
Cinema La sala delle immagini
«Nel buio un fascio di pulviscolo bianco si diresse al telo dinnanzi: si generarono immagini. Apparvero donne e uomini in strade mai viste e guglie, ciminiere, ponti, campanili tra case. Apparvero mondi, apparvero storie».
Gli eptapodi di "Arrival". Aspettando "Blade Runner 2049"
Scritto da Roberta AndolfoL’aspetto del personaggio di Amy Adams (Louise Banks) è rilevante per la percezione del suo spirito. Molto semplice ed essenziale, con uno stile che rasenta il dimesso, ma in modo assolutamente elegante e raffinato, esso rispecchia la personalità di una linguista perennemente dedita allo studio appassionato della propria materia, con la quale fa coincidere il pensiero intorno all’intera esistenza e la fattività della propria.
- Arrival
- Denis Villeneuve
- Storie della tua vita
- Ted Chiang
- Amy Adams
- Jeremy Renner
- Forest Whitaker
- Michael Stuhlbarg
- Tzi Ma
- Mark O'Brien
- Abdul Ayoola
- Eric Heisserer
- fantascienza
- Interstellar
- Blade Runner 2049
- Gianni e Pinotto
- Tom e Jerry
- eptapodi
- alieni
- Bradford Young
- Jóhann Jóhannsson
- Lava Bear Films
- Laps Entertainment
- FilmNation Entertainment
- cinema
- Roberta Andolfo
- Il Pickwick
"Star Wars". Immaginari postmoderni e cinema di effetti
Scritto da Gioacchino ToniSecondo Giorgio E. S. Ghisolfi − regista e docente di discipline attinenti all’audiovisivo, al cinema e al cinema d’animazione − alla sua uscita nel 1977 Star Wars si propone come particolare risposta agli interrogativi identitari che attraversano la società americana post-sessantotto in un mondo nettamente diviso in blocchi. Si tratta di un'opera che, grazie alla sua stratificazione, risulta capace di dare a ciascun pubblico ciò di cui ha bisogno.
- Giorgio Ghisolfi
- Star Wars
- L'epoca Lucas
- Guerre Stellari
- Mimesis
- Il caffè dei filosofi
- Mimesis edizioni
- saga cinematografica
- Stati Uniti d'America
- George Lucas
- trilogia originale
- L'impero colpisce ancora
- Il ritorno dello Jedi
- fumetti
- serie TV
- tv movie
- Lucasfilm
- disney
- Star Wars Anthology
- tecnologie digitali
- 1977
- Darth Varder
- Maestro Jedi QuiGon Jinn
- ObiWan Kenobi
- Padmé Amidala
- Anakin Skywalker
- space fantasy
- cinema americano
- Georges Méliès
- ideologia USA
- postmodernismo
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Abbiamo già avuto modo di affrontare il volume di Giorgio Grignaffini ed Andrea Bernardelli, Che cos'è una serie televisiva, (Carocci, 2017) ricavandone una mappatura di forme e modelli delle produzioni seriali televisive, in questo nuovo scritto torniamo sul lavoro dei due studiosi per tracciare le tappe principali che hanno scandito la storia delle produzioni americane e italiane.
- Che cos'è una serie televisiva
- Giorgio Grignaffini
- Andrea Bernardelli
- Prima Golden Age
- serie televisive
- Kraft Television Theatre
- General Electric Theatre
- Alfred Hitchcock Presents
- Ai confini della realtà
- Lucy ed io
- drama tales
- Bonanza
- Rin Tin Tin
- Furia, cavallo del West
- Dragnet
- Perry Mason
- Star Trek
- Medic
- Ben Casey
- Colombo
- Sulle strade della California
- Charlie's Angels
- Mary Tyler Moore
- Seconda Golden Age
- Hill Street giorno e notte
- A cuore aperto
- Moonlighting
- E R Medici in prima linea
- X Files
- Terza Golden Age
- I Soprano
- The West Wing
- Cattivi seriali
- Desperate Housewives
- LOST
- The Walking Dead
- Boardwalk Empire
- Il trono di spade
- True Detective
- CSI
- Criminal Minds
- American Horror Story
- Top of the Lake
- Piccole donne
- Orgoglio e pregiudizio
- Piccolo mondo antico
- Nero Wolfe
- I racconti di padre Brown
- Rex Stout
- Gilbert Keith Chesterton
- Il mulino del Po
- I miserabili
- i promessi sposi
- La famiglia Benvenuti
- Casa Vianello
- Carabinieri
- I Cesaroni
- Distretto di polizia
- La squadra
- L'ispettore Coliandro
- Don Matteo
- Il commissario Montalbano
- Squadra antimafia
- Romanzo criminale
- Gomorra
- The Young Pope
- Perlasca Un eroe italiano
- Salvo D'Acquisto
- Un medico in famiglia
- Elisa di Rivombrosa
- Il paradiso delle signore
- Carocci Editore
- cinema
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
"Pastorale americana": la morte del sogno americano
Scritto da Zaira Magro“Io, il famoso scrittore, l’ultimo a conoscere questa storia. Ma adesso voglio sapere tutto, voglio sapere cosa ne è stato dell’uomo da cui ci saremmo aspettati solo successi, il nostro eroe, il nostro Kennedy”
Seymour Levon, “lo svedese”, conduce quella che potrebbe definirsi un’esistenza perfetta: vive in una bella tenuta in campagna del New Jersey con la sua bella moglie, un tempo reginetta di bellezza, e la loro unica figlia Merry, il cui balbettio appare l’unica motivazione di preoccupazione per l’uomo.
Per anni alla guida delle squadre di football, baseball e basket della sua scuola, e dipinto da chiunque come un eroe per le sue doti atletiche ed il suo aspetto molto gradevole, gestisce ora la Newark Maid, una piccola fabbrica di guanti in espansione, lasciatagli dal padre al momento del suo pensionamento.
- Pastorale americana
- Philip Roth
- Francesco Mantovani
- einaudi editore
- American Pastoral
- Ewan McGregor
- Jennifer Connelly
- Dakota Fenning
- Rupert Evans
- Peter Riegert
- Valorie Curry
- John Romano
- Alexadre Desplat
- Eagles Pictures
- Nathan Zuckerman
- Jerry Levov
- Lev Tolstoj
- La morte di Ivan Il'ič
- New York Times
- Stephen Holden
- letteratura americana
- cinema
- Zaira Magro
- Il Pickwick
Le serie televisive, oltre a divertire il pubblico, sono prodotti narrativi che consentono di comprendere meglio la società e la cultura dei nostri tempi. A partire da tale convinzione Giorgio Grignaffini ed Andrea Bernardelli hanno recentemente pubblicato per Carocci editore Che cos'è una serie televisiva, un piccolo manuale utile a comprendere questa particolare forma di narrazione audiovisiva. Il volume è articolato in quattro sezioni principali: nella prima si passano in rassegna le modalità di classificazione della serialità televisiva definendone formati e generi narrativi, nella seconda si traccia una storia delle produzioni americane ed italiane, mentre le ultime due sezioni forniscono rispettivamente una descrizione dei processi ideativi e produttivi ed un tentativo di delineare lo sviluppo futuro della serialità televisiva.
- Che cos'è una serie televisiva
- serie televisive
- frammentazione della linearità
- racconto finzionale
- telefilm
- serie TV
- serial
- serial drama
- situation comedy
- Sentieri
- EastEnders
- Un posto al sole
- telenovela
- Perry Mason
- tv movie
- Alfred Hitchcock Presents
- Colombo
- Magnum P I
- E R Medici in prima linea
- Il maresciallo Rocca
- I Soprano
- Desperate Housewives
- LOST
- The Walking Dead
- Dallas
- True Detective
- Fargo
- miniserie
- Il mulino del Po
- Paolo Borsellino
- Il commissario Montalbano
- I Robinson
- Casa Vianello
- La signora in giallo
- Le strade di San Francisco
- The Good Wife
- Alla conquista del West
- Star Trek
- American Horror Story
- Grey's Anatomy
- La vita segreta di una teenager americana
- Six Feet Under
- Law & Order
- cinema
- Andrea Bernardelli
- Giorgio Grignaffini
- Carocci Editore
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
"Wald der Echos": realtà o incipit di un sogno?
Scritto da Zaira MagroChristina ha perso il suo gruppo di amici durante una gita nel bosco. Sola e alla ricerca dei suoi compagni, s’imbatte sulle sponde di un lago nei corpi di tre bambine annegate. Un giorno d’estate, giocando nel bosco, Jasmin, Calista e Katharina scoprono sulle sponde di un lago il corpo di una ragazzina annegata. Le tre cuginette sono pronte a nascondere il cadavere ma gli occhi di quest’ultimo si aprono improvvisamente.
Realtà o incipit di un sogno?
- Wald der Echos
- La foresta degli echi
- Maria Luz Olivares Capelle
- Funny games
- Amor
- Michael Haneke
- Buenos Aires
- Filmakademie di Vienna
- Future Frames
- Jasmin Wallner
- Calista Berger
- Katharina Plaim
- Florian Lang
- Kahtrin Resetarits
- Christina Kasper
- Austria
- Filmacademy
- cinema
- cortometraggio
- infanzia
- cinema europeo
- Elisabeth von Samsonow
- Zaira Magro
- Il Pickwick
“A che cosa pensano questi umani fragili?”
(Baustelle – La canzone del parco)
Tredici è una serie tv disponibile su Netflix, il titolo originale è 13 Reasons Why, ed è diventata in pochissimo tempo un vero e proprio caso mediatico. La trama se non originale è comunque molto accattivante, complice anche il finale che ci viene svelato fin dall’inizio. Chi guarda ne sa quanto i personaggi, man mano insieme a loro, lo spettatore arricchisce di dettagli il quadro finale, il quale non è dei migliori, anzi, è una vera tragedia. Ci sentiamo tutti un po’ detective, sulla pelle di Hannah Baker, un’adolescente americana che un bel giorno decide di tagliarsi le vene e farla finita, non prima di aver registrato tredici nastri nei quali spiega i motivi del suo gesto. Ogni nastro una persona, perché saranno queste persone a uccidere Hannah, senza farlo mai per davvero.
- Tredici
- 13 Reasons Why
- 13
- Jay Asher
- Brian Yorkey
- Dylan Minnette
- Katherine Langford
- Alisha Boe
- Brandon Flynn
- Justine Prentice
- Miles Heizer
- Ross Butler
- Devid Druid
- Amy Hargreaves
- Derek Luke
- Kate Walsh
- tv movie
- serie TV
- Netflix
- suicidio
- teen drama
- Michael Cunningham
- Hanna Baker
- serie televisiva
- Clay Jensen
- Parità di genere
- stupro
- violenza carnale
- letteratura e cinema
- recensioni
- Denise Cuomo
- Il Pickwick
Colore, migrazione e identità nel cinema di Özpetek
Scritto da Gioacchino ToniÈ stato da poco dato alle stampe da Mimesis edizioni Divergenze in celluloide (2017), un interessante studio di Ryan Calabretta-Sajder che indaga il cinema di Ferzan Özpetek. Lo studioso, che nel volume intende dimostrare l'abilità del regista nell'affrontare e leggere la società contemporanea, ritiene che la creatività e originalità di Özpetek risiedano nel suo appartenere tanto alla “comunità queer” che a quella migrante.
- Ferzan Ozpetek
- Divergenze in celluloide
- Colore, migrazione e identità nei film gay di Ferzan Özpetek
- Ryan Calabretta Sajder
- comunità queer
- Saturno contro
- Le fate ignoranti
- La finestra di fronte
- Mine vaganti
- Il bagno turco
- An Accented Cinema: Exilic and Diasporic Filmmaking
- Hamid Naficy
- Gabriele Marcello
- Ferzan Özpetek La leggerezza e la profondità
- nuova famiglia italiana
- Miguel Andrès Malagreca
- Rada Bieberstein
- Thomas Elsaesser
- double occupancy
- Mette Hjort
- Otto Friedrich Bollnow
- gender
- Laura Mulvey
- sguardo gay
- teoria dello sguardo
- Vito Russo
- The Celluloid Closet
- Teoria dei colori
- Johann Wolfgang Goethe
- Mimesis edizioni
- cinema
- saggistica cinematografica
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
10 maggio 1987 – 10 maggio 2017: trent’anni esatti dal Primo Scudetto. Chi non l’ha vissuto non può capire fino in fondo; chi non è napoletano, chi non conosce l’intima essenza di questa città ben difficilmente può penetrarne l’immaginario e comprendere cosa quel momento abbia rappresentato per una città e per un popolo atavicamente portato a mescolare vita e fantasia, sogno e realtà, sacralità fideistica e laicità profana.
- Maradonapoli
- Diego Armando Maradona
- Alessio Maria Federici
- Antonio Di Bonito
- Cecilia Gragnani
- Jvan Sica
- Roberto Volpe
- Christian Lombardi
- Roberto Procaccini
- Lobbe
- Martino Pellion di Persano
- Fabio Felici
- Cinemaundici
- Warner Bros
- 10 maggio 1987
- scudetto
- Napoli Calcio
- Stadio San Paolo
- immaginario collettivo
- D10S
- Gianni Minà
- cinema
- docufilm
- Michele Di Donato
- Il Pickwick
Papi per caso. A proposito di Paolo Sorrentino
Scritto da Marcello SaccoC’è un tipo di inquadratura frequente in The Young Pope di Paolo Sorrentino in cui il papa, di spalle o di tre quarti, esibisce un dettaglio non da poco dell’ormai celebre, leccatissima pettinatura: una sfumatura perfetta, fresca fresca di barbiere. Non se ne vede mai uno, di barbiere, nelle lunghe ore di ozio vaticano della serie, ma viene spesso in mente quel pezzo di Roland Barthes intitolato Les Romains au Cinéma, in Mythologies. Parla del Giulio Cesare di Mankiewicz e dice che il vero autore del film è il coiffeur, per via della frangetta da antico romano posta in capo a ciascun personaggio.
- The Young Pope
- Paolo Sorrentino
- Jude Law
- silvio orlando
- Stefano Rulli
- Tony Grisoni
- Umberto Contarello
- Diane Keaton
- Javier Cámara
- Scott Shepherd
- Cécile de France
- Ludivine Sagnier
- Toni Bertorelli
- Stefano Accorsi
- James Cromwell
- Luca Bigazzi
- Cristiano Travaglioli
- Roland Barthes
- Les Romains au Cinémama
- Mythologies
- sfumatura
- Le conseguenze dell'amore
- L'uomo in più
- Hanno tutti ragione
- Tony Pagoda
- Antonio Pisapia
- Titta Di Girolamo
- Pio XIII
- Guido Morselli
- Roma senza papa
- Zagarolo
- Ultimo tango a Zagarol
- Nando Cicero
- Franco Franchi
- Luigi De Magistris
- Achille Bonito Oliva
- Drummond de Andrade
- Diego Armando Maradona
- L'araba fenice
- Pedro Alvarez Montecucco
- David Riondino
- Giovan Battista Marino
- Antonio Ricci
- Drive in
- Silvio Berlusconi
- papi
- cinema
- serie televisiva
- Lele Marchitelli
- Bill Conti
- Marcello Sacco
- Il Pickwick
Antieroi e “rough heroes” nelle serie televisive italiane
Scritto da Gioacchino ToniDiverse serie televisive contemporanee hanno riservato il centro della scena ad antieroi problematici che sembrano avere poco a che fare con gli eroi e gli antieroi tradizionali; si pensi a produzioni seriali di successo come The Sopranos (1999-2007, HBO), Boardwalk Empire (2010-2014, HBO), True Detective (2014-in produzione, HBO), Sons of Anarchy (2008-2014, Fox) o Breaking Bad (2008-2013, AMC).
Andrea Bernardelli nel saggio Cattivi seriali. Personaggi atipici nelle produzioni televisive contemporanee (Carocci editore, 2016) ha affrontato tale fenomeno passando in rassegna i principali studi, soprattutto anglosassoni, che hanno indagato tali narrazioni seriali. Dalla panoramica dell'autore emerge come secondo alcuni studiosi la presenza di tanti antieroi problematici sia da mettere in relazione alla volontà di produrre serie complesse anche se esiste una lunga tradizione di antieroi nella letteratura, nel teatro e nel cinema.
- Cattivi seriali
- Personaggi atipici nelle produzioni televisive contemporanee
- Andrea Bernardelli
- rough heroes
- The Sopranos
- L'ispettore Coliandro
- Romanzo criminale
- Gomorra
- Broadwalk Empire
- True Detective
- Sons of Anarchy
- Breaking Bad
- vilain
- Anne W Eaton
- Robust Immoralism
- Carlo Lucarelli
- Giampaolo Morelli
- Banda della Magliana
- Giancarlo De Cataldo
- Roberto Saviano
- The Wire
- serie televisive
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Tanti anni fa, quando ero più piccolo, vidi un cartone animato. Un cartone che parlava di un essere reso solitario dal proprio pessimo carattere, mostro tra gli uomini, e che per aver rifiutato di compiere un unico atto di gentilezza aveva condannato se stesso e tutti quelli che aveva intorno a patire la pena dell’estrianamento e dell’indifferenza, della paura e dell’isolamento. E a eterno memento della sua pena, una rosa, il più bello e delicato tra i fiori, che petalo dopo petalo segnava l’avanzare del tempo e il doloroso prolungarsi della sua pena.
- La bella e la bestia
- Bill Condon
- Linda Woolverton
- Jeanne Marie Leprince de Beaumont
- Evan Spiliotopoulos
- Stephen Chbosky
- Emma Watson
- Dan Stevens
- Luke Evans
- Kevin Kline
- Josh Gad
- Ewan McGregor
- Stanley Tucci
- Ian McKellen
- Emma Thompson
- Audra McDonald
- Gugu Mbatha Raw
- Nathan Mack
- Walt Disney Pictures
- Mandeville Films
- Walt Disney
- Harry Potter
- Downtown Abbey
- The Twilight Saga
- Stai con noi
- Be My Guest
- cinema
- Alessandro Auriemma
- Il Pickwick
La magnifica ribellione del contro-eroe Toni Erdmann
Scritto da Valentina MarianiÈ uno dei film di più ampio respiro, intelligenza (artistica, emotiva) degli ultimi anni, Vi presento Toni Erdmann, della giovane regista di Karlsruhe Maren Ade (titolo originale in tedesco, semplicemente, Toni Erdmann), presentato allo scorso Festival del Cinema di Cannes, vincitore di ben cinque European Film Awards e candidato agli Oscar 2017 come migliore film straniero. Non ho (ancora) visto Il cliente, il vincitore iraniano, ma so che mi dispiace e dispiacerà che questo film non abbia vinto la statuetta.
- Vi presento Toni Erdmann
- Maren Ade
- Peter Simonischek
- Sandra Hüller
- Michael Wittenborn
- Trystan Pütter
- Thomas Loibl
- Hadewych Minis
- Lucy Russell
- Vlad Ivanov
- Ingrid Bisu
- Victoria Cocias
- Patrick Orth
- Komplizen Films
- Coop99 Filmproduktion
- Hifilm
- cinema tedesco
- European Film Awards
- Il cliente
- Festival di Cannes
- Cure
- Plainsong
- Valentina Mariani
- Il Pickwick
Iper-semiotizzazione ed abbandono della realtà
Scritto da Gioacchino Toni
"Il mondo artificiale è il mondo del presente-futuro della civiltà metropolitana, è l’affermazione della contemporaneità come fine della natura e avvento del mondo della totalizzazione dei segni".
(Paolo Bertetto)
Nello scritto La capacità del film di produrre emozioni, pubblicato recentemente su Il Pickwick, abbiamo analizzato dettagliatamente la prima parte del volume di Paolo Beretto, Il cinema e l’estetica dell’intensità (Mimesis, 2016) ove il docente di Analisi dei film all’Università Sapienza di Roma sviluppa l’idea di intensità come concetto capace di operare tanto nella relazione dell’opera cinematografica con lo spettatore, quanto sotto il profilo della forma e del dinamismo del testo filmico.
- Il cinema e l'estetica dell'intensità
- Paolo Bertetto
- Arancia meccanica
- Stanley Kubrick
- Anthony Burgess
- Oktjabr
- Sergej Michajlovič Ėjzenštejn
- Metropolis
- Fritz Lang
- Roy Lichtenstein
- pop art
- optical art
- ipersemiotizzazione
- Espressionismo
- La gazza ladra
- Gioacchino Rossini
- profilmico
- ultraviolenza
- visionarietà
- cinema
- Mimesis edizioni
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Decostruire lo sguardo, il visibile e l’immaginario
Scritto da Gioacchino Toni“Non si tratta di applicare il pensiero di Derrida al cinema, di calarlo dall’alto come verbo assoluto e ideologia di riferimento del cinema, del suo statuto, del suo immaginario; e non si tratta nemmeno di utilizzare questo pensiero applicandolo schematicamente e in maniera pregiudiziale come metodologia che possa bastare per tutte le stagioni e per tutte le forme filmiche. Si tratta di vedere come il cinema abbia riflettuto sulla decostruzione e sull’opera generale del filosofo francese – attraverso i film e non solo –, e su come abbia anticipato in un certo senso questo pensiero in tutte le sue dinamiche e componenti: codici, fruizioni, identificazioni, fantasmi, ecc.” (p. 48). Per certi versi queste parole di Davide Persico ci introducono alle questioni indagate nel suo ultimo saggio Decostruire lo sguardo. Il pensiero di Jacques Derrida al cinema (2016) edito da Mimesis edizoni.
- Decostruire lo sguardo
- Il pensiero di Jacques Derrida al cinema
- Davide Persico
- Le texte divisé Essai sur l'écriture filmique
- Marie Claire Ropars Wuilleumier
- Screen/Play Derrida and Film Theory
- Peter Brunette
- David Wills
- L'avventura
- Michelangelo Antonioni
- Fino all'ultimo respito
- Jean Luc Godard
- L'anno scorso a Marienbad
- Alain Resnais
- Persona
- Ingmar Bergman
- 2 o 3 cose che so di lei
- Jacques Derrida
- persistenza retinica
- profilmico
- différance
- presentificazione
- Lo specchio e il simulacro
- Paolo Bertetto
- Paisà
- Roberto Rossellini
- L'homme qui ment
- Alain Robbe Grillet
- Videodrome
- David Cronenberg
- André Bazin
- neorealismo
- Sergej Michajlovič Ėjzenštejn
- Martin Heidegger
- Friedrich Nietzsche
- metacinema
- infrazione compositiva
- essere mediatizzato
- Mimesis edizioni
- cinema
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick