandro toppi
- Il Pickwick
Un rumore di vetri in frantumi segna l’inizio de L’inquilino, prima che la scena si riempia; lo stesso rumore di vetri in frantumi ne segnerà lo svuotamento alla fine; nel mezzo, fra due fragori, una frattura del reale; quel che c’è nel mezzo ha i contorni cupi di un incubo, ha il torpore allucinato di una visione kafkiana.
- L'inquilino
- Roland Topor
- L'inquilino del terzo piano
- Claudio Autelli
- Alice Conti
- Michele Di Giacomo
- Marcello Mocchi
- Vincenzo Giordano
- Maria Paola Di Francesco
- Fabio Cinicola
- Monica Giachetto
- Camilla Gallonu
- Lorenzo Ponte
- Cristina Pileggi
- Lab121
- Fondazione Campania dei Festival
- L'insonne
- Agota Kristof
- Finali InBox
- Fring E45
- Castel Sant'Elmo Sala Fringe
- Napoli Teatro Festival Italia
- Castel Sant'Elmo
- Straniamento
- inquietudine
- Michele Di Donato
- Il Pickwick
La canzone Cara cantata da Christian accompagna due uomini che si trovano sul proscenio, dietro di loro si vede un letto, a sinistra una sedia, a terra delle piccole luci psichedeliche. Il primo uomo è vestito con abito scuro, un naso tondo di plastica come quello dei clown, mentre l’altro è in boxer e canottiera bianca con un lenzuolo in testa a mo’ di velo da sposa.
- Portobello Never Dies
- Rosario Palazzolo
- Delia Calò
- Monica Andolina
- Chiara Pulizzotto
- Francesco Gulizzi
- Salvatore Nocera
- Luca Mannino
- Toni Troia
- Teatrino Controverso
- Christian
- Cara
- Alphaville
- Forever Young
- anni 80
- Portobello
- pappagallo
- Castel Sant'Elmo Sala Fringe
- Napoli Teatro Festival Italia
- Fringe E45
- Castel Sant'Elmo
- Paola Spedaliere
- Il Pickwick
"Director's Cut": vinca il migliore
Written by Caterina Serena MartucciSala Assoli si presenta nera e spoglia ad accogliere la terza edizione di ImproTeatro. Nero l'assito, nere le quinte, nero il fondale. Nessuna scenografia, se non una sedia bianca da regista a sinistra, due bianchi sgabelli al centro, due cubi neri di legno e qualcosa che luccica argentato sulla destra (capiremo alla fine che si tratta della statuetta dell'Oscar). Nero e bianco sono gli unici colori (non colori...) in scena, alternatamente declinati negli abiti degli attori.
Premessa
Assumo la presenza in cartellone di Lingua Imperii e Virgilio brucia non tanto come la successione di due spettacoli offerti in data unica ma come un mini-focus su Anagoor. Pertanto, piuttosto che associare una recensione a una recensione, provo a mettermi in rapporto con la presenza della compagnia scrivendo qualche considerazione sulla loro poetica. Lingua Imperii e Virgilio brucia diventano cosi un’opera unica che per me inizia col primo dialogo tra i due ufficiali nazisti tratti da Le benevole di Littell (Lingua Imperii) e termina con il secondo libro dell’Eneide, detto in latino (Virgilio brucia). È rispetto a questo insieme di due messinscene distinte che provo il confronto per cercare di comprendere alcune tra gli snodi e le caratteristiche di questa peculiare lingua scenica.
- LI Lingua Imperii
- Virgilio brucia
- Anagoor
- Simone Derai
- Anna Bragagnolo
- Moreno Callegari
- Viviana Callegari
- Marco Crosato
- Paola Dallan
- Marco Menegoni
- Gayanée Movsisyan
- Alessandro Nardo
- Monica Tonietto
- Filippo Tassetto
- Serena Bussolaro
- Patrizia Vercesi
- Massimiliano Brirava
- Marta Kolega
- Gloria Linderman
- Emanuela Guizzon
- Marco Cavalcoli
- Giulio Favotto
- Mauro Martinuz
- Felice Calchi
- Luisa Fabris
- Guerrino Perosin
- Festival delle Colline Torinesi
- Cenntrale Fies
- Operaestate Festival Veneto
- Trento Film Festival
- Apap
- University of Zagreb
- focus Anagoor
- Eineide
- Hermann Broch
- Virgilio
- Alessandro Barchiesi
- Joyce Carol Oates
- Emmanuel Carrère
- Jonathan Littell
- Le benevole
- nazismo
- 1942
- Caucaso
- Prometeo
- Sara Bugoloni
- Velija Hasanbegovic
- Andrea Macchia
- Angelo Maggio
- Giancarlo Ceccon
- Castel Sant'Elmo
- Napoli Teatro Festival Italia
- alessandro toppi
- Il Pickwick