E allora via su di corsa
Bla bla bla bla bla bla
A riempire e ingozzare
Che pare salutare
Almeno solo parlare
Arriva a ciascuno il suo
Nella camera ammobiliata
Di un Arlecchino schizzato
Che nasconde col colore
Quel che manco vede
E si muove e commuove
In un girotondo inutile
Pur di andar lontano
Da sé, dagli altri e
Da quel che chiama mondo
Pur di farlo tornar rotondo
E lì dove si ferma e freme
In quel che chiama cuore
Mondo da ogni dolore
Scevro da ogni confessione
Per ciò che anela e piano perita
Ognuno ha quel che si merita
Tutto è alla portata di tutti
Ma non tutti possono
Pur volendo tutto sentire
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La fucina delle scritture