Extra La locanda delle chiacchiere
«Il viaggio s’arresta in una locanda: scoppietta la fiamma, una musica dice il suo tono, il bisbiglio di voci vi domina legando i tavoli ai tavoli, gli uomini agli uomini. È qui che i racconti s’incontrano».
“Sono l’uccello di Hermes e per rendermi docile, divoro ogni notte le mie ali!”.
Ripeto oramai questa sentenza di continuo, sorvolando quel cielo rosso appiccato dalla sera.
“Qualcosa non va assolutamente in me...”.
Questa sentenza rimbomba come un’eco tra le cime del Caucaso, prima di arrivare lì, dove giace urlante, il titano perennemente in agonia: Prometeo. Misera creatura, perché hai ardito tanto? Per quale motivo hai donato il fuoco agli uomini? Perché ingannare il padre degli dèi? Il fuoco è da sempre un privilegio degli dèi!
Libertà umana e onniscienza divina in Severino Boezio
Written by Beniamino BiondiAl tema della libertà dell’uomo in attinenza alla prescienza divina Severino Boezio dedica lo svolgimento del quinto ed ultimo libro onde si ripartisce la sua Consolatio Philosophiae. L’opera è composta integralmente in carcere, nei locali pertinenti al battistero della cattedrale di Pavia, ove il filosofo era stato imprigionato per ordine di Teodorico, in attesa di giudizio per avere congiurato contro lo stesso in favore di Giustino, imperatore di Bisanzio.
I
Inventato uno strumento nuovo – che volle chiamare “Lo sguardo di Heimdall” e che, in sostanza, era un cannocchiale – l’astronomo di corte, Snorri Diapason, si diede a studiare i fenomeni celesti. Per osservarli meglio, passava lunghe nottate all’aperto, col risultato che il suo organismo divenne sempre più sensibile al nefasto influsso della Luna; prova ne sia che, dopo cinque mesi trascorsi a tu per tu con le stelle, il bravo scienziato, ogni volta che il satellite riluceva all’apice del proprio fulgore, si trasformava regolarmente in lupo mannaro. Quando invece, a causa di un’eclisse, la Luna si tingeva d’un rosso tenebroso e torbido (molto simile, probabilmente, a quello del sangue rancido che circola nelle vene putrescenti di Hel, padrona degli inferi), Snorri assumeva subito sembianze di vampiro – mentre i canini, ovviamente, cominciavano a debordargli dalle labbra.
Il coronavirus è una tragedia che ha colpito l’umanità. Non si tratta di un “frammento” di degenerazione biologica, senza conseguente crisi della sanità, della società e della politica, come certe menti superficiali, se non peggio, possono pensare.
Il nostro Paese sta soffrendo l’evento in modo impressionante. E qui a Milano, dove vivo, la città è alterata dalla paura e dal dolore.
I
Me lo ricordo: era il decimo turno del campionato femminile e l’arbitro era venduto di sicuro. Figurarsi che ci annullò per fuorigioco un gol siglato su rigore. Beh, che devo dire? Come presidente della Pol. Dil. Cisternino, io certe cose non riesco a sopportarle; così nell’intervallo abbandonai le gradinate, per recarmi a protestare. Ma quando giunsi dinanzi allo spogliatoio riservato al direttore di gara, sentii provenire dall’interno una voce strana: non esito a definirla “impomatata”, tant’era declamatoria e goffamente impostata.
L’orizzonte brucia e di lì un astro nascente sbircia sulla Terra, ma niente! Della cara e vecchia Luna non vi è traccia. Ogni dì il Sole va cercando l’amante perduta, colei che da tempi remoti insegue, la Luna, affinché il giorno si ricongiunga con la notte.
Dopo un ricovero alquanto lungo nel reparto “Oftalmologia” dell’ospedale, l’artista fallito, affetto da un’esistenza d’insuccessi continui, si trova adesso in una clinica per i disagi mentali; infatti nello studio della psicologa assegnatagli, eccolo seduto a raccontare, per filo e per segno, le dinamiche della rovina.
Non potendo sopportare un mondo, divenuto da tempo il regno dell’odio, i baci e gli abbracci preferirono partire per rifugiarsi in Paradiso: ecco perché dismisero con sollievo sia noi e i nostri corpi (intenti a delitti recidivi, fra cui gli stupri assassini), sia le nostre labbra (suggelli continui di patti aberranti, ad esempio mafiosi) abbandonandoci al destino che purtroppo ci attendeva.
Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d’obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.
(Fabrizio De André)
Sigmund Freud pubblica nel 1929 la prima parte del Disagio nella civiltà, lo ultimerà nel 1930. A differenza degli altri scritti freudiani, questo libro ha una natura più sociale, tende a portare le scoperte scientifiche nel mondo e a spiegare attraverso esse l’infelicità dell’uomo, il suo disagio, la nascita della civiltà come processo psicologico che porta inevitabilmente al progresso, ma sacrifica l’uomo e lo condanna alla nevrosi.
- La cultura non è potere
- Il disagio nella civiltà
- Sigmund Freud
- Herbert Marcuse
- Eros e civiltà
- Hannah Arendt
- Sulla rivoluzione
- cultura e potere
- Disagio nella civiltà
- Al di là del principio di piacere
- libido
- Super Io
- Eros e Thanatos
- Ananke
- repressione addizionale
- principio di prestazione
- Enrico Ganni
- Lorenzo Bassi
- Maria Magrini
- filosofia
- saggistica
- Psicologia
- Espressioni
- Denise Cuomo
- Il Pickwick
Questa la domanda che ha scatenato una spesa di 2.700.000.000 di dollari e un viaggio di 471 milioni di chilometri verso un pianeta che – la maggior parte di voi già ne è al corrente – è stato creato solo per poterne far derivare la parola “marziani”, la quale dovette apparire a Dio ricca di mistero e fonte di ispirazione per i numerosi racconti che la razza umana avrebbe scritto. Ora che la missione ha raggiunto il suo obiettivo, sappiamo per cosa vengono adoperati i soldi che l’amministrazione USA decide di non usare per riparare le fratture degli americani che si fanno male e prestare le cure anticancro a quelli che stanno morendo.
Tu sei il tipo di persona che non si mette alle spalle i giorni vissuti.
Ami conservare gelosamente i ricordi dei momenti che hanno segnato, nella gioia e nel dolore, il tuo essere. Milano, fondata nel VI secolo a.C., con la sua storia e i sentimenti metropolitani che affiorano con chiarezza nei tuoi pensieri, è il quadro nel quale trovi te stesso.
- Cosa resta del passato
- racconto
- vita familiare
- Piazzale Loreto
- Ferruccio Parri
- Benito Mussolini
- Claretta Petacci
- Milano
- Liceo Tecnico Pietro Verri
- Gerry Mulligan
- Chet Baker
- Ernest Hemingway
- William Faulkner
- John Dos Passos
- Umberto Veronesi
- narrativa contemporanea
- La Fucina delle Scritture
- Enrico Brega
- Il Pickwick
Dal turno di notte, Ribolatti rincasò più stravolto del solito. La continua lotta in corsia gli aveva spezzato i nervi, negli ultimi quattro mesi, e la sua mente stava cedendo, con violenta facilità, alla fatica, alla paura... al dolore. In genere l’unico sollievo, quando finalmente poteva rientrare dall’ospedale, era camminare trafelato su e giù nel salone.