
Letteratura La bottega dei libri
«Narravano che la più misteriosa tra le botteghe fosse la bottega dei libri: da essa pare venisse un diabolico miscuglio di trame e vicende che contagiava i passanti più frettolosi tramutandoli in lettori accaniti».
“Jesus’ Son” e la crudele marginalità di Denis Johnson
Scritto da Alida AiraghiGli undici racconti raccolti in Jesus’ Son sono stati scritti da Denis Johnson nei primi anni Novanta: da essi è stato tratto nel ’99 il film omonimo diretto da Alison Maclean.
Denis Johnson, nato a Monaco di Baviera nel 1949, è cresciuto in Giappone e nelle Filippine prima di stabilirsi a Washington. Ha pubblicato narrativa, poesia e un libro di saggi, vincendo il National Book Award nel 2007 con il feroce romanzo Albero di fumo, implacabile resoconto della guerra in Vietnam. Testimone di crudeltà e follie private e collettive, ha viaggiato nei luoghi più caldi del pianeta. È morto in California, a Gualala, nel 2017.
“I piedi elastici fanno presa sul selciato. Cammina nel buio delle strade, nell’oscurità della città, verso il sonno pesante degli Astašev, per andare fresco e riposato, il mattino dopo dall’aviatore, in banlieu, nel sole, nel vento, con la bombetta pulita, più avanti, sempre più avanti, col suo passo fermo, agile, cittadino, contribuente, consumatore (ma non soldato!), oltre la gente, oltre le frontiere, con un povero passaporto in una tasca, la penna stilografica nell’altra, cammina nella nebbia, nell’afa, sotto la pioggerella grigia, unò-dué, sinist, sinist, scivolando come un’ombra su tutto quello che incontra, offrendo sigarette, alludendo, rammentando, inchinandosi fino a terra, lasciando la sua traccia, più avanti, sempre più avanti, all’infinito, ormai un poco fiacco, un poco stempiato, con un dente d’oro nel largo sorriso, il respiro più pesante, facendo tremolare le pallide guance grassocce da bambino, per le scale, per i vicoli, per le strade dove sfreccia un’automobile, per i binari dove passa il treno, ancora, ancora, oltre il cimitero, le donne, i monumenti, i tramonti”.
- Nina Berberova
- Alleviare la sorte
- Il corsivo è mio
- Il giunco mormorante
- Il male nero
- La sovrana
- Nabokov e la sua Lolita
- Un figlio degli anni terribili: vita di Aleksandr Blok
- Antologia personale
- L'accompagnatrice
- Il capo delle tempeste
- Il caso Kravčenko
- san pietroburgo
- Parigi
- Pianto
- Bruno Osimo
- Feltrinelli Editore
- letteratura russa
- recensioni
- libri
- letteratura
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
Di Thierry Metz sono state pubblicate poche cose in italiano. Una sorta di diario a frammenti degli ultimi mesi di vita da lui trascorsi nella clinica di Cadillac per disintossicarsi dall’alcol e guarire da una forte depressione, e ‒ lo scorso anno ‒ una scelta di versi a cura di Riccardo Corsi, per le Edizioni degli Animali.
Come scrive Antonio Merola in conclusione del suo interessante saggio Francis Scott Fitzgerald e l’Italia, uscito recentemente per i tipi di Ladolfi, per inquadrare da una nuova prospettiva la ricezione critica dello scrittore americano in Italia, è fondamentale ripartire dai suoi rapporti con la moglie Zelda: “Considerare cioè la storia creativa dello scrittore come una intima riflessione sopra la storia amorosa con Zelda Sayre”.
- Francis Scott Fitzgerald e l'Italia
- Antonio Merola
- Francis Scott Fitzgerald
- Zelda Sayre
- Il grande Gatsby
- Gatsby il magnifico
- Cesare Giardini
- Americana
- Elio Vittorini
- Ernest Hemingway
- The Rich Boy
- Eugenio Montale
- Il giovin signore
- Fernanda Pivano
- Cesare Pavese
- Donald Trump
- Tenera è la notte
- Davide Lajolo
- Di qua dal Paradiso
- Gli ultimi fuochi
- Nemi D'Agostino
- lirismo magico
- Sergio Perosa
- L'arte di F Scott Fitzgerald
- letteratura americana
- Giuliano Ladolfi Editore
- recensioni
- letteratura
- Paolo Lago
- Il Pickwick
Il volume da poco edito da Feltrinelli, Anni di rame, raccoglie quattro saggi politici di Erri De Luca: due inediti (A processo in corso e Sentimenti politici di un cittadino), e due pubblicati nel 2008 e nel 2015 (Senza sapere invece e La parola contraria).
- Anni di rame
- Erri De Luca
- A processo in corso
- Sentimenti politici di un cittadino
- Senza sapere invece
- La parola contraria
- anni di piombo
- Margarethe von Trotta
- TAV
- Val di Susa
- Movimento No TAV
- sabotaggio
- disobbedienza civile
- Omaggio alla Catalogna
- George Orwell
- letteratura contemporanea
- letteratura italiana
- Scrittori
- libri
- recensioni
- Feltrinelli Editore
- letteratura
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
“L’inglese camminava veloce, col suo passo regolare. Marcia sostenuta, livello 3, uno-due, uno-due, braccia sincronizzate con gambe e respiro. Mani semichiuse. Zaino bilanciato. Percorreva il vialetto che costeggia il canale tagliando un parco lungo e stretto, immerso nel bosco delimitato da case e da una strada molto trafficata. Quell’itinerario, che partiva dal campo abusivo nella periferia nord di Bologna e arrivava fino alla cittadina di Casalecchio di Reno, era lungo una dozzina di chilometri. L’inglese col suo allenamento lo percorreva in circa 90 minuti. Aveva alle spalle migliaia di chilometri di marcia, su strade di città, lungo fiumi fangosi, su terreni incolti, sulle sabbie roventi di deserti sferzati da venti crudeli”.
Garzanti ha raccolto nella collana “I piccoli grandi libri” otto interventi che Pier Paolo Pasolini scrisse tra il 1962 e il 1975 sull’evoluzione storica del fascismo, e sulla sua sopravvivenza culturale e politica nell’Italia del dopoguerra. Fascismo inteso come potere massificante e subdolo, capace di modellare i comportamenti delle masse, manipolandone le idee e livellandone aspirazioni e desideri.
I Profughi, scritto da Arno Schmidt nel 1952 e da lui definito romanzo “svelto”, racconta la tragedia vissuta da due giovani amanti negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, quando più di dieci milioni di tedeschi vennero espulsi dai territori orientali (ceduti alla Polonia e alla Cecoslovacchia), per essere trasferiti a forza a sud e a ovest, costretti a reinsediarsi tra abitanti spesso ostili, attraversando zone sfregiate dalla guerra e affrontando fame, malattie, pregiudizi ideologici e politici.
- Arno Schmidt
- I profughi
- seconda guerra mondiale
- Polonia
- Cecoslovacchia
- Frankfurter Anstalt
- Lavieri
- Ipermedium
- Zandonai Editore
- Mimesis edizioni
- Dario Borso
- Quodlibet
- Il Leviatano o il migliore dei mondi
- Dalla vita di un fauno
- Paesaggio lacustre con Pocahontas
- La repubblica dei dotti
- Ateo? Altroché!
- Alessandro o Della verità
- james joyce
- Espressionismo
- allegorismo simbolista
- immaginario fantascientifico
- antirealismo
- letteratura europea
- recensioni
- letteratura
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
Di fronte alla paura nei confronti degli spiriti dei morti, delle tenebre, delle tempeste, delle bestie feroci, del mistero femminile, delle sciagure, delle carestie, dei cataclismi, delle epidemie, dell’ira di Dio, dell’apocalisse, nel corso della storia l’uomo non ha trovato di meglio che individuare qualcuno da temere e punire per dominare l’angoscia ancestrale. Per certi versi si può dire che nel corso dei secoli la paura ha governato la storia umana.
Chiara Frugoni (Pisa, 1940), medievista e storica della Chiesa, ha insegnato in diverse università italiane, collaborando attivamente a quotidiani e programmi televisivi e radiofonici. Il suo metodo di ricerca tiene nella stessa considerazione sia i testi sia le immagini, nella convinzione che ogni raffigurazione pittorica apporti importanti elementi documentali all’analisi di un periodo storico.
- Uomini e animali nel Medioevo
- Storie fantastiche e feroci
- Chiara Frugoni
- Storia medievale
- San Francesco d'Assisi
- Giotto
- Basilica Superiore di Assisi
- Genesi
- creazione
- Antico Testamento
- Paradiso Terrestre
- draghi
- basilischi
- unicorni
- Giovanni dalle Celle
- mappae mundi
- Enciclopedia illustrata di Ebstorf
- Enciclopedia illustrata di Hereford
- mosaico pavimentale di Otranto
- Francesco e l'invenzione delle stimmate
- Vita di un uomo: Francesco d'Assisi
- Medioevo sul naso Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali
- Una solitudine abitata: Chiara d'Assisi
- Storia di Chiara e Francesco
- Quale Francesco? Il messaggio nascosto nella Basilica Superiore di Assisi
- Vivere nel Medioevo Donne, uomini e soprattutto bambini
- bestiari
- mitologia pagana
- letteratura
- saggistica
- recensioni
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
Nonostante il centenario della Rivoluzione d’ottobre sia per certi versi passato in sordina, resta, tra le altre cose, da chiedersi quale ruolo abbia esercitato la produzione culturale sovietica nell’immaginario collettivo novecentesco e cosa resti di essa in questo inizio di nuovo millennio.
- Quando c'era l'URSS
- 70 anni di storia culturale sovietica
- Gian Piero Piretto
- 1961 Il Sessantotto a Mosca
- Gli occhi di Stalin
- La vita privata degli oggetti sovietici
- Memorie di pietra I monumenti delle dittature
- Icone sovietiche Il CantaStoria
- Il radioso avvenire Mitologie culturali sovietiche
- Internazionale
- Vladimir Lebedev
- Rivoluzione d'ottobre
- Russia zarista
- Vladimir Vladimirovič Majakovskij
- circoli operai
- treni d'agitazione
- Pietro il Grande
- Stalin
- Nikita Sergeevič Chruščëv
- Michail Sergeevič Gorbačëv
- intelligencija
- Agit Prop
- Lenin
- Aleksandr Isaevič Solženicyn
- Andrej Smirnov
- Iosif Aleksandrovič Brodskij
- Olimpiadi 1980
- disastro di Černobyl'
- caduta del Muro di Berlino
- Cremlino
- Eric Hobsbawn
- Il Secolo breve
- Raffaello Cortina Editore
- saggistica
- letteratura
- recensioni
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Due ombre della letteratura uruguaiana fin de siècle
Scritto da Andrea PezzèLa collana “Gli eccentrici” di Arcoiris pubblica in rapida successione due opere uruguaiane tra il XIX e il XX secolo: il numero 33 è La battaglia della tapera di Eduardo Acevedo Díaz; il 34 è Acque dell’Acheronte di Julio Herrera y Reissig, entrambi tradotti da Loris Tassi e finanziati dal Ministero dell’Educazione e della Cultura dell’Uruguay.
- Eduardo Acevedo Díaz
- La battaglia della tapera
- Julio Herrera y Reissig
- Acque dell'Acheronte
- Cuentos Completos
- Pablo Rocca
- Uruguay
- letteratura latinoamericana
- Domingo Faustino Sarmiento
- romanticismo latinoamericano
- Esteban Echeverría
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- Poesía completa y prosas
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- letteratura modernista
- Rubén Darío
- Leopoldo Lugones
- Horacio Quiroga
- Eduardo L Holmberg
- letteratura uruguayana
- La Cueva del Tigre
- Le ossa
- La casa indemoniata
- La prigioniera
- Charrúa
- Gualiches
- curanderas
- Fructuoso Rivera
- Loris Tassi
- Arcoiris Edizioni
- letteratura
- recensioni
- Andrea Pezzè
- Il Pickwick
È da poco giunta in libreria L’Alfasuin (Sensibili alle foglie, 2018), quinta prova narrativa di Giovanni Iozzoli, autore che nel giro di pochi anni ha pubblicato un’interessante serie di romanzi che abbiamo avuto modo di affrontare in più occasioni su Il Pickwick.
- L'Alfasuin
- Giovanni Iozzoli
- I terremotati
- I buttasangue
- La vita e la morte di Perzechella
- trilogia dello sradicamento
- Di notte nella provincia occidentale
- Pastorale emiliana
- Emilia Romagna
- Emilia rossa
- Made in Italy
- carni suine
- industria alimentare
- eccllenza italiana
- Abd el Salaam Ahmed El Danf
- Pianura Padana
- Sensibili alle foglie
- letteratura contemporanea
- libri
- recensioni
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
La Russia di Doré: parole e immagini senza mezze misure
Scritto da Gioacchino ToniLe Edizioni Eris di Torino nascono nel 2009 e a partire dall’anno successivo iniziano a dar vita a piccole autoproduzioni rilegate a mano di poesia e narrativa illustrata per poi approdare a prodotti tipografici distribuiti nelle librerie. “Parole, Immagini, Storie” recita il logo di Eris e in effetti sin dalla prima ora queste contraddistinguono la produzione di qualità della casa editrice che, a partire dal 2014, sfocia nel fumetto che si affianca alle già esistenti collane di narrativa e saggistica sfidando a testa alta sia qualitativamente che culturalmente l’editoria mainstream.
Una parabola esistenziale simile, e una simile disposizione emotiva e culturale, unì negli anni ’40 due importanti protagoniste del pensiero novecentesco: Simone Weil e Rachel Bespaloff.
Entrambe ebree di lingua francese, entrambe rifugiatesi negli Usa, entrambe studiose della classicità greca, non si conobbero mai: eppure le loro intuizioni sul mondo omerico le accomunano nel tentativo di spiegare le terribili vicende storiche della loro contemporaneità ricorrendo alle origini della civiltà occidentale.