“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Simona Perrella - Michele Di Donato

L'animale da palcoscenico, questo sconosciuto

Che cos’è l’attore? Grumo di carne e sangue, insieme di muscoli che si contraggono, vene che compulsano, umori secreti e carni offerte in dono sacrificale; un attore è il suo corpo, il suo sudore, la sua saliva, le sue deiezioni, è un olocausto di carne viva che ogni sera, ad ogni replica, consuma se stesso in un rituale pagano, il pubblico l’officiante di questa eterna ordalia, egli – l’attore – agnello sacrificale sull’altare dell’istinto, del bisogno e della vanità.

il Pickwick

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