“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Monday, 10 June 2013 19:20

MATTINO IN ROSA 02: Gola pericolosa

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di Attilio Faroppa Audrino


Buona domenica Peggy!

Stamani l’aria è pungentina, ma chissà perché ti è saltato in testa di andare a fare un giro in campagna. Sì, mia cara, proprio quella piatta e noiosa che esecri, con campi piatti e noiosi, paesi piatti e noiosi, per non parlare della gente, che più piatta e noiosa non ne esiste. Però. C’è un però!

Ed è che dal tuo amico Fusto Fusti si mangia divinamente bene. Certo da lui non ci sarà nulla di frugale e nulla di rustico. Unica cosa un po’ colonica: a tavola non mancheranno le oche, quelle belle grasse accomodate al centro fra patate e carciofi, e quelle anche magrette ma sedute intorno fra i finocchi. È tutto uno starnazzare inutile ma tant’è, basta resistere e, al dolce, tutti muti come pesci in attesa del gran finale.

Il padrone di casa chiede sempre il silenzio per mozzare il fiato con il suo ultimo “Trionfo di profiterolles alla scamorza caramellata” o con la sperimentale “Cascata di delizie gelate al mandarinetto e acciughe andaluse”. Al buon Fusto da un paio d’anni gli è ripresa la follia giovanile per la pasticceria con effetti speciali: a suo tempo era perfino stato a Parigi per seguire gli esclusivissimi corsi di Escoffier... beh, non esageriamo, della scuola di Escoffier buonanima. Andiamo, via! Anche se ha l’aria di un centenario, Fusto non lo è affatto. Andrà per gli 89 sì e no, la stessa età di Escoffier quando defunse nel ‘35. Comunque se oggi vai da lui fai attenzione: sta preparando una “Bomba al pastis con ribes ripieni di zabaione e Simmental”... il dramma è che sta andando fuori di testa: la vuol fare esplodere sul tavolo. Tu buttati di sotto, tappati le orecchie e aspetta il botto prima di riemergere. Poi ci sarà da ridere.

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