È nessuna speranza che tu sia dietro la porta,
sperare è attendere
ma come si attende una primavera di sconosciuti fiori?
Saranno bianchi i petali più delicati,
sono bianchi i passi
che scrivo sulla neve
nella tua assenza invernale.
La tua assenza non è niente che tace in questo gennaio.
È senza amore altro che quello che le corrisponderebbe
se nevicasse sempre o chi lo sa
se arrivassi tu per sempre
quando arriva marzo.
È com’è tenera la pioggia
solo su quelle foglie che non sono cadute.
Ecco forse spero
presto si ricongiunga all’inverno,
con la prima corsa di nostro figlio,
la primavera che è dietro di noi.
Fino a che non succederà,
terrò sempre il cuore immerso nella tua assenza
acceso come un lume
perché al tuo passaggio
sia l’amore nel tuo petto, ogni volta
quando ancora non arrivi quel momento,
la compagnia della tua anima.
La tua assenza non è niente che tace,
non è come chiamare qualcuno che non sente
con la voce che non torna.
È quella soglia che si apre con la luce.
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La fucina delle scritture