
Musica La camera dei suoni
«Di lato, nascosta, una camera dalla quale provenivano suoni squillanti come di trombe, fagotti, zampogne e sonagli, tamburi, xilofoni misti ad armoniche, cetre, viole, violini e violoncelli. Un fracasso per qualcuno; per qualcuno una melodia celestiale».
La serata non si prospettava delle migliori: c’era una partita di calcio in corso, il meteo non era quello che definiremmo “roseo” e pure trovare parcheggio non era stato esattamente semplice.
Eppure, per qualche ora, sono stato al Carnevale di Rio.
Il Lanificio 25 – se non ci foste mai stati – non è proprio la classica location del sabato sera.
Mi svegliai. Nausea e dolori dappertutto, come un animale. Poi ho capito cos’era: la musica che saliva dal pavimento era il nostro vecchio Ludovico Van e la temuta Nona.
“Aprite la porta! Fermatelo! Fermatelo! Basta!"
E d’un tratto capii cosa dovevo fare, quel che volevo fare, farmi fuori, renderla, orbitarmi per sempre fuori da questo mondo sporco e crudele. Un attimo di dolore magari, ma poi il sonno, per sempre, per sempre, per sempre.
(Alex DeLarge – A Clockwork Orange – Stanley Kubrick)
Il giorno venti del mese di gennaio dell’anno corrente, mi ritrovo in una landa desolata nel casertano, a perpetrare il non fortunato inizio settimana che aveva esordito, impietoso, con la sconfitta in Coppa Italia della mia squadra del cuore. Il fatto è che la mia genitrice aveva espresso, tempo addietro, il desiderio di assistere dal vivo alle prodezze vocali di quel trio di ragazzini terribili sfornati dal genio televisivo della casalinga più amata d’Italia, nota all’anagrafe sotto il nome di Clerici Antonella.
- Il volo
- Piero Barone
- Ignazio Boschetto
- Gianluca Ginoble
- Il Volo Tour nei Palasport 2016
- Io che non vivo
- Canzone per te
- Il mondo
- Un amore così grande
- 'O paese d' 'o sole
- talent show
- Antonella Clerici
- Alessandra Amoroso
- Valerio Scanu
- Arancia meccanica
- Stanley Kubrick
- Alex DeLarge
- Jim Jones
- Jonestown
- Guyana Francese
- Castel Morrone
- Palamaggiò
- musica
- Francesco Affortunato
- Il Pickwick
Si narra che nella primavera del 1709 a Roma, a casa del cardinal Ottoboni, mecenate e amante della musica (nonché collezionista di strumenti musicali, tra cui un grande organo da camera e ben sedici clavicembali) si tenne una tenzone abbastanza “singolare”, tra il giovane Domenico Scarlatti e il coetaneo Georg Frierdich Händel, detto il Sassone, già apprezzato come valente esecutore al suo arrivo nella città eterna nel gennaio di due anni prima. Il pubblico invitò i due musicisti a sfidarsi prima al clavicembalo e poi all’organo. Dalle testimonianze riportate, pare che Scarlatti riscosse maggiori favori (altri parlano di una sostanziale parità) nel primo duello, mentre per il verdetto organistico non ci furono dubbi: lo stesso Domenico riconobbe la superiorità del rivale. Aneddoto reale, che non impedì ai due di nutrire stima e amicizia reciproca.
Il pubblico giunto per assistere al concerto che Umberto Maria Giardini ha riservato per la data napoletana comincia a sistemarsi ordinatamente in piccoli gruppi d’ascolto, accomodandosi per terra, davanti al palco allestito nella sala concerti del CellarTheory Live. Una sorta di spontanea creazione d’ambiente che mostra quanto il sèguito che negli anni il musicista marchigiano ha saputo conquistarsi col suo rock raffinato, si definisca in una sorta di adoratorio, di porto franco della musica, di breve riparo sicuro nel quale rifugiarsi dagli orrori di buona parte della produzione italiana mainstream, in particolar modo dalla sua malata deriva usa e getta rappresentata dai talent.
Ci facciamo largo tra la polvere sollevata dalle auto che, frettolose di parcheggiare, sgommano sulla sabbiosa strada dell’Ippodromo. Piccoli gruppi di tre o quattro persone avanzano sfoggiando t-shirt con la lista di tutte le date del tour di quest’anno; qualcuno addirittura ha riesumato reperti di vestiario appartenenti a diversi anni fa, a voler dimostrare una fedeltà al gruppo lunga almeno una decade. Chi indossa una semplice canotta nera, come me, non significa che sia da meno: dieci anni sono esattamente il tempo che aspetto per assistere ad un evento del genere. Ricordi della mia lunatica adolescenza fluiscono come ombre tra la gente che si avvicina al palco, un enorme e vagamente minaccioso parallelepipedo foderato di plastica nera.
- Linkin Park
- The Hunting Party Tour
- Chester Bennington
- Mike Shinoda
- Brad Delson
- Phoenix
- Rob Bourdon
- Joe Hahn
- Simple Plan
- punk rock
- Sean Paul
- Join LP Underground
- Support Music for Relief
- Transformers La vendetta del Caduto
- Steve Aoki
- System of a Down
- Rage Against the Machine
- Tom Morello
- Jay Z
- A Place for My Head
- Waiting for the End
- What I've Done
- Bleed It Out
- Daron Malakian
- Castle of Glass
- Hybrid Theory
- Ippodromo delle Capannelle
- musica live
- Postepay Rock in Rome
- Eleonora Cesaretti
- Il Pickwick
Arriva dalla Sicilia e vuole affascinare il pubblico con testi intimi e una musica leggera che strizza l'occhio agli anni '90: la Turi Mangano Orchestra si presenta al pubblico con l'EP dal titolo Naturale. Il disco è senz'altro un esordio maturo, solido, che segue una direzione ben precisa e definita, forse anche grazie all'esperienza della cantante e pianista Rosa Mangano (qualcuno forse la ricorda come Rosa Virtuale), che presta la sua voce ai testi di Marco Annichiarico, scivolando sulle note della piccola orchestra composta da Emanuele Torre (chitarre), Ennio Corica (batteria) e Gianluca Saporita (basso).
"Here come the drones!" Le Muse del rock tornano ad incantare
Scritto da Grazia GalaOra: imprecisata, ma a partire dalle 13:00. Luogo: un polverosissimo Ippodromo in quel di Via Appia, Roma.
Questo il contesto semi-ideale per un concerto che si prospetta come un chiaro e deciso ritorno al puro rock inglese "made in Muse". Ma lasciate che la vostra amabile (n.d.a.: lo sono, vero?!) Grace vi introduca pian piano nel cuore dell'evento.
- Muse
- Muse live in Rome
- Caparezza
- Postepay Rock in Rome
- Matthew Bellamy
- Chris Wolstenholme
- Dominic Howard
- Nothing But Thieves
- alternative rock
- Thome Yorke
- Conor Mason
- Itch
- Graveyard Whistling
- Full Metal Jacket
- Psycho
- Dead Inside
- Drones
- Drill Sergeant
- sperimentazioni elettroniche
- The 2nd Law
- dubstep
- Supermassive Black Hole
- Black Holes and Revelations
- The Handler
- Plug in Baby
- Upspring
- Interlude
- Absolution
- Hysteria
- Manson Guitar
- Back in Black
- Munich Jam
- Citizen Erased
- Origin of Simmetry
- Apocalypse Please
- Supremacy
- Starlight
- Time Is Running Out
- Reapers
- tapping
- Madness
- Mercy
- Knights of Cydonia
- Man with a Harmonica
- Sergio Leone
- Ennio Morricone
- Kate Hudson
- Psycho Tour
- Drones Tour
- musica live
- La società distopica dei droni
- Eleonora Cesaretti
- Ippodromo delle Capannelle
- Grazia Gala
- Il Pickwick
Gli Sluggish Tramps nascono alla fine del 2010 e verso la fine del 2012 registrano il primo EP My Rage. Dopo vari avvicendamenti il gruppo raggiunge la sua formazione attuale agli inizi del 2013. La loro musica è un energico mix di rock-blues, funky e progressive rock con testi in inglese e italiano” .
Questa una delle piccole descrizioni che è possibile trovare in rete degli Sluggish Tramps, band che pubblica ad aprile, presso l’Urban Recording Studio, il suo primo disco El Peregrino, album che fa il verso in maniera non poco velata, anzi voluta, al fortunato album della band alla quale vorrebbero ispirarsi: El Camino dei Black Keys.
- Sluggish Tramps
- El Peregrino
- Black Keys
- El Camino
- Urban Records
- Daniele Benincasa
- Giacomo Ciancaleoni
- Marco Mariotti
- Simone Giacomucci
- Samuele Settimi
- Diego Radicati
- Simonfrancesco Di Rupo
- Urban Recording Studio
- Daniele BOK Bocchini
- Filippo Strang
- Michele Botti
- Filippo Rimatori
- Start or Fall
- Tell Me Why
- Vermi
- Johnny Fake Slim
- My Rage
- Spero in uno sparo
- Supersonic
- Portami via
- 1000 anni
- Plastica
- Supertramp
- Johnny Safe Milk
- Gamber Love
- Indie rock
- Folk
- country
- Jeff Buckley
- Johnny Cash
- Offspring
- Daniel Auerbach
- musica
- Grazia Gala
- Il Pickwick
Primo full lenght (dopo due ep, Cardiocadute Ep e Canzoni per organo a cane) per un nuovo gruppo proveniente dalla provincia di Verbania, i DON Rodriguez: L’Indimenticane propone ben quattordici pezzi per i tipi della Dischi Soviet Studio, etichetta di Cittadella (PD) dedita alla promozione delle giovani realtà musicali del territorio, godendo della distribuzione di Audioglobe.
- DON Rodriguez
- L'Indimenticane
- Alberto V Bontà
- Fruvaz
- Bovo
- Ivan Antonio Rossi
- Dischi Soviet Studio
- Audioglobe
- Cardiocadute Ep
- Canzoni per organo a cane
- Cittadella
- Stockton
- Pavement
- britpop
- Indie rock
- Marlene Kuntz
- Negramaro
- Litfiba
- Giuliano Sangiorgi
- Le Vibrazioni
- Piero Pelù
- alt rock
- new wave
- rock italiano
- Blur
- Stephen Malkmus
- Damon Albarn
- musica
- Antonio Cataldo
- Il Pickwick
Era dal lontano 2003 che i Blur non si degnavano di fare un nuovo album. Ben vengano le esperienze soliste (il cantante Damon Albarn, nel 2014, ha pubblicato Everyday Robots) o altri progetti (come i Gorillaz, sempre del sopracitato Albarn), ma i Blur in formazione originaria narrano tutta un’altra storia.
- Blur
- The Magic Whip
- Damon Albarn
- Graham Coxon
- Alex James
- Dave Rowntree
- Parlophone
- Lonesome Street
- New World Towers
- Go Out
- Ice Cream Man
- Thougt I Was a Spaceman
- I Broadcast
- My Terracotto Heart
- There Are Too Many of Us
- Ghost Ship
- Pyongyang
- Ong Ong
- Mirrorball
- Under the Westway
- War Child
- Everyday Robots
- Coffe and TV
- Bank Holiday
- Parklife
- pop inglese
- musica
- Eleonora Cesaretti
- Il Pickwick
Ormai qualsiasi cosa formata Muse sembra mandare i fan in fibrillazione, me compresa. Dalla loro musica si sprigiona un’energia di tale intensità da scatenare saltelli inconsulti per la stanza e pericolose frustate di capelli. Eppure, ascoltando i testi, c’è di più. C’è l’anima dei Muse, fatta da una ricerca costante non solo di nuove sonorità, ma anche idee e universi immaginativi intorno ai quali far passare il filo conduttore dell’album. Ecco, quindi, apparire un nuovo concept album, uscito l’otto giugno 2015 per la Waner Bros Records: Drones.
Non fatevi ingannare dal nome: 14, l’album dei The Fence è tutt’altro che prolisso e piatto. 14, distribuito e promosso da (R)esisto, contiene cinque brani che spaziano tra il pop, rock e le sonorità di “carattere”, come è il caso di Shame, primo singolo del gruppo che rappresenta un esperimento di tango rock, dalla dubbia originalità, ma interessante.
- The Fence
- 14
- (R)esisto distribuzione
- Alessandro De Palma
- Matteo De Biasi
- Federico Favaro
- Claudio Falcaro
- Alessandro Tagliapietra
- All That Matters to Me
- Don't Be Sad
- Nowhere Land
- Shame
- Run and Hide
- Tango rock
- Alphaville
- Grace Jones
- I've Seen That Face Before
- Libertango
- Astor Piazzolla
- Nicoletta Pregnolato
- musica
- Grazia Gala
- Il Pickwick
Una goccia pura in un oceano di rumore
Scritto da Francesco AffortunatoEra l’ormai lontano 1997 quando venni improvvisamente catapultato nella provincia toscana per svolgere l’allora obbligatorio servizio di leva. In realtà, professandomi obiettore di coscienza, avevo astutamente individuato un efficace escamotage per ritardare l’inevitabile chiamata, e anche per rendere meno impossibile da accettare il fatto di dover regalare dieci mesi di vita alle imposizioni legislative. All’epoca nel mio Kenwood con frontalino estraibile c’era fissa una musicassetta registrata da un mio collega di sventure, il quale me l’aveva passata come fosse il Sacro Graal. Sul bordo della custodia c’era scritto in bella calligrafia un nome che mi diceva poco, anzi, per la verità, mi era completamente sconosciuto.
Dietro ogni inizio, esordio, opera prima o anche inaugurazione, c’è sempre una certa emozione e attesa: con trepidazione si attende ad esempio l’uscita dell’album dei Muse, piuttosto che il prossimo colpo dei Pink Floyd o dei Rolling Stones.
Nonostante non si tratti di un gruppo blasonato e strafamoso alla massa, per i quali spesso la critica riserva un trattamento al vetriolo, credo che anche per i piccoli gruppi locali che iniziano un percorso artistico con la speranza di essere ascoltati, oltre che sentiti, dalla gente, il disco d’esordio rappresenti un momento molto delicato e che rappresenta, nel bene o nel male, una tappa importante se si vuole iniziare un percorso artistico.
- Il Mare Verticale
- Uno
- New Sonic Records
- Francesco Mauro
- Marco Dardanelli
- Alessio Mazzeo
- Luca Calabrò
- Fabio Grande
- Muse
- Marlene Kuntz
- Pink Foyd
- Rolling Stones
- downtempo
- musica ambient
- Moon Safari
- Air
- Mogwai
- Francesco Zampaglione
- Tokyo
- I Non Luoghi
- Spuma
- Elaborando
- Presente
- musica italiana
- Grazia Gala
- Il Pickwick
Continua la mia storia con la Alka Record Label, etichetta indipendente rock/indie che si occupa di una dei lavori più affascinanti al mondo: scovare, produrre e promuovere musicisti e cantanti nazionali emergenti.
Dopo essermi cimentata con la recensione di Luca Bonato è ora la volta del disco di un rock band marchigiana, The Chairs, (in italiano suonrebbe tradotti "Le sedie"), che ha pubblicato lo scorso 20 Febbraio, il suo album Stanze vuote.
- Stanze vuote
- The Chairs
- Indie rock
- Claudia Cavazzana
- Francesca Schirillo
- Davide Bevilacqua
- Francesco Silvestri
- Vittorio Calbucci
- Alka Record
- Santa Monica Live Contest
- Trocka Festival
- Homeless Rock Festivl
- Guerra Tra Bande
- Alexia
- Effe
- divertissement
- Bazinga
- Carlo Verdone
- Crazy One
- Under a November Sky
- Mondo senza
- Grab a Chair
- You Never Cared
- Tempesta
- Vivo ieri
- musica indipendente
- musica italiana
- Grazia Gala
- Il Pickwick