“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Sunday, 17 February 2019 00:00

Percoto Introspettiva Pt. 22

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Percoto Introspettiva

Ministorie adolescenziali e non solo: introspettive, noir e surrealiste.
Ambientate nel cortile della Percoto e non solo e con i soliti protagonisti: Dario, Ale, Seo, Qualli ed altri...

 

 

Colloquio di lavoro. Parte Quindicesima

 
 
 

Soggetto & Sceneggiatura: Sergio Mastroianni e Alessandro Monaco
Matita, Penna Biro & China: Sergio Mastroianni


https://www.facebook.com/PercotoIntrospettiva


Addentrandosi all’interno del bosco, Dario si ritrova in una radura dove si erge un edificio dallo stile architettonico promiscuo che richiama un residuato scenografico, forse rimediato da qualche set cinematografico. Dentro il caseggiato costruito in legno o altri materiali similari è racchiuso un altro tipo di ambiente completamente differente da quello che ci si aspetta dall’esterno. Un locale fumoso in penombra, arredato in maniera eclettica, con pesanti richiami a un decadente gusto neoclassico. All’interno di questo locale discutibilmente arredato, Dario viene accompagnato da una donna che gentilmente lo introduce verso i tavoli liberi, dove gli altri vicini sono occupati da un discreto numero di coppie appartate e sospettose, forse perchè clandestine. Durante tutta la sequenza echeggiano in sottofondo le note di un pianoforte e gli sguardi delle persone già presenti nel locale non si distolgono minimamente dai loro discorsi all’arrivo del nuovo ospite. Dario, unico single un po’ a disagio, nel mentre riflette su quanto gli sta accadendo e non riesce a trovare nessun filo conduttore che colleghi i vari episodi della sua ultima vicenda: dal sospetto di essere pedinato al soggiorno di un alloggio sfitto che si trasforma in un bosco al cui interno c’è questa costruzione che maschera un locale frequentato da coppie clandestine.

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