“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Teatro

Teatro La ribalta di legno

«Le quinte di stoffa con le porte in rilievo, le finestre di vetro dipinto, i vasi coi fiori di carta. In alto una lampada faceva da giorno mentre la notte veniva con la parola “notte”. In terra, una botola, dalla ribalta portava sul retro, dov’erano pronti gli attori».

Monday, 17 November 2014 00:00

Tralasciando...

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È un interno povero quello che compone la scena, una casa dalle cui pareti promana il senso di stantio dei parati ingialliti; ed è un senso complessivo che sembra pervadere non solo la scena, ma anche chi la abita. Barbie vesuviana è storia che s’attaglia a questo milieu, se ne impregna, adagiandosi nel racconto di un sottobosco umano, delle sue miserie, delle meschinità che ne regolano l’usuale agire. Ed è, Barbie vesuviana, storia che abitando un interno muffito e stantio, sembra impregnarsene anche nella propria costruzione drammaturgica, desueta per impianto, sbrindellata nell’ordito, fragile nel proprio tentativo di costruire immagini che siano capaci di parlare.

Sunday, 16 November 2014 00:00

Tre riflessioni sull'amore

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Al Nuovo Teatro Sancarluccio si è svolta la serata di premiazione del Positano Teatro Festival, giunto alla XI edizione. La serata, curata da Gerardo D’Andrea e dedicata al “Teatro che verrà”, ha visto la messa in scena di tre corti teatrali selezionati al festival La corte della formica 2013 di Gianmarco Cesario, che ha presentato la serata.
Isa Danieli ha premiato a fine serata i tre autori con il premio intitolato ad Annibale Ruccello.

Friday, 14 November 2014 00:00

Una storia sbagliata, un’occasione sciupata

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Una storia sbagliata era il brano che Fabrizio De André compose e cantò in memoria di Pier Paolo Pasolini, ripercorrendo il destino ridicolo di una vicenda tragica che finiva nel tritacarne dello scandalismo da rotocalco: “Cominciò con la luna sul posto / e finì con un fiume d'inchiostro / è una storia un poco scontata / è una storia sbagliata”. Di quella notte, di quella vicenda tuttora oscura, di quella "storia sbagliata" si inteatra visione postuma; di Pasolini le parole, o almeno gran parte di esse, di Roberto Herlitzka la voce, cui s’affida il farsi teatro di quella storia sbagliata, squarcio nero nella caligine italiota del secolo scorso, quello breve, quello appena trascorso, quello che nell’occhio di un poeta aveva trovato uno dei più lucidi analisti, e che quell’occhio – di quel poeta – ha visto chiudere violentemente sulla spiaggia di Ostia una notte d’inizio novembre.

Thursday, 13 November 2014 00:00

Lieve lieve

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Per il Forum Universale delle Culture diffuso, a latere del programma principale, il Teatro Cilea si apre alla cittadinanza. Un giovane autore, giovani attori, tre brevi racconti. Operazione Erode, La terza Maria, Tre magnifici scapoli.
Come sarebbe stato il mondo se personaggi come Hitler, Mussolini e Stalin fossero morti nella culla? Also sprach Zarathustra introduce uno scenario cibernetico da 2001 Odissea nello spazio. Tre personaggi in scena. Tre silhouettes si stagliano sul verde luminoso, quasi fluorescente, del fondale. Siamo nel 2423.

Thursday, 13 November 2014 00:00

Sul mercante di Binasco

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(la scena)
Il blu è il mare, l’oro è il denaro. Due colori per Il mercante di Venezia messo in scena da Binasco. Sono blu (con pennellate di azzurro, celeste e turchese) le pareti laterali, sono blu i tavoli e le sedie di legname. Acqua, laguna, fanno luogo e ambiente ma fanno anche percorso, viaggio, itinerario: è questo blu che attraversano i personaggi andando e tornando da Venezia, andando e tornando da Belmonte: andando e tornando da un estremo all’altro dell’assito.

Wednesday, 12 November 2014 00:00

L'amore si fa in quattro...

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“Come si può controllare un cuore innamorato? Quando si ama non è il cervello a guidare il nostro agire ma il cuore, perché il cuore è cervello di sé stesso”. R.M.G.
Amor Q è l'accattivante titolo dello spettacolo firmato dal giovane regista ed attore salernitano Roberto Matteo Giordano, andato in scena al Teatro La Ribalta di Salerno l'8 ed il 9 Novembre ed ancora in replica nei giorni 15 e 16.
Il palcoscenico come una macchina del tempo trasporta lo spettatore in quattro epoche diverse, narra e raffigura altrettante storie d'amore segnate da quella vena folle e passionale che, nonostante le rispettive circostanze, le accomuna e le rende tutte simili, confermando che tale sentimento è unico ed immutevole nel tempo.

Tuesday, 11 November 2014 00:00

C'è Shakespeare in quest'acqua

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L'ingresso in sala offre allo sguardo un quadro liquido che toglie il fiato: la laguna pervade tutto lo spazio che riesce a prendersi oltrepassando i consueti confini dell'assito, l'acqua immobile e orizzontale è onnipresente, moltiplicandosi coi suoi riflessi su soffitto e pareti, e abbatte nel nostro immaginario ogni netta demarcazione. Il blu avvolge questo luogo, oltrepassa le caviglie innalzandosi fino ad un cielo di una fluidità onirica. Immersi in questo elemento gli attori presiedono la scena, seduti immobili per non alterare quella pace visiva.

Wednesday, 12 November 2014 00:00

Il gioco (ovvero la recita) dell'assurdo

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Il teatro, il gioco, l’assurdo. Finale di partita muove lungo queste tre direttrici, delle quali le prime due potrebbero anche coincidere – così come in inglese ‘giocare’ e ‘recitare’ coincidono in un'unica parola, to play – mentre la terza, più che una linea guida vera e propria è una conseguenza che insorge agli occhi dello spettatore, questo escluso, il quale, posto al di fuori (della scena e della sua logica intellegibilità), è costretto a filtrare e catalogare ciò che avviene sulla scena come qualcosa a cui assistere prescindendo da categorie logiche.

Tuesday, 11 November 2014 00:00

Su Gadda, Amleto, Gifuni

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Codeste, sì, son cose che sembrano; perché si possono
recitare. Ma io ho dentro qualcosa ch’è al di là d’ogni mostra:
il resto non è che l’ornamento e il vestito del dolore.
(William Shakespeare)


Nella mia vita di umiliato e offeso la narrazione mi è apparsa,
talvolta, lo strumento che mi avrebbe consentito di stabilire la
mia verità; il mio modo di vedere, cioè: lo strumento, assoluto,
del riscatto e della vendetta.
(Carlo Emilio Gadda)

Sunday, 09 November 2014 00:00

Brodo STAR

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È gremita la platea del Teatro Cilea per l’apertura della stagione teatrale. La città è spazzata da uno scirocco potente, il cielo minaccia pioggia, quando calerà il vento, gioca anche il Napoli. Ma il pubblico è venuto a rendere omaggio al teatro, al fare teatro, ad un grande autore, uno dei simboli della città, uno degli artefici moderni della stessa popolarità napoletana.

Saturday, 08 November 2014 00:00

Le voci della coscienza

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Le voci di dentro di Eduardo De Filippo è un vero capolavoro che permea vari modi e orientamenti del teatro. Dal solco del teatro napoletano e dell’intreccio comico-latino, che caratterizza le commedie di Eduardo, qui vige una certa puntina di teatro dell’assurdo, tipico di Samuel Beckett, in cui gli opposti, i sentimenti interni ed i mediani salgono in superficie con l’intento di essere analizzati e di diventare oggetti di denuncia alla coscienza di qualsiasi genere ed in qualsiasi campo.

Friday, 07 November 2014 00:00

Il mare non bagna la scena

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Un bel quadro. Un bel quadro, statico, da contemplare. Un quadro animato dalla voce di Gaia Aprea, interprete di questo tableau vivant che è D’estate con la barca. Ciclo monografico che per la terza stagione consecutiva anima la programmazione del Ridotto del Mercadante, Storie naturali e strafottenti prende le mosse dall’opera di Giuseppe Patroni Griffi, che, rispetto agli autori dedicatari delle rassegne precedenti – Anna Maria Ortese e Raffaele La Capria – dovrebbe possedere una intrinseca teatralità, proprio perché fu Patroni Griffi autore (anche) teatrale.

Thursday, 06 November 2014 00:00

Ridendo, disperatamente

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(sul senso dello spettacolo)
“Lui ha mentito a te, come tu hai mentito a lui, come mia moglie ha mentito a me: qui mentono tutti”. Morsi a vuoto è uno spettacolo sulla menzogna. Non – sia chiaro – sulla bugia che pensiamo, elaboriamo e utilizziamo per ingannare chi abbiamo di fronte, ma sull’ipocrita manomissione della verità con cui proviamo a ingannare noi stessi.

Wednesday, 05 November 2014 00:00

Com'è grande il mondo!

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L’autunno è arrivato all’Orto Botanico portandosi dietro tutti i suoi colori. I bambini li conoscono a memoria e li ripetono come a scuola: marrone, giallo, arancione, rosso. Per lo spettacolo itinerante che sta per cominciare, i consigli sono pochi e facili da seguire. Oltre a prestare attenzione agli attori e seguire la storia sarà bene guardarsi attorno. Bisognerà permettere alla natura, con i propri colori, di entrare negli occhi, sentire le foglie cadute scricchiolare sotto le scarpe e poi “Respira, respira forte che questo è tutto ossigeno!”, dice una nonna alla nipotina.

Tuesday, 04 November 2014 00:00

Ultima sera a Corte

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Ultimi corti a Corte; vanno in scena, nel formicaio che ha brulicato di compagnie susseguitesi ed avvicendatesi sul palco, gli ultimi tre corti teatrali, che vedono in scena compagnie vincitrici di precedenti edizioni.
Il primo ad andare il scena è La scelta del codibugnolo, di Cosimo Lupo; due attori in scena ed una scenografia fatta di oggetti di legno capaci di trasformarsi e di mutare la propria funzione.

il Pickwick

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