Colloquio di lavoro. Parte Quarta
Extra La locanda delle chiacchiere
«Il viaggio s’arresta in una locanda: scoppietta la fiamma, una musica dice il suo tono, il bisbiglio di voci vi domina legando i tavoli ai tavoli, gli uomini agli uomini. È qui che i racconti s’incontrano».
Percoto Introspettiva
Ministorie adolescenziali e non solo: introspettive, noir e surrealiste.
Ambientate nel cortile della Percoto e non solo e con i soliti protagonisti: Dario, Ale, Seo, Qualli ed altri...
Cosa facevo in quei momenti? Non me ne andavo a vagare per la città appena svegliatasi con l’alba. Non avrebbe avuto senso. Un amico al quale fare una telefonata rasserenante l’avevo, ma non mi andava di buttarlo giù dal letto. Finivo allora per sedermi puntualmente sui gradini del ponte del Naviglio Grande poco distante da casa mia. Dove vivevo ormai solo, da quando lei se n’era andata. Almeno un paio d’ore osservando la conca – che mi appariva somigliante alla mia vita – fumando una sigaretta via l’altra. L’insonnia mi attanagliava. Le notti bianche.
Danzai
Danzai nelle viscere di un sentimento
all’ombra de’ tuoi occhi.
Poi l’amore s’irradiò in rivoli di tempo.
“Che sia la vita!”, urlava il nostro dio
(o soltanto noi).
Fondamenti del Teatro: Brook e un ricordo di Grotowski
Written by Il PickwickAvanza zoppicando, un susseguirsi di smorfie gli altera l’improbabile sorriso nel vedermi apparire. Si tocca le costole, ce ne sarà forse qualcuna incrinata? Non gliene frega un cazzo di farsi vedere dal medico. Ne sono sicuro. Lui è fatto così.
– Ma che ti è successo, Lorenzo? – dico.
– Sono caduto in bagno. Scivolato su del sapone. A te Enrico... mai? Eh sì, il tuo autocontrollo non ammette distrazioni, e ‘ste cose non ti possono capitare.
– Ma davvero?
Sapevo già tutto, mi aveva telefonato sua moglie Vanda subito dopo la caduta per chiedermi di andarlo a trovare e convincerlo a rinunciare, in tali condizioni, a quel suo progetto a dir poco estroso. Se non in qualche maniera rischioso.
Non c’è nessun traguardo da raggiungere per chi studia filosofia, la laurea è una formalità, la cerimonia un’occasione di festa, ma se credete di festeggiare la fine di un percorso allora vi sbagliate, perché chi studia filosofia sa che il percorso è infinito e il lavoro (quella cosa che nobilita l’uomo, essenziale e vilipeso nei suoi diritti fondamentali) non è lo scopo ultimo di chi studia filosofia.
Percoto Introspettiva
Ministorie adolescenziali e non solo: introspettive, noir e surrealiste.
Ambientate nel cortile della Percoto e non solo e con i soliti protagonisti: Dario, Ale, Seo, Qualli ed altri...
Colloquio di lavoro. Parte Terza
La fuga mancata
La voce trasuda parole d’accento piagato
ma è tiepido il grido del tuo respiro,
le piaghe troppo soffocanti
perché tu abbia il fiato d’urlare.
Morire da te
Fondamenti del Teatro: l'attore. Una pagina di Jouvet
Written by Il PickwickSappiamo che la Commissione Cultura ha licenziato la nuova Legge sullo Spettacolo dal Vivo e sappiamo che, il testo, è appena approdato alla Camera dei Deputati. Sappiamo che la Legge comincia ad essere discussa in questi giorni.
Sprigionava intensi feromoni, vorticosi da fare invidia a un contatore Geiger, percepibili da un sia pur fugace contatto fisico o stimolo olfattivo. Olga Balan, moldava ventiquattrenne, venuta a Milano per cercare lavoro. Capelli biondi tagliati corti gradualmente di traverso, la parte più lunga sulla sinistra. Gli occhi di un blu profondo percorsi da lampi improvvisi. Ragazza slanciata dal fisico perfettamente modellato, morbido allo sguardo.
– Olga, direi che potremmo considerarla una crisi di mezza età. Ora sembra esserne venuta fuori. Sono ormai tre mesi che lei è in analisi da me. Ha collaborato come si deve. Mi faccia sapere più avanti se tutto va bene. Comunque, tenga sempre gli occhi aperti e cerchi di avere più fiducia nella sua forza – chi parla è il dottor Sebastiano Tarenghi, psichiatra.
Non ricordo più il suo nome, sono passati tanti anni da quei giorni lì. A volte ci ripenso, come è successo oggi, e mi sale al viso una smorfia benigna, un ricordo confuso di quegli anni spesi dentro una scuola orribile e meravigliosa.
Filosofia
Parole e frasi sono gli intercalari del silenzio
che smette, ogni tanto,
di pronunciare il vuoto.
Allora qualche indizio di materia
deforma l’aria,
Scrittura e libertà: intervista a Giancarlo Marino
Written by Domenico CarraraGiancarlo Marino è docente di scrittura insieme ad Aldo Putignano per La bottega delle parole della casa editrice Homo Scrivens e autore dei romanzi Ragazzi straordinari ed E pensare che c'entravamo tutti.
Qual è il tuo rapporto con il presente, con l'epoca che stiamo vivendo?
Il mio rapporto col presente, e con il tempo in generale, non è granché. Il più delle volte ho l’impressione di essere avvolto in un’unica bolla atemporale.
- Giancarlo Marino
- intervista
- Ragazzi straordinari
- E pensare che c'entravamo tutti
- Homo Scrivens
- Aldo Putignano
- La bottega delle parole
- Tennessee Williams
- Emilio Salgari
- Alexandre Dumas
- Arthur Conan Doyle
- Jules Verne
- Fëdor Michajlovič Dostoevskij
- David Foster Wallace
- José Saramago
- Roberto Bolaño
- giovani scrittori
- Interviste
- Domenico Carrara
- Il Pickwick
Percoto Introspettiva
Ministorie adolescenziali e non solo: introspettive, noir e surrealiste.
Ambientate nel cortile della Percoto e non solo e con i soliti protagonisti: Dario, Ale, Seo, Qualli ed altri...
Colloquio di lavoro. Parte Seconda
Il tempo si conta da un'olimpiade a un'altra: lo hanno insegnato i nostri antenati ellenici. E un'olimpiade fa, all'incirca in periodo primaverile, al termine degli studi universitari effettuati a Palermo, e in preparazione del ritorno ad Agrigento, prima in solitudine, poi in compagnia di amici artisti, proposi la fondazione di una scuola artistica agrigentina.
il Pickwick
Sostieni