“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Letteratura

Letteratura La bottega dei libri

«Narravano che la più misteriosa tra le botteghe fosse la bottega dei libri: da essa pare venisse un diabolico miscuglio di trame e vicende che contagiava i passanti più frettolosi tramutandoli in lettori accaniti».

Tuesday, 23 December 2014 00:00

Per arrivare ai Vangeli la strada è tortuosa

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Come si può contraddire una pensatrice del calibro di Simone Weil? Poniamoci innanzitutto la domanda, quando leggiamo un saggio: chi siamo noi per non essere d’accordo? Possiamo rilevare punti critici, ma a tentoni, sulla scorta di percezioni derivanti da una cultura liceal-universitaria rafforzata da approfondimenti per diletto. Insomma, papale papale: come competere con una che su certe cose ci ha speso una vita?

Tuesday, 16 December 2014 00:00

Mi sento i serpenti su tutto il corpo: che orrore!

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Dopo “l’immorale” romanzo di Iosi Havilio Opendoor – un piccolo caso editoriale in Argentina –, la casa editrice Caravan ci ripropone un giovane autore argentino. La scelta non sembra casuale e, al contrario, le due opere sono collegate da un filo conduttore da identificare nella figura di César Aira.

Friday, 12 December 2014 00:00

Dans la ville noire

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Il regista svizzero Alain Tanner, nel 1983, girò un film divenuto poi di culto fra cinefili e amanti di Lisbona in genere. Si intitolava Dans la ville blanche, perché è così che nordici e mitteleuropei vedono le nostre città inondate di sole: bianche.

Scritto dal Nobel per la letteratura Kawabata Yasunari, Bellezza e Tristezza sarà uno di quei libri che mi ricorderò insieme a tanti altri per averli dimenticati. Dalla coscienza di questo oblio nasce questa piccola e personale riflessione sul senso della letteratura. Se infatti  l'importanza della letteratura è data per scontata, vi propongo, per amor suo e solo per qualche minuto, di dubitarne.
I libri di narrativa servono davvero a qualcosa? Sono veramente importanti? Cosa li distingue da un passatempo come un altro?

Wednesday, 10 December 2014 00:00

Uccidimi, bestia stanca

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L’animale morente è un libro che consta di centoquattordici pagine, stampato in un formato generoso, con una scrittura fluida anche se, la cura dei dettagli, appesantisce i periodi, senza però impedire che il senso raggiunga le sue mire. Il flusso dei pensieri scorre come supportato da immagini e simboli, crea atmosfere languide e alle volte, nei punti in cui le digressioni si perdono nella storia, i contorni diventano marcatamente fotografici. Lo stile americano mi è familiare e non nascondo un particolare gusto nel preferirlo a tutti quelli affrontati fino a adesso.

Saturday, 06 December 2014 00:00

Austerlitz: ma non la battaglia dei tre imperatori

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Se finora questo nome poteva riportare alla memoria la città morava dove il genio militare corso ebbe la meglio sullo zar e sul sacro romano imperatore, è arrivato il momento di aggiornarsi perché Austerlitz, Jacques Austerlitz per la precisione, è il protagonista del romanzo scritto dal tedesco Winfrid Georg Sebald poco prima della sua morte avvenuta in un incidente stradale.

Sunday, 30 November 2014 00:00

Dieci motivi per leggere "Hunger Games"

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#1: SPIETATEZZA
Avremmo dovuto capirlo già da titolo: Hunger Games, letteralmente giochi della fame, laddove la pronuncia di "hunger" ricorda molto quella di "anger", rabbia, il che avrebbe dovuto farci saltare la pulce all’orecchio.
La rabbia, nella sua più violenta declinazione, è proprio ciò che caratterizza questa concitata trilogia: uccisioni, quasi sempre cruente, torture psicologiche e fisiche, morti per inedia e per assideramento, avvelenamento del sangue, per finire con bombardamenti e esecuzioni di massa. Suzanne Collins non ha avuto paura di mostrare un buon numero di cadaveri, una volta uomini, donne e bambini, informandosi nel dettaglio sull’effetto esatto di ogni genere di accidente che possa investire il corpo umano.

Wednesday, 03 December 2014 00:00

Kreck e il segreto di un uomo qualsiasi

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La storia inizia nel “mite ottobre del ‘77” a La Plata, nell’Argentina del Generale Videla, che noi, qui, in Europa, identifichiamo come “quello dei Desapareçidos”, quello a cui si rivolgeranno per anni, disperate, le Madri di Plaza de Mayo. I toni tragici dell’epoca sembrano lontani dal mondo del signor Rodolfo Kreck, pacifico e distinto signore, assicuratore di buon livello, di quasi sessant’anni. Per suo stesso dire, la sua è “l’età nella quale poche cose possono cambiare e il futuro diventa più prevedibile”, ma nello stesso tempo continua ad affascinarlo il ricordo del padre, mercante di bestiame di Pisino, in Istria, la cui vita era stata spesa nel “bisogno di evadere dalle regole del gioco”. Così un giorno l’anonimo assicuratore decide di  realizzare un suo progetto e si rivolge a due vecchiette gemelle per affittare un loro piccolo appartamento.

Friday, 28 November 2014 00:00

La ferocia italiana di Nicola Lagioia

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Non chiamatela storia di famiglia o noir anomalo: è la storia e la discesa di Clara e Michele. 
Romanzo strano, respingente, con pagine bellissime, che a volte sono scritte per gli animali e non per gli umani. Recensire La ferocia di Nicola Lagioia è un gioco a scacchi o un domino impazzito. La verità è che, in Italia, non sappiamo raccontare la ricchezza e dobbiamo associarla sempre a brutture, scempi, mazzette, alla politica corrotta, alle famiglie sfasciate.
Tuesday, 25 November 2014 00:00

L'eccentrica duplicità di César Vallejo

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La casa editrice Arcoiris aggiunge un nuovo volume alla sua biblioteca di autori eccentrici (soprattutto) ispanoamericani. In questo caso, l’eccentricità è duplice. Se è vero che il peruviano César Vallejo si è imposto ormai come uno dei poeti fondamentali del ‘900, tale prestigio è arrivato con grande fatica. La sua poesia, tanto complessa dal punto di vista della sintassi e delle immagini poetiche quanto angosciante e pungente per il lettore, si è costituita canone, andando a rimodellare il nostro gusto per la lingua, per l’approccio viscerale alle “cose” umane.

Saturday, 22 November 2014 00:00

Un fumetto coi baffi!

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Da quando sono piccolo mi sono sempre chiesto perché ogni volta che gli alieni arrivavano sulla Terra, atterravano sempre o in Giappone o negli United States of America. Spazi di parcheggio migliori? Voglia di grossi cheeseburger, amore per i canyon, sono amanti di samurai, salaryman, sushi, videogiochi? Poi pensavo: cosa accadrebbe se attaccassero una qualsiasi altra nazione? E nel bel mezzo del cammin di nostra vita, a sciogliere ogni mio dubbio ci hanno pensato due baffuti supereroi (no, non in calzamaglia!): Davide La Rosa e Riccardo Pieruccini presentano Prussiani Vs Alieni!

Wednesday, 19 November 2014 00:00

Tappezzeria floreale

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Scommetto che chiunque, ricordando la propria adolescenza (a meno che non la stiate ancora vivendo), la identifichi come un periodo in cui gli alti e i bassi si alternavano talmente repentinamente da darsi il cambio anche nel giro di poche ore.

Saturday, 15 November 2014 00:00

Considera l'aragostina: Eugenio Montale a Lisbona

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Nel giugno del 1954 Eugenio Montale è a Lisbona per una conferenza sulla letteratura italiana contemporanea. Questo viaggio gli offrirà lo spunto per due testi in prosa e una poesia. Le brevi prose (Portogallo e L’incantevole ora dell’aperitivo all’ombra dell’Avenida a Lisbona) hanno avuto un diverso iter editoriale e sono oggi raccolte nel Meridiano a cura di Marco Forti, Prose e racconti; la poesia, senza titolo (nota con il primo verso: Dopo lunghe ricerche...), si può leggere in Satura (1962-1970). Rimando a questo bell’articolo di Giulia Falistocco per inquadrare queste (e altre) prose di viaggio montaliane all’interno dell’evoluzione poetica dell’autore.
“Evoluzione”, certo, è una parola equivoca; la meno adatta a un poeta che, proprio in Satura, aveva scritto:

Wednesday, 05 November 2014 00:00

La fine di un amore e lo strazio del ritorno

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Quando leggi Domenico Starnone, così bravo a scrivere, ti ricordi la Ferrante ed allora delle due l'una: per non perdere il successo Starnone scrive meglio come Ferrante, oppure la nostra Elena ride di questo scrittore che le assomiglia, anche nei temi: un uomo lascia moglie e figli e si innamora di una ragazza giovane.
Andrea De Carlo scrive questo romanzo in un italiano dove mischia un parlato raffinato, privo di emozione, noioso e, queste parole, sono le discussioni mattutine di marito e moglie. Craig Nelson, famoso antropologo inglese che si ritrova ogni estate a Canciale, un paesino italiano in Liguria, dove lo costringe a soggiornare Mara Abbiati, che è scultrice e fa gatti enormi, molto apprezzati dai galleristi.
La casa è vecchia e diroccata, Craig − che non ha nessuna abilità manuale − invece di aggiustare il soffitto della camera dal letto, casca, si fa decisamente male.

il Pickwick

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