“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Friday, 28 June 2013 02:00

MATTINO IN ROSA 03: Peggy e il polpo

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di Attilio Faroppa Audrino


Oddio Peggy. Nemmeno l’abate Zanella, pur uso ad accomodarsi davanti alla sua conchiglia fossile, incocciando con quel polpo moscio tipo blob sulla tua augustissima capa, riuscirebbe a mettere giù due righe che non sappiano di aglio e prezzemolo.

Io stesso, che l’abate non farìa, mi sento mancare la consueta tentacolarità con cui tendo a catturare stritolandola nelle mie fantastichevoli spire la tua mente per natura tanto sediziosa; non penso di riuscire, nemmeno discretamente, a paralizzare la tua insondabile materia grigia con le mie ventose pindariche a mezz’asta; temo proprio che il mio inchiostro, ahimè pur sempre rosa (e qui sta il dramma vero, quello della concorrenza invertebrata!), si dilapiderà nell’infinità adriatica senza aver scritto due.. ma che dico!.. una sola parola adeguatamente nerboruta o sciroccata. È tempo che regnino molluschi, dunque?... e dunque, lasciamoli trionfare... mais où sont les oeufs à la neige d’antan?

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