
Letteratura La bottega dei libri
«Narravano che la più misteriosa tra le botteghe fosse la bottega dei libri: da essa pare venisse un diabolico miscuglio di trame e vicende che contagiava i passanti più frettolosi tramutandoli in lettori accaniti».
La poesia intima e ironica di una femminista americana
Scritto da Alida AiraghiGrace Paley (1922-2007), newyorkese, ebrea di origine ucraina, ha scritto quarantacinque racconti e un numero non elevato di poesie: in tutto, poco più di trecento pagine, che tuttavia hanno lasciato un segno considerevole nella letteratura americana. Militante pacifista e femminista, molto impegnata sul fronte della difesa dei diritti civili, si distinse per la partecipazione in prima linea alla campagna contro la guerra in Vietnam. Fra le sue raccolte narrative uscite in Italia ricordiamo Piccoli contrattempi del vivere, Enormi cambiamenti all'ultimo momento, Più tardi nel pomeriggio, tutte pubblicate da Einaudi. Parte della sua produzione saggistica è raccolta nel volume L'importanza di non capire tutto.
Il volume edito da Minimum Fax nel 2011 raccoglie versi scritti tra il 2000 e il 2007, di stampo diaristico e quasi domestico, incentrati per lo più sugli affetti familiari e sulla lunga fedeltà sentimentale alle amicizie, alle passioni di una vita intera, alle convinzioni politiche e ideologiche. E soprattutto alla scrittura.
- Grace Paley
- Fedeltà
- femminismo
- Piccoli contrattempi del vivere
- Enormi cambiamenti all'ultimo momento
- Più tardi nel pomeriggio
- L'importanza di non capire tutto
- ironia
- Poesia contro l'amore
- Allora
- Finestre
- Paolo Cognetti
- Livia Brambilla
- letteratura americana
- poesia
- minimum fax
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
Eroi o terroristi. Il dilemma tra apologia e condanna
Scritto da Marco CaneschiL’Eta, acronimo di Euskadi Ta Askatasuna, è come noto l’organizzazione che ha propugnato la lotta armata per raggiungere l’obiettivo di una nazione basca indipendente. I cui confini equivalgono ai territori dove si parla Euskera, una lingua aspra, difficile per gli stessi baschi, che corrispondono a una regione a cavallo dei Pirenei, gran parte in Spagna ma un pizzico anche in Francia. Poi ci sarebbe la Navarra ma tralascio perché si complicano le cose e qui proviamo a trattare non di geo-politica ma di un romanzo.
La rabbiosa guerra di Elias Canetti contro la morte
Scritto da Alida AiraghiElias Canetti nacque in Bulgaria nel 1905 da una famiglia ebrea colta e benestante: la sua lingua materna fu il ladino, ma in seguito imparò il tedesco, che utilizzò per scrivere tutte le sue opere, quindi il bulgaro, l’inglese, il francese, lo spagnolo: acquisizioni rese necessarie dalle frequenti peregrinazioni della sua famiglia in tutt’Europa. Visse infatti a Manchester, Vienna, Francoforte, Berlino, Parigi, Londra, Zurigo, dove morì nel 1994 e dove è sepolto, accanto alla tomba di James Joyce. Si laureò in chimica, materia in cui conseguì anche un dottorato, senza mai praticarla a livello professionale. Sposò nel 1934 la scrittrice sefardita Veza Taubner-Calderòn, donna affascinante con cui ebbe un sodalizio affettivo e culturale profondo e tormentato, conclusosi con il suicidio di lei nel 1963. Conobbe e frequentò gli intellettuali più importanti della sua epoca: Brecht, Babel’, Grosz, Musil, Berg, Alma Mahler.
- Elias Canetti
- Il libro contro la morte
- Veza Taubner Calderòn
- Bertolt Brecht
- Isaak Ėmmanuilovič Babel'
- George Grosz
- Autodafé
- nozze
- La commedia della vanità
- Le voci di Marrakech
- Robert Musil
- Alma Mahler
- Premio Nobel per la Letteratura
- La lingua salvata
- Il frutto del fuoco
- Il gioco degli occhi
- Hera Buschor
- ladino
- Todfeind
- Ada Vigliani
- Peter von Matt
- Adelphi
- letteratura
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
Progetto o casualità, tra Pollock e le nostre scelte
Scritto da Alida AiraghiNella collana Icone recentemente inaugurata dall’editrice bolognese Il Mulino, Paolo Legrenzi – professore emerito di Psicologia all’università Ca’ Foscari di Venezia – ha pubblicato Regole e caso, un testo stimolante in cui utilizza gli strumenti peculiari della sua materia e quelli, meno consueti, della critica d’arte per affrontare temi di notevole spessore filosofico, transitando anche attraverso letteratura ed economia.
Nel rivisitare la produzione pittorica di Jackson Pollock e la sua vicenda esistenziale, Legrenzi ci guida con leggerezza e maestria a sondare le motivazioni consce e inconsce che dirigono le nostre scelte quotidiane e i nostri programmi di vita.
- Regole e caso
- Paolo Legrenzi
- Jackson Pollock
- Ca' Foscari
- Lee Krasner
- dripping
- sgocciolatura
- Possibilities
- Number 1A
- Foresta incantata
- La donna luna
- Occhi nel caldo
- Movimento gracidante
- MoMa
- Blaise Pascal
- william shakespeare
- Amos Oz
- Robert Musil
- primo levi
- letteratura
- Il Mulino
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
Joyce Carol Oates: l'altra faccia del sogno americano
Scritto da Gioacchino ToniNel corso del 2017 l'editore Il Saggiatore ha meritoriamente tradotto e pubblicato in italiano la tetralogia − Wonderland Quartet − della scrittrice americana Joyce Carol Oates, composta da Il giardino delle delizie (A Garden of Earthly Delights, 1967), I ricchi (Expensive People, 1968), Loro (Them, 1969) e Il paese delle meraviglie (Wonderland, 1971). Da tali romanzi traspare una dura critica all’America, alla sua cultura, ai suoi valori e ai suoi sogni, espressa attraverso storie in cui le speranze e le ambizioni di alcuni individui si infrangono miseramente scontrandosi con la falsità, l'individualismo, il cinismo e la violenza di una società davvero impietosa. È una parabola sociale e morale degli Stati Uniti quella raccontata da più di duemila pagine di questa Epopea americana, scritte a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui l'autrice cambia più volte registro narrativo così come ambientazione e contesto sociale.
- Joyce Carol Oates
- Wonderland Quartet
- Il giardino delle delizie
- A Garden of Earthly Delights
- I ricchi
- Expensive People
- Loro
- Them
- Il paese delle meraviglie
- Wonderland
- Sogno Americano
- Francesca Crescentini
- Epopea americana
- Fernanda Pivano
- letteratura americana
- narrativa
- letteratura contemporanea
- il Saggiatore
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Quando si parla di fantasy ci si riferisce ad un genere decisamente più eterogeneo e complesso di quanto si tende a pensare se non lo si frequenta con una certa assiduità e contemplando le sue molteplici, per non dire sterminate, sfaccettature. Ma quando si fa riferimento al fantasy, senza giraci troppo attorno, di cosa si sta parlando? “La fantascienza presuppone che sia presente una base scientifica o pseudo tale, o che ci sia un’estrapolazione da dati reali proiettata nel futuro. L’horror esige l’intervento del soprannaturale o comunque di un elemento estremamente perturbante quale ad esempio la personalità disturbata di un serial killer. Nella favola tutto è ammesso senza alcun bisogno di giustificazione [...].
- Si fa presto a dire fantasy
- letteratura fantasy
- Guida al cinema fantasy
- Walter Catalano
- Andrea Lazzaretti
- Gian Filippo Pizzo
- Eroi e mostri
- Il fantasy come macchina mitologica
- Alessandro Dal Lago
- J R RTolkien
- John Ronald Reuel Tolkien
- Clive Staples Lewis
- Charles Williams
- Owen Barfield
- tradizione medievale
- Michel Foucault
- Georg Simmel
- Vathek
- William Thomas Beckford
- Frankenstein
- Mary Shelley
- letteratura gotica
- Wu Ming 4
- Difendere la Terra di Mezzo Scritti su J R R Tolkien
- Associazione italiana di studitolkieniani
- Inklings
- Il lavoro culturale
- Franco Pezzini
- Fantasy Saghe e miti in un futuro senza sogni
- The Hunger Games
- Suzanne Collins
- Divergent
- Veronica Roth
- Legend
- Marie Lu
- Maze Runner Series
- James Dashner
- The Giver
- Lois Lowry
- Delirium Trilogy
- Lauren Oliver
- Odoya Edizioni
- Il Mulino
- Avvenire
- Il Signore degli Anelli
- Salvatore Marco Ponzio
- letteratura
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
La parola e l'immagine: "Letteratura e fotografia"
Scritto da Gioacchino ToniNon è difficile pensare agli influssi reciproci tra pittura e fotografia a partire dall'apparizione di quest'ultima. Parallelamente allo svilupparsi della pratica fotografica, la pittura inizia ad abbandonare gli intenti di mimesi che l'avevano contraddistinta, almeno in Occidente, sin dagli albori dell'era moderna, apertasi con la stagione rinascimentale, mentre la fotografia degli esordi fatica, per qualche tempo, a liberarsi dalla logica pittorica sia in termini compositivi che per il ritocco posticcio col pennello finalizzato al fine di nobilitare l'immagine di derivazione eccessivamente meccanica.
- Letteratura e fotografia
- Silvia Albertazzi
- fotografia e pittura
- Claudio Marra
- Fotografia e pittura nel Novcento
- Roland Barthes
- La chambre claire
- samuel taylor coleridge
- Charles Baudelaire
- Arthur Conan Doyle
- Sherlock Holmes
- Oliver Wendell Holmes
- British Journal of Photography
- The Pencil of Nature
- William Fox Talbot
- dagherrotipi
- talbotipi
- Walter Benjamin
- Susan Sontag
- John Berger
- Philippe Dubois
- Serge Tisseron
- André Rouillè
- Nino Migliori
- Mario Dondero
- herman melville
- Pierre
- Nathaniel Hawthorne
- The House of the Seven Gables
- Thomas Hardy
- An Imaginative Woman
- Henry James
- The Altar of the Dead
- The Friends of Friends
- Heart of Darkness
- Joseph Conrad
- Il marito di Elena
- Giovanni Verga
- The Rain Before It Falls
- Jonathan Coe
- The Photograph
- Penelope Lively
- Patrick Modiano
- Dora Bruder
- W ou le souvenir d'enfance
- Georges Perec
- Nicole Krauss
- The History of Love
- Songdogs
- Colum McCann
- Paul Auster
- Leviathan
- Sophie Calle
- Enrique Vila Matas
- Porque ela no pidio
- Julio Cortázar
- Las babas del diablo
- charles dickens
- scrittura fotografica
- The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde
- Robert Louis Stevenson
- Gian Piero Brunetta
- Attrazione fatale Letterati italiani e letteratura dalla pagina allo schermo Una storia culturale
- Carocci Editore
- letteratura
- saggistica
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Tra sarcasmo e malinconia, la poesia di Andrea Bajani
Scritto da Alida AiraghiAndrea Bajani (Roma, 1975), pluripremiato scrittore nonché traduttore, giornalista, critico letterario, si cimenta per la prima volta in una pubblicazione poetica con Promemoria, smilzo libriccino uscito nella collana bianca di Einaudi. Lo fa proponendo poesie limitate a pochi versi, da un numero di quattro fino alla dozzina, prosastici o cantilenanti, ironici o angosciati, a scandire il susseguirsi giornaliero delle attività domestiche e lavorative, o l’alternarsi delle emozioni e dei sentimenti: dai più scontati agli imprevedibili.
A Thérèse Desqueyroux, figura di donna esecrabile, ambigua e umanissima, François Mauriac (1885-1970, Premio Nobel nel 1952) dedicò non solo l’opera omonima del 1927, ma anche un secondo romanzo nel 1935, e due novelle successive, ossessionato dalla vicenda esistenziale e giuridica di lei, ispirata a un reale fatto di cronaca.
Sarà capitato a tutti, sfido chiunque a dire il contrario, di essersi imbattuti in una poesia che guarda caso sembrava perfetta per quel momento. Ognuno di noi attraversa periodi di forte tristezza e periodi in cui sembra quasi di aver afferrato la felicità, e per ognuno di questi momenti c’è una poesia pronta a parlare al posto nostro, perfetta all’apparenza perché, nonostante non sia stata scritta da noi, ha la stessa intonazione dei nostri pensieri, le virgole graffiano la pelle delle nostre emozioni più silenziose, le parole precipitano come sassi pesanti sull’indicibile mistero del nostro cuore. Quindi, anche se ora vi dirò come la pensa invece Ben Lerner sulle poesie, fatemi un favore: non credetegli fino in fondo o almeno credetegli, ma seguite il consiglio: continuate a leggere poesie e, se ne siete capaci, a scriverne, sarebbe bellissimo per tutti.
Globalizzazione e declino: Chomsky contro il potere
Scritto da Alida AiraghiScrivere oggi di “padroni”, “odio di classe”, “sfruttati”, “dittatura capitalista” può sembrare obsoleto, retaggio malinconico di un’illusoria eredità sessantottesca, roba da patetico pamphlettista vetero-marxiano. Se lo fa Noam Chomsky (Filadelfia, 1928), linguista-filosofo-storico-teorico della comunicazione, con il suo pervicace e sbandierato anarchismo libertario, risulta un po’ più intrigante, in quanto difficile da liquidare come delirio senescente di un arrabbiato e nostalgico hidalgo delle rivoluzioni che furono.
- Noam Chomsky
- Le dieci leggi del potere
- Requiem per il sogno americano
- Syntactic Structures
- Language and Mind
- American Power and The New Mandarins
- Human Rights and American Foreign Policy
- linguistica
- teaoria della comunicazione
- The Political Economy of the Mass Media
- Peter Hutchinson
- Kelly Nyks
- Jared P Scott
- Aristotele
- Malcolm X
- Silvio Berlusconi
- Bill Clinton
- Walt Disney
- McDonald's
- lobby capitalistiche
- American Dream
- saggistica
- Ponte alle Grazie
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
La rivolta dello stile: Dick Hebdige e la "Sottocultura"
Scritto da Gioacchino ToniSul finire degli anni Settanta, quando ormai inizia a far capolino un nuovo decennio destinato a cambiare le cose più di quel che a lungo molti hanno pensato, praticamente mentre Margaret Thatcher trasloca a Downing Street, nelle librerie inglesi esce Subculture: The Meaning of Style (1979) di Dick Hebdige, un saggio destinato a far parlare di sé a lungo. Il libro, dopo essere stato pubblicato la prima volta in italiano nel 1983 da Costa&Nolan, è da poco tornato sugli scaffali delle librerie grazie all'editore Meltemi − Dick Hebdige, Sottocultura. Il significato dello stile (2017) − con una preziosa introduzione di Massimiliano Guareschi.
- Sottocultura
- Il significato dello stile
- Dick Hebdige
- Margaret Thatcher
- Massimiliano Guareschi
- Diario del ladro
- Jean Genet
- punk
- teddy boy
- skinhead
- mod
- devianza
- rivolta dello stile
- Crass
- Stuart Hall
- Centre for Contemporary Cultural Studies Birmingham
- Tony Jefferson
- Resistance threugh Rituals
- dispenatori d'aura
- L'artista e il Potere
- Alessandro Dal Lago
- Serena Giordano
- Vanni Codeluppi
- Mi metto in vetrina
- Ribelli con stile
- Matteo Guarnaccia
- Mimesis edizioni
- ShaKe Edizioni
- Meltemi
- saggistica
- letteratura
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Basterebbe forse evidenziare sei termini contenuti negli undici versi della poesia che apre la Commedia ubriaca di Nicola Vacca (amputare, sangue, massacro, dolore, terrore, uccidere) per individuare il leitmotiv dell’intera raccolta. Che è indubbiamente la violenza: quella patita e quella esercitata dall’uomo, dalla storia, dalla natura, da un dio irascibile e oscuro.
Il web è una miscellanea di giudizi oscillanti. Se tempo fa potevo acriticamente propendere per il professor Eco ora comincio a trovare ragioni per tesserne le lodi. Perché senza le sue alchimie e algoritmi non avrei conosciuto Franco Mimmi. Dopo avere collaborato con importanti testate giornalistiche nazionali, La Stampa su tutte di cui è stato uno storico inviato, da qualche anno Mimmi si è stabilito a Palma di Maiorca. Quindi: o ci vai, in vacanza, per lavoro, per tradire la moglie o per trovarne una, oppure di incontrarlo hai poche chance. Fermo restando che anche trovandosi in loco non è scontato incrociare un italiano in esilio.
- Il sogno dello scrittore ovvero le smanie per la letteratura
- Franco Mimmi
- Maiorca
- srittore in esilio
- La Stampa
- Palma di Maiorca
- Corso di lettura creativa
- Tra il dolore e il nulla
- Le tre età dell'uomo
- Gigi Riva
- Gianna Tofanari
- Messaggerie
- Lampi di Stampa
- Ursprache
- letteratura contemporanea
- letteratura italiana
- Marco Caneschi
- Il Pickwick
Questo volumetto, pubblicato nella Piccola Biblioteca Adelphi, raccoglie due racconti di Ernst Jūnger: La caccia al cinghiale e Visita a Godenholm.
La novella iniziale, perfetta nella sua classica brevità, narra della prima emozionante esperienza di caccia di due adolescenti, in un bosco innevato e silenzioso, “di uno splendore principesco”.