
Cinema La sala delle immagini
«Nel buio un fascio di pulviscolo bianco si diresse al telo dinnanzi: si generarono immagini. Apparvero donne e uomini in strade mai viste e guglie, ciminiere, ponti, campanili tra case. Apparvero mondi, apparvero storie».
Paul Schrader e l'espressione della trascendenza
Scritto da Gioacchino ToniTra la fine degli anni '60 ed l'inizio degli anni '80 il cinema americano subisce quel profondo rinnovamento poi passato alla storia come American New Wave (o New Hollywood). A tale cambiamento concorrono autori del calibro di Martin Scorsese, Brian De Palma, Robert Altman, Francis Ford Coppola, Steven Spielberg e George Lucas. A questo eterogeneo gruppo occorre aggiungere anche Paul Schrader che ha, nei confronti del cinema, un approccio decisamente intellettuale visto che prima di dedicarsi alla sceneggiatura ed alla regia è attivo dal punto di vista teorico e critico.
- Paul Schrader Il cinema della trascendenza
- Alberto Castellano
- Paul Schrader
- American New Wave
- New Hollywood
- Martin Scorsese
- Brian De Palma
- Robert Altman
- Francis Ford Coppola
- Steven Spielberg
- George Lucas
- Tuta blu
- Hardcore
- American Gigolo
- Il bacio della pantera
- Mishima: a Life in Four Chapters
- La luce del giorno
- Patty La vera storia di Patricia Hearst
- Cortesie per gli ospiti
- Lo spacciatore
- Witch Hunt Caccia alle streghe
- Touch
- Affliction
- Le due verità
- Auto Focus
- Dominion
- The Walker
- Adam Resurrected
- The Canyons
- Il nemico invisibile
- Dog Eat Dog
- Taxi Driver
- Toro Scatenato
- L'ultima tentazione di Cristo
- Al di là della vita
- Sidney Pollack
- Peter Weir
- The Yakuza
- The Mosquito Coast
- Harold Becker
- City Hall
- John Flynn
- Rolling Thunder
- Tonino De Pace
- Jean Renoir
- Yasujiro Ozu
- Charlie Chaplin
- Salvatore Piscicelli
- André Dumas
- La regola del gioco
- Viaggio a Tokyo
- Luci della città
- Robert De Niro
- Harvey Keitel
- Jodie Foster
- cinema della trascendenza
- cultura calvinista
- cinema
- Mimesis edizioni
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Cinema ed immaginario secondo Edgar Morin
Scritto da Gioacchino ToniNell'ormai lontano 1957 viene pubblicato in Francia il saggio Le Cinéma ou l'homme imaginaire di Edgar Morin, testo destinato ad incidere profondamente, e sin dalla sua uscita, sugli studi sul cinema (e non solo) d'oltralpe. In Italia il testo, tradotto nei primi anni '60, fatica, invece, per qualche tempo ad incidere sul dibattito cinematografico nazionale, come ricostruito dall'ottima prefazione stesa da Francesco Casetti per Feltrinelli nel 1982 e meritoriamente riportata nella nuova edizione italiana realizzata da Raffaello Cortina Editore.
La sposa bambina, il film-documentario che segna il debutto sul grande schermo della regista yemenita Khadija Al-Salami, affronta senza censure e senza mezzi termini il dramma delle spose bambine, vittime indifese di una società violenta e retrograda. La pellicola, datata 2014 ma arrivata in Italia nel maggio 2016, racconta la storia di Nojoom costretta dalla famiglia a sposare un uomo vent’anni più grande di lei.
- La sposa bambina
- Khadija Al Salami
- Reham Mohammed
- Adnan Alkhader
- Husam Alshiabali
- Ibrahim Al Ashmori
- Naziha Alansi
- Rana Mohammed
- Samaa Alhamdani
- Victor Credi
- Alexis Lardilleux
- Thierry David
- Lauren Mekhael
- Barter Enetrtainment
- Yemen
- Nujood Ali
- mondo arabo
- violenza sulle donne
- cinema
- Giuliana Rocchetti
- Il Pickwick
Raymond Williams è stato uno dei fondatori dei Cultural studies e tra i padri della Sociologia della cultura. Tra l'inizio degli anni '60 ed i primi anni '80 Williams è stato docente di Drama presso l'Università di Cambridge ove, concentrando i suoi studi sul dramma e sullo spettacolo, ha saputo distanziarsi dai più paludati approcci teorici che ancora evitavano di vedere le connessioni esistenti tra i diversi generi desiderosi di mantenere una gerarchia valoriale ormai difficilmente difendibile.
- Il dottor Caligari a Cambridge
- Cinema, dramma e classi popolari
- Raymond Williams
- Ombre corte
- sociologia della cultura
- Università di Cambridge
- Television: Thechnology and Cultural Form
- Il gabinetto del dottor Caligari
- Fabrizio Denunzio
- Gino Frezza
- cinema e comunicazione
- Società dei consumi
- Film e tradizione drammatica
- Cinema e socialismo
- National Film Theatre
- soggettività spettatoriali
- cinema
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
California Dreaming con Woody Allen e "Cafè Society"
Scritto da Grazia GalaL’avevamo lasciato alla prese con Joaquin Phoenix e il suo Irrational Man e a distanza di un anno, “il più europeo” dei registi americani, Woody Allen, ci riprova a raccontare i fasti di un’epoca lontana e patinata dopo il grande successo di Midnight in Paris. Questa volta però restiamo in America, senza scomodare i grandi scrittori e pittori che animavano le notti dei boulevard parigini. Nello specifico la storia si svolge negli anni Trenta e si alterna tra New York e Los Angeles.
- Café Society
- Woody Allen
- Jesse Eisenberg
- Kristen Stewart
- Steve Carrell
- Blake Lively
- Parker Posey
- Jeannie Berlin
- Stephen Kunkenù
- Vittorio Storaro
- Alisa Lepselter
- Santo Loquasto
- Gravier Productions
- The Social Network
- Batman vs Superman
- Midnight in Paris
- Irrational Man
- New York
- Los Angeles
- cinema americano
- Grazia Gala
- Il Pickwick
"Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice"
(Luca 7:36-50)
Sei una ragazza che, stesa in un letto con il proprio bambino tra le braccia, chiede a sua madre di guardare la creatura che hai appena partorito.
Sei al matrimonio di tua cugina, quando tuo cugino ti conduce in una stanza e abusa di te.
Sei una ragazza di bell’aspetto e vai punita in modo precauzionale, per evitare che tu possa dare il peso alla tua famiglia di una nuova bocca da sfamare.
- Magdalene
- Peter Mullan
- The Magdalene Sisters
- Geraldine McEwan
- Eileen Walsh
- Nora Jane Noone
- Anne Marie Duff
- Dorothy Duffy
- Mary Norris
- Josephine McCarthy
- Mary Jo McDonagh
- Sex in a Cold Climate
- Steve Humphries
- Irlanda
- Leone d'oro
- Mostra Internazionale dell'Arte Cinematografica di Venezia
- cinema
- Retrovisioni
- Zaira Magro
- Il Pickwick
“I cialtroni, i poveracci, i buoni a nulla, i fannulloni, gli scansafatiche, i lazzaroni, i picari. Sono questi i personaggi del mio cinema. Troppo sprovveduti per fare i malviventi, troppo pigri e opportunisti per diventare persone rispettabili – anche se la rispettabilità spesso cela realtà ben peggiori. Sono dominati dall’incertezza, ma è proprio questa condizione precaria a stimolarli, a tirar fuori il meglio che c’è in loro, sempre sapendo di vivere alla giornata [...]. Quasi tutti i miei personaggi credono di essere quello che dicono e non si accorgono della loro inettitudine. E questo li rende simpatici. L’ironia presuppone una consapevolezza che non hanno” (pp. 45-46).
Nell'estate del 2016 è giunta in libreria la nuova edizione del volume, pubblicato per la prima volta nel 2005, che raccoglie in più di trecento pagine la lunghissima conversazione tra Sebastiano Mondadori e Mario Monicelli.
- Mario Monicelli
- La commedia umana Conversazione con Sebastiano Mondadori
- commedia all'italiana
- neorealismo
- La grande guerra
- I compagni
- L'armata Brancaleone
- Roberto Rossellini
- vittorio de sica
- Giuseppe De Santis
- Amici miei
- alberto sordi
- vittorio gassman
- Ugo Tognazzi
- Roma città aperta
- Age
- Scarpelli
- Luigi Comencini
- Ennio De Concini
- cinema italiano
- il Saggiatore
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Non è mia abitudine recarmi al cinema avendo già letto le sinossi, mi faccio di solito attrarre dal nome del(la) regista, e/o dal titolo, e/o dalla locandina. Chiamo questa “suggestione cinematografica”. Invece l’altro giorno non c’era nulla di tutto questo che attirasse la mia attenzione e ho dovuto leggiucchiare un minimo i contenuti di qualche film, perché avevo una voglia matta di andare al cinema dopo i mesi estivi.
La scelta è alla fine ricaduta su Indivisibili, film presentato quest’anno alle Giornate degli Autori alla 73ª Mostra del Cinema di Venezia.
- Indivisibili
- Edoardo De Angelis
- Nicola Guaglianone
- Barbara Petronio
- Angela Fontana
- Marianna Fontana
- Antonia Truppo
- Massimiliano Rossi
- Tony Laudadio
- Marco Mario De Notaris
- Gaetano Bruno
- Gianfranco Gallo
- Peppe Servillo
- Ferran Paredes Rubio
- Chiara Griziotti
- Enzo Avitabile
- Trump Limited
- 'O Groove
- Medusa Film
- cinema italiano
- gemelle siamesi
- Mostra del Cinema di Venezia
- Giornate degli Autori
- Daisy e Violet Hilton
- Valentina Mariani
- Il Pickwick
Il volume edito da Milieu è una sorta di diario di bordo costruito attorno all’omonimo film di Sergio Leone e racconta le vicende che hanno portato il regista a realizzare un’opera entrata nella storia del cinema. Il testo, pubblicato la prima volta in concomitanza con l’uscita del film ed oggi riproposto con un’introduzione di Gabutti del 2015, non è un saggio sul film o sul cinema di Sergio Leone ma, oltre alla corposa raccolta di aneddoti, offre al lettore interessanti riflessioni del regista su C’era una volta in America, sull’intera sua filmografia e sul mondo del cinema tra Hollywood e Cinecittà, tra gli Stati Uniti e l’Europa.
- C'era una volta in America Un'avventura al saloon con Sergio Leone
- Diego Gabutti
- Sergio Leone
- C'era una volta in America
- C'era una volta il West
- Trilogia del dollaro
- Il buono, il brutto il cattivo
- Per un pugno di dollari
- Per qualche dollaro in più
- Alain Delon
- Burt Lancaster
- Charles Bronson
- Claudia Cardinale
- Clint Eastwood
- Danny Aiello
- Lee Van Cleef
- Henry Fonda
- James Coburn
- James Woods
- Eli Wallach
- Gian Maria Volonté
- Gabriele Ferzetti
- Giuliano Gemma
- Jennifer Connelly
- Joe Pesci
- lino ventura
- Rod Steiger
- Robert De Niro
- Sean Connery
- Romolo Valli
- Sidney Poitier
- Martin Scorsese
- Akira Kurosawa
- John Ford
- Il cavaliere della valle solitaria
- Giù la testa
- The Hoods
- Mano armata
- Ordine nero
- Harry Grey
- Ennio Morricone
- cinema
- western
- Hollywood
- Cinecittà
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
دختر, Dukhtar.
Figlia.
Quello di Allah Rakhi (Samiya Mumtaz) non è un viaggio per salvare la vita della sua unica bambina, ma un viaggio verso la vita attraverso un vorticoso intreccio di vite.
Le immagini sulla locandina sono chiare: questa non è una commedia bollywoodiana, ma la tragedia di una bambina che si prepara inconsapevolmente al suo matrimonio combinato, usanza islamica molto comune.
Hollywood: la nascita del divismo internazionale
Scritto da Gioacchino ToniGli studi sul divismo si sono a lungo concentrati sul significato culturale e simbolico della star come fenomeno di consumo, soltanto recentemente è stato preso in esame il contesto economico ed istituzionale in cui si trova ad operare e viene costruito il divo. Tra i principali contributi in tale direzione si possono citare i lavori degli anni Novanta di Richard De Cordova e Janet Staiger, ed è lungo tale direzione metodologica che muove il lavoro di Deborah Toschi.
La studiosa si concentra sugli anni Dieci e Venti e ciò le permette di affrontare il periodo in cui le star perdono il controllo sulla propria immagine in favore delle case di produzione. È in questi stessi decenni, inoltre, che il mercato dell’intrattenimento, cinematografico e musicale, diviene sempre più globale.
- La ragazza del cinematografo Mary Pickford e il divismo internazionale
- Deborah Toschi
- Mary Pickford
- divismo
- Richard De Cordova
- Janet Staiger
- Scuola di Francoforte
- Max Horkheimer
- Theodor Adorno
- Dialettica dell'Illuminismo
- Edgar Morin
- Les stars
- Richard Dyer
- Picture Personalities
- Benjamin McArthur
- Actors and American Culture
- Seeing Stars
- John Belton
- American Cinema/American Culture
- Richard Maltby
- Hollywood Cinema: An Introduction
- Feminist Film Theory
- Laura Mulvey
- Visual Pleasure and Narrative Cinema
- Mary Ann Doane
- Film and Masquerade: Theorising the Female Spectator
- Steve Neale
- Masculinity as Spettacle
- Miriam Hansen
- Pleasure, Ambivalence, Identification: Valentino and Female Spectatorship
- Jackie Stacey
- Annette Kuhn
- Patricia Mellencamp
- Linda Williams
- Teresa de Lauretis
- Charlie Chaplin
- Douglas Fairbanks
- Clara Kimball Young
- Norma Talmadge
- Grace Cunard
- Lucille McVey
- Helen Gardner
- David Llewelyn Wark Griffith
- The Little Darling
- Jessica Cox
- Paramount and Artcraft
- cinema
- Mimesis edizioni
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
"Anomalisa", la vacuità di una vita in stop motion
Scritto da Zaira MagroPuò una pellicola del tutto priva di esseri umani spiegare cosa significhi esserlo e cosa voglia dire “sentirsi vivi”?
Michael Stone vive in un mondo di persone che non hanno caratteristiche che ne contraddistinguano l’unicità, né il volto né la voce, prestata da Tom Noonan a tutti i personaggi del film, bambini e donne comprese.
- Anomalisa
- Charlie Kaufman
- Duke Johnson
- David Thewlis
- Jennifer Jason Leigh
- Tom Noonan
- Pat Keegan
- David D Au
- Lee Roy Lahey
- Joe Passarelli
- Tucker Barrie
- Mostra del Cinema di Venezia
- Cincinnati
- Hotel Fregoli
- Se mi lasci ti cancello
- Essere John Malkovich
- stop motion
- figure in silicone
- Fregoli
- fregolismo
- Zaira Magro
- Il Pickwick
Dell'importante rapporto tra cinema ed arti visive si parla spesso seppure in maniera un po' scontata se non superficiale. Su tale tematica è stato pubblicato un importante studio di Marco Senaldi, Rapporto confidenziale. Percorsi tra cinema ed arti visive (Mimesis, 2012) ed il “rapporto confidenziale” a cui si riferisce il titolo del saggio è proprio quello che intercorre tra il cinema e le arti visive, rapporto che l'autore evita di cercare nei semplici rimandi reciproci tra le due pratiche proponendo, piuttosto, uno studio trasversale del cinema in rapporto alle arti visive, evidenziando come il cinema non sia pensabile al di fuori del sistema delle arti. La tesi sostenuta dallo studioso è che arti contemporanee e cinema costituiscano un sistema complesso di cui fanno parte tanto pratiche tradizionali come pittura e scultura, quanto video, installazioni e cinema. Tale sistema complesso necessita pertanto, secondo Senaldi, di essere studiato attraverso un adeguato approccio onnicomprensivo.
- Rapporto confidenziale Percorsi tra cinema ed arti visive
- Marco Senaldi
- arte e cinema
- Thomas Alva Edison
- Jacques Aumont
- L'occhio interminabile
- trompe l'oeil
- Georges Méliès
- Bruce Nauman
- Bill Viola
- Douglas Gordon
- Andy Warhol
- Entr'acte
- Francis Picabia
- Le Retour à la Raisòn
- Man ray
- Anémic Cinéma
- Marcel Duchamp
- L’âge d’or
- Salvador Dalì
- Luis Buñuel
- Ballét mécanique
- Ferdinand Leger
- Dudley Murphy
- Il gabinetto del dottor Caligari
- Robert Wiene
- Nosferatu
- Friedrich Wilhelm Murnau
- Oskar Fischinger
- Len Lye
- impressionismo
- surrealismo
- dadaismo
- pop art
- 2001 Odissea nello spazio
- Un uomo da marciapiede
- Stanley Kubrick
- John Schlesinger
- Heat
- Taxi Driver
- Martin Scorsese
- Through a Looking Glass
- Philippe Alain Michaud
- Jean Luc Godard
- Il disprezzo
- Federico Fellini
- 8 e ½
- Anthony Balch
- Towers Open Fire
- cut up
- Mimesis edizioni
- cinema
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Yorgos Lanthimos è un regista, produttore e sceneggiatore cinematografico greco che solo nello scorso 2015 è passato alla produzione in lingua inglese. È perciò comprensibile non averne sentito parlare, visto l’americacentrismo che vige nella produzione cinematografica mainstream. Il suo debutto anglofono ha come protagonisti Colin Farrell e Rachel Weisz: The Lobster, ha un sapore strano e spesso straniante, dal momento che fa della distopia la sua matrice creativa.
Recentemente mi è capitato di vedere un film dal titolo poco attraente, uno di quelli pubblicizzati nelle multisale cinematografiche prima di quello per cui hai pagato. Una produzione che, durante i brevi minuti del trailer, sentivo il dovere morale di vedere: non solo per la storia raccontata, ma anche perché i protagonisti erano dei giornalisti.