
Letteratura La bottega dei libri
«Narravano che la più misteriosa tra le botteghe fosse la bottega dei libri: da essa pare venisse un diabolico miscuglio di trame e vicende che contagiava i passanti più frettolosi tramutandoli in lettori accaniti».
La Repubblica Romana di Valerio Evangelisti
Scritto da Luca CangiantiStrade piene di buche, fogne che vomitano liquami, ratti e gabbiani che si cibano della spazzatura accatastata intorno alle rovine di un passato glorioso. L’avete riconosciuta tutti: è Roma! Non quella di oggi, però: siamo ai tempi della Repubblica del 1849, l’eroico e poco conosciuto esperimento rivoluzionario al quale Valerio Evangelisti dedica il suo ultimo romanzo storico: 1849. I guerrieri della libertà (Mondadori, 2019).
Ballard, tra noie e frenesie insurrezionali
Scritto da Luca CangiantiUn mondo ridotto a spazio periferico infinito, funestato dalla depressione, da serial killer, da insurrezioni improvvise ed epidemie apocalittiche: “Ci sarà questa strana combinazione di noia e improvvisa frenesia” dice lo scrittore James Graham Ballard a Sandro Moiso nel 1992.
Un incipit ungarettiano, quello con cui Claudio Lagomarsini apre il suo primo romanzo, pubblicato da Fazi, Ai sopravvissuti spareremo ancora: “Di tanti che eravamo siamo rimasti in pochi” (Di tanti / che mi corrispondevano / non è rimasto / neppure tanto, scriveva il poeta). Chi siano i sopravvissuti, e perché si debba loro sparare, il lettore verrà lentamente a scoprirlo, con qualche sorpresa.
Chomsky, il potere, le guerre di ieri, le guerre di oggi
Scritto da Venceslav SoroczynskiSe mi chiedete qual è il miglior libro che ho letto negli ultimi anni – non il più bello, ma il più importante per acquisire una conoscenza del mondo – non ho dubbi: è Capire il potere, di Noam Chomsky. Voglio tentare di rispettare la regola minima che mi ero imposto: “Ogni dieci romanzi, almeno un saggio”, così ho iniziato con questo, dal taglio non classico. Si tratta infatti della trascrizione di conferenze, interviste, dibattiti tenuti dall’autore nel decennio 1989-1999. Domande e risposte in diretta, davanti a un pubblico non specialistico. Cittadini qualsiasi.
Appunti su "La vita bugiarda degli adulti"
Scritto da GianLorenzo FranzìUna frase sentita per caso (o no...), un parente lontano, le insicurezze della vicina adolescenza: parte da questi elementi il percorso di crescita di Giovanna, che sentirà la sua vita fino a poco prima serena sgretolarsi fino a credere di non avere più nulla.
Per non farla finita con la voce di Artaud
Scritto da Gioacchino ToniAntonio Caronia, in un suo scritto utilizzato come postfazione all’edizione di Per farla finita con il giudizio di dio di Antonin Artaud, recentemente dato alle stampe da Mimesis, sostiene che la trasmissione radiofonica derivata da tale testo, espressione di quel Teatro della crudeltà teorizzato da Artuad, registrata per essere trasmessa in Francia nel 1948 e immediatamente bloccata dalla censura, la si potrebbe mettere in parallelo con La guerra dei mondi di Orson Welles, trasmessa nel 1938 dalle frequenze radio della CBS che − inscenando un’invasione aliena nel New Jersey spacciata per reale − riesce a suscitare il panico tra il pubblico americano. Le due trasmissioni possono essere associate, sostiene Caronia, in quanto si tratta di opere finalizzate, seppure attraverso strategie differenti, a “tendere una trappola esiziale ai padri e all’intera società e per ritorcere il linguaggio contro se stesso”.
- Per farla finita con il giudizio di dio
- Antonin Artaud
- Pour en finir avec le jugement de dieu
- Teatro della Crudeltà
- La Voix des poètes
- Antonio Caronia
- Raymond Queneau
- Roger Vitrac
- Jean Cocteau
- René Clair
- Paul Éluard
- Jean Paulhan
- Marco Dotti
- Gilles Deleuze
- Félix Guattari
- HenriHugues Lejeune
- Paule Thévenin
- radiofonia
- teatro
- libri
- recensioni
- Mimesis edizioni
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Christian Bobin (Le Creusot, 1951), vissuto sempre in maniera appartata nei dintorni della sua cittadina natale, in Borgogna, ha studiato filosofia dedicandosi alla meditazione e alla scrittura, e lavorando in passato come operaio e infermiere psichiatrico. Tradotto per la prima volta in Italia dalle edizioni San Paolo nel 1996, ha visto crescere negli anni il numero dei suoi lettori ed estimatori, per la qualità del suo timbro narrativo pacato e sobrio, e per la profondità delle sue riflessioni.
Il poeta che in Europa si è più avvicinato al pensiero scientifico, esplorando le conquiste della neurobiologia, del cognitivismo, della psicanalisi, della fisiologia, è senz’altro il tedesco Durs Grünbein, nato a Dresda nel 1962, e oggi residente a Berlino.
Tra le innumerevoli pubblicazioni in italiano dell’opera di Rainer Maria Rilke (Praga 1875 − Montreux 1926), l’ultima in ordine di apparizione è un’antologia che propone, con testo a fronte, un centinaio di poesie d’amore tratte da varie raccolte composte tra il 1897 e il 1908.
Ricordare Palermo. La geopoetica di Viviana Fiorentino
Scritto da Paolo LagoIl recente romanzo di Viviana Fiorentino, Tra mostri ci si ama, uscito per i tipi di Transeuropa, si presenta come un interessante esperimento di geopoetica. Rientrano all’interno di questa categoria quelle opere letterarie che compiono una riscrittura creativa dello spazio e del territorio: quelle, cioè, che rappresentano uno spazio reale e ben determinato rendendolo, per certi aspetti, ‘fantastico’ e letterario. I personaggi di tali opere si muovono perciò sullo sfondo di uno spazio ben riconoscibile e quest’ultimo assume una tale importanza nel testo da diventare quasi un protagonista.
- Tra mostri ci si ama
- Viviana Fiorentino
- geopoetica
- Bertrand Westphal
- Geocritica Reale, Finzione, Spazio
- scrittura geopoetica
- geocritica
- Berlino
- palermo
- Marinai perduti
- Jean Claude Izzo
- Nikolaj Vasil'evič Gogol'
- Racconti di Pietroburgo
- Pier Paolo Pasolini
- Petrolio
- l'odore del sangue
- goffredo parise
- Gli ultimi ragazzi del secolo
- Alessandro Bertante
- Ginger e Fred
- Federico Fellini
- Cupe vampe
- CSI
- Ivain
- Chrétien de Troyes
- Satyricon
- Petronio
- La morte a Venezia
- Thomas Mann
- Palermo Shooting
- Wim Wenders
- Transeuropa
- Armando Editore
- Lorenzo Flabbi
- letteratura italiana
- letteratura contemporanea
- Argonautiche
- Apollonio Rodio
- recensioni
- letteratura
- Paolo Lago
- Il Pickwick
Fosco Maraini fu tutto fuorché fosco. Chiarissimo, limpido e appassionato, vorace di vita e di avventura, viaggiatore instancabile, etnologo, orientalista, alpinista, fotografo, scrittore e poeta. Nato a Firenze nel 1912, figlio di uno scultore ticinese e di una scrittrice anglo-ungherese, crebbe bilingue nello stimolante ambiente artistico e intellettuale fiorentino, laureandosi in Scienze Naturali e Antropologiche.
- Fosco Maraini
- Gnòsi delle fànfole
- Topazia Alliata
- Mieko Namiki
- Dacia Maraini
- Yuki Maraini
- Toni Maraini
- Gabinetto G P Vieusseux
- Nagoya
- Cultura Ainu
- metasemantica
- Una giornata ad urlapicchio
- Stefano Bollani
- Massimo Altomare
- Teofilo Folengo
- Lewis Carroll
- Jabberwocky
- Farfa
- Gian Pietro Lucini
- Aldo Palazzeschi
- Edoardo Sanguineti
- Andrea Zanzotto
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- Toti Scialoja
- Alfredo Giuliani
- Giulia Niccolai
- Giulia Frasca
- Il Lonfo
- Gigi Proietti
- Giosuè Carducci
- Giovanni Pascoli
- Gabriele D'Annunzio
- Guido Gozzano
- Eugenio Montale
- Salvatore Quasimodo
- La nave di Teseo
- letteratura italiana
- recensioni
- letteratura
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
Che ricordo abbiamo, quasi tutti, di Giovanni Papini? Io personalmente, che da ragazza avevo letto con qualche entusiasmo Un uomo finito, mantengo una vaga impressione di lui come severo censore della mollezza letteraria, culturale, civile del popolo italiano: prima classicista, poi futurista, poi convinto interventista, quindi fascista, e infine intransigente cattolico.
- Chiudiamo le scuole!
- Giovanni Papini
- Un uomo finito
- Leonardo
- Lacerba
- Il Regno
- La Voce
- Enrico Corradini
- Giuseppe Prezzolini
- Ardengo Soffici
- Henri Bergson
- Charles Sanders Peirce
- William James
- pragmatismo americano
- Vallecchi
- Mondadori
- Stampa Alternativa
- istituzione scolastica
- Greta Thunberg
- Franco Basaglia
- Michel Foucault
- Ivan Ilich
- letteratura italiana
- libri
- recensioni
- letteratura
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
Variazioni naturali nella poesia di Jan Wagner
Scritto da Alida AiraghiJan Wagner, berlinese di adozione, è nato nel 1971 ad Amburgo. Vincitore del prestigioso premio Büchner nel 2017, in Germania ha pubblicato sette raccolte di poesia.
Variazioni sul barile dell'acqua piovana, del 2014, esce ora nella collana bianca di Einaudi con la puntuale (ma anche coraggiosamente inventiva) traduzione di Federico Italiano.
Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937) esordì giovanissimo nel 1956 con un libro di versi ambientato nella sua Sicilia ma già nel decennio successivo si dedicò alla poesia visiva e all’arte concettuale, realizzando le prime “cancellature” che lo hanno reso famoso a livello mondiale. Dal 1965 vive a Milano, fatta eccezione per alcuni anni trascorsi a Venezia come responsabile delle pagine culturali del Gazzettino. Nel 1966 pubblicò Dichiarazione 1, in cui precisava la sua concezione di poesia come "arte generale del segno": a questa prima definizione della propria attività creativa seguirono numerose altre, come corredo teorico delle sue produzioni.
In un originale saggio del 1942, redatto con l’accattivante forma e struttura del racconto, il filosofo e giurista tedesco Carl Schmitt riassunse due millenni di storia mondiale, individuando nell’opposizione tra la terra e il mare il motore dell’evolversi dell’intera vicenda umana. Nella dicotomia tra i due elementi della natura, l’autore ravvisava l’antitesi che ha perennemente contrapposto civiltà e sistemi economici, teorie politiche e filosofiche, miti e religioni rivelate.