Arte L'officina delle arti
«…E, rimasto solo nell’officina, m’accorsi che quelle forme e figure di marmi o colori presero a fissarmi. Me ne impressionai, al punto da darmi quasi alla fuga. Poi, nel silenzio, compresi che chiedevano soltanto di essere raccontate».
Diffusisi a partire dagli anni Settanta del Novecento, i graffiti urbani possono essere visti come una forma di espressione, una pretesa dei giovani, soprattutto delle periferie, di lasciare una traccia di esistenza capace di infrangere il monopolio del potere urbano. In questa direzione si muove il nuovo saggio curato da Alessandro Dal Lago e Serena Giordano, Sporcare i muri. Graffiti, decoro, proprietà privata (DeriveApprodi, 2018) ove si legge nell’azione di writer e street artist un tentativo di infrazione del monopolio dell’immagine a cui aspirano i poteri esistenti.
- Sporcare i muri
- Graffiti, decoro, proprietà privata
- Alessandro Dal Lago
- Serena Giordano
- writer
- street artist
- street art
- Graffiti Arte e ordine pubblico
- decoro urbano
- airone
- Breezy G
- Mork
- Panama
- TUFF
- Soviet_Volkswriterz
- Blu
- Bue 2530
- Collettivo FX
- Ex Voto
- Groove
- Guerrilla Spam
- Hogre
- Incursioni Decorative
- Lina
- Nemo's
- Tiler
- Marcello Faletra
- Monia Cappuccini
- Raffaella Ganci
- Mattia Tombolini
- tag
- throw up
- bombing
- conservazione della proprietà
- individualismo possessivo
- Max Weber
- eterno ieri
- DeriveApprodi
- saggistica
- arte di strada
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Il Dalí di questa mostra è il Dalí multisfaccettato che lo stesso proprietario di questo nome (e marchio) ha sempre propinato al pubblico, sfuggendo con intelligenza, perseveranza e lungimiranza ad una precisa catalogazione del proprio operato e ad un’univoca etichetta per la propria personalità.
- io Dalí
- Un grande viaggio nella mente di uno dei più grandi artisti del XX secolo
- Laura Bartolomé
- Lucia Moni
- Fundación Gala salvador Dalí
- Francesca Villanti
- COR
- Creare Organizzare Realizzare
- Salvador Dalì
- Montse Aguer
- Rosa Maria Maurell
- Autoritratto con il collo di Raffaello
- Dalí nel suo studio di Portlligat davati a Figura rinocerontica dell'Ilissos di Fidia
- Francesc Català Roca
- PAN
- PAN Palazzo delle Arti Napoli
- arte del 900
- Arte contemporanea
- Roberta Andolfo
- Il Pickwick
I napoletani a Parigi negli anni dell’Impressionismo
Written by Roberta AndolfoÈ sempre interessante approfondire il rapporto fra l’arte napoletana e quella francese a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento. È interessante, specificamente, anche nella misura in cui l’arte italiana ha saputo dare non soltanto un contributo concreto alla nascita ed allo sviluppo della pittura e della scultura moderna in Europa già da prima della metà del diciannovesimo secolo, con un verismo ed una visione plastica e luministica propria e perspicace che restituiva l’attualità spiccando il volo da sicure ed insostituibili fondamenta, ma nel modo in cui ha saputo continuare ad elargire un apporto costante e differente attraverso il fermento creativo degli studi e degli esperimenti en plein air partenopei, viaggiando nel pre e nel pieno impressionismo, partecipando con una voce affine ma distinta, di forte identità, a quel nuovo sguardo sul mondo che di sicuro avevano vividamente coadiuvato.
- Da De Nittis a Gemito
- I Napoletani a Parigi negli anni dell'Impressionismo
- Luisa Martorelli
- Fernando Mazzocca
- Palazzo Zevallos
- Gallerie d'Italia
- Vincenzo Gemito
- Giuseppe Palizzi
- Antonio Mancini
- Pescatoriello
- La raccolta delle zucche
- La corsa di Auteil
- Édouard Manet
- Reale Accademia delle Belle Arti di Napoli
- Pittura
- impressionismo
- arte
- mostre d'Arte
- recensione
- napoli
- Parigi
- Roberta Andolfo
- Il Pickwick
Sulla pinna della balena franca australe scorre quella luce opaca che si stempera nell’ombra, fa ritorno all’occhio e si rimpasta in una composizione resa possibile da un sguardo affascinato, e da un obbiettivo fotografico che per osmosi diviene capiente e saggio. Il lunghissimo viaggio di Sebastião Salgado intorno al mondo, durato otto anni, ha lo scopo di rendere onore al pianeta, intendendo per pianeta tutti coloro che vivono, dalla Durvillea Antarctica, pianta acquatica nell’arcipelago delle Falkland, all’isolotto a forma di fungo coronato dal baobab, dalla presenza meravigliosa dei “perfomers” delle tribù della Papua Nuova Guinea, segnata da una resa luministica che è contemporanea e ad un tempo antica, allo stuolo di pinguini illusoriamente sormontati da un soffitto di pietra scura, in realtà avvallamento della terra che corre in scorcio verso un lontano orizzonte in Antartide, o ancora dalle ospitali capanne in legno dei Korowai dell’Indonesia, costruite sugli alberi, ad altezze che talvolta superano i venti metri, alle valli immense e più profonde di quanto il nostro occhio possa arrivare a misurare con precisione.
La storia dell'arte giapponese comparata di Tanaka
Written by Gioacchino ToniGrazie a Mimesis edizioni è stata recentemente pubblicata la traduzione in italiano di un importante saggio di Hidemichi Tanaka, uscito in Giappone nel 1995 e tradotto in lingua inglese nel 2008: Storia dell'arte giapponese. Genealogia dei capolavori in una prospettiva comparata.
La peculiarità di questa storia dell'arte giapponese ha sicuramente a che fare col fatto che Hidemichi Tanaka figuri tra i massimi esperti giapponesi di Storia dell’arte occidentale. A differenza di diversi suoi conterranei che tendenzialmente affrontano l'arte nipponica con l'esplicita intenzione di palesare ad ogni passo le prerogative che la rendono irrimediabilmente altro rispetto all'arte occidentale, Tanaka esplora le principali tappe che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’arte giapponese ricorrendo alle categorie storico-artistiche occidentali elaborate negli ultimi secoli, con particolare riguardo alla classificazione dei principi pittorici che influenzarono lo sviluppo dell'analisi formale nella storia dell'arte occidentale elaborata da Heinrich Wölfflin a cavallo tra Otto e Novecento.
- Hidemichi Tanaka
- Storia dell'arte giapponese
- Genealogia dei capolavori in una prospettiva comparata
- periodo Asuka
- periodo Nara
- periodo Heian
- periodo Kakamura
- Momoyama
- giapponesismo
- periodo Edo
- Restaurazione Meiji
- Rinascimento italiano
- Ernest Francisco Fenollosa
- Università di Tokyo
- La verità sull'arte
- Iseki Masaaki
- Pittura giapponese dal 1800 al 2000
- Movimento per la rinascita della pittura giapponese
- impressionimo
- Édouard Manet
- Emile Zola
- Olympia
- Kakemono
- Il pifferaio
- Heinrich Wölfflin
- Mimesis edizioni
- arte
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
“Proiezoni (oltre il tempo)”: Candeloro al MANN
Written by Roberta AndolfoNon ci sono strati di esistenza da nascondere dietro ad altri, e nemmeno piani di materia e luce di diversa dignità rispetto a quelli apparenti. In questi intagli di plexiglass l’artista suole scavare, definire un possibile attraversamento di tali diverse stratificazioni, e più fortemente la loro convivenza, rendendola chiaramente visibile, semplificandola a livello formale come si farebbe con una sezione abitativa, utilizzando lo skyline di città molto diverse fra loro, per tracciare le linee sovrapponibili della realtà, in direzione di una riflessione che sulle fattezze del moderno ricostruisce l’immagine mentale di ciò che compone il reale, analitica ma idealizzata, perché priva della consapevolezza di tutti i dettagli ed i dati universali, inconoscibili nella loro interezza e nel loro vero aspetto.
- Francesco Candeloro
- Proiezioni (Oltre il tempo)
- installazione artistica
- ercole farnese
- Città delle Città
- Alterni Passaggi
- Passaggi Alterni
- Toro Farnese
- Skyline
- plexiglass
- Valentina Rippa
- Tommaso Trini
- Marsilio Editore
- Pompei@Madre
- MANN
- Museo Archeologico Nazionale Napoli
- Arte contemporanea
- arte
- Roberta Andolfo
- Il Pickwick
Bernini multimediale e montaggio ejzenštejniano
Written by Gioacchino ToniScultore, architetto, pittore, scenografo e drammaturgo, Gian Lorenzo Bernini ha orientato la ricerca espressiva verso l'unificazione delle diverse arti in nome di un unico grande programma retorico. L’opera berniniana palesa l'ambizione a espandere gli aspetti naturali in portati immaginari ed è soprattutto nell’intervento architettonico che, avvalendosi di una prospettiva sviluppata in chiave illusionistica, intersecandosi con le altre arti, riesce a collegare lo spazio fisico a quello fantastico, prolungando la fruizione nella compartecipazione, il vero nel verosimile, il reale nel vagheggiato, giocando sull’espansione e la dilatazione formale, su di una dialettica di pieni e di vuoti condotta sotto il segno dell’apertura atmosferica e luminosa.
- Voli d'amore
- Architettura, pittura e scultura nel
- Gian Lorenzo Bernini
- bel composto
- Sergej Michajlovič Ėjzenštejn
- Controriforma
- Giovanni Careri
- intermedialità
- montaggio intermediale
- Cappella Fonseca
- Cappella Albertoni
- Sant'Andrea al Quirinale
- Filippo Baldinucci
- Hubert Damisch
- montaggio delle attrazioni
- San Lorenzo in Lucina
- San Francesco a Ripa
- architettura
- scultura
- contemplazione
- macchine dell'emozione
- Sebastiano Serlio
- montaggio
- arte
- cinema
- Mimesis edizioni
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Si dice che il tempo guarisca le ferite, ma ci sono ferite che il tempo non rimargina, forse proprio perché hanno a che fare con il tempo, quello che è passato, il nostro passato, la storia.
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) si sta aprendo ad una presenza tentacolare sul territorio, integrando gli aspetti della fruizione e della tutela con la comunicazione con le altre forze intellettualmente produttive. Il 14 e 15 novembre ha ospitato un seminario internazionale di studi, durato due giorni, organizzato insieme all’Università degli Studi di Napoli Federico II e accreditato dall’Ordine degli avvocati di Napoli, dedicato al traffico illecito e alla distruzione dei beni culturali: Archeologia ferita. Lotta al traffico illecito e alla distruzione dei beni culturali.
- Archeologia ferita
- Lotta al traffico illecito e alla distruzione dei beni culturali
- MANN
- Museao Archeologico Nazionale Napoli
- Person of the year
- Giancarlo Garna
- siria
- Iraq
- Osservatorio internazionale archeomafie
- patrimonio archeologico
- tombaroli
- La storia siamo noi
- Francesco De Gregori
- scavo stratigrafico
- beni culturali
- Paolo Giulierini
- Luigia Melillo
- Daniela Savy
- Valeria Sampaolo
- Paola Rubino de Ritis
- Luca Luparia
- Sala della Meridiana
- arte
- Caterina Serena Martucci
- Il Pickwick
In mostra allo GNAM: Palma Bucarelli e Renato Guttuso
Written by Roberta AndolfoIntensissima l’attività che Palma Bucarelli ha perpetrato per tutta la sua vita, e significativo il suo lascito professionale e morale, di cui la collezione privata riflette appieno il senso e l’importanza. Lo sviluppo delle decine di opere in mostra, a cura di Marcella Cossu, esemplifica la lungimiranza e la profonda indagine teorica della storica direttrice del museo dal 1941 al 1975, nonché la sua autentica ammirazione per le più innovative ed acute ricerche artistiche.
- Palma Bucarelli
- Renato Guttuso
- GNAM
- Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
- Sala Aldrovandi
- Marcella Cossu
- Barbara Tomassi
- Castel Sant'Angelo
- Palazzo Farnese
- Carla Accardi
- frammenti
- Piero Dorazio
- Pietro Consagra
- Giulio Turcato
- Emilio Cecchi
- Renato Marino Mazzacurati
- Alberto Savinio
- Antoni Tàpies
- Hans Hartung
- Jean Fautrier
- Christo
- Ponte Sant'Angelo Wrapped
- Giorgio Morandi
- Vassilij Kandinskij
- Emilio Vedova
- Giuseppe Capogrossi
- L'approdo
- Indro Montanelli
- La fucilazione in campagna
- Bozzetto per la Vucciria
- Il muro di Erice
- Ritratto della madre
- Ragazze a Palermo
- La fuga dall'Etna
- Arte moderna
- Arte contemporanea
- Roberta Andolfo
- Il Pickwick
All’interno della raccolta di scritti Sul guardare (Il Saggiatore, 2017) di John Berger, in un pezzo intitolato Usi della fotografia, scritto nel 1978, l’autore riprende e sviluppa alcune riflessioni espresse da Susan Sontag nel suo Sulla fotografia. Realtà e immagini nella nostra società (Einaudi, 1978), testo imprescindibile, quest'ultimo, per chiunque voglia approfondire il rapporto tra fotografia e società.
Sebbene gli scritti dei due siano stati stesi sul finire degli anni Settanta, alcune riflessioni in essi contenute risultano ancora utili per ragionare sulla società ipertrofica contemporanea nonostante nel frattempo siano subentrati importanti cambiamenti sia sociali che nella pratica fotografica e non tanto per il passaggio dall'analogico al digitale, quanto piuttosto per la condivisibilità delle immagini resa possibile dalle apparecchiature e dal web.
I dodici anni del MADRE e la sua prima guida [breve]
Written by Roberta AndolfoLa scorsa settimana il MADRE, nelle persone di Olga Scotto di Vettimo (curatrice del volume), Maria Sapio, caporedattrice di arte’m, il duo artistico Bianco-Valente ed il direttore del museo Andrea Viliani, ha presentato madre. museo d’arte contemporanea donnaregina, la cui intestazione recita: guida [breve]. Le parentesi quadre a voler sottolineare quanto l’aggettivo breve sia relativo, seppur al contempo appropriato, trattandosi di un volume sintetico ma esaustivo, e soprattutto, come sottolineato dai relatori, finalizzato ad una divulgazione che sia il più ampia e democratica possibile, coadiuvata dunque dal prezzo molto ridotto e dal formato tascabile.
- Museo MADRE
- Guida [breve]
- Andrea Viliani
- Olga Scotto di Vettimo
- Maria Sapio
- arte'm
- Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina
- Pino Valente
- Giovanna Bianco
- Arte contemporanea
- Daniel Buren
- Massimo Osanna
- Parco Archeologico di Pompei
- Pompei@Madre
- il mare non bagna napoli
- Per_formare
- Perla Pollina
- Roberto Cuoghi
- Wade Guyton
- Stephen Prina
- Jan Fabre
- L'uomo che misura le nuvole
- Mimmo Jodice
- Lucio Amelio
- Ettore Spalletti
- Fausto Melotti
- Mario Persico
- arte
- Roberta Andolfo
- Il Pickwick
L'editore Meltemi ha dato alle stampe nel corso del 2017 a una nuova edizione del libro Definizione zero. Origini della videoarte fra politica e comunicazione di Simonetta Fadda, pubblicato per la prima volta nel 1999. Il saggio propone una dettagliata ricostruzione delle origini del video nei suoi utilizzi artistici e politici, soprattutto nell'ambito della controinformazione, dunque, come sottolinea Bruno Di Marino nella Prefazione stesa per questa nuova uscita, nei suoi usi "fuori dal sistema".
- Definizione zero
- Origini della videoarte fra politica e comunicazione
- video di movimento
- video underground
- video militante
- installazioni a circuito chiuso
- videoscultura
- Luciano Giaccari
- body art
- Fluxus
- Alberto Grifi
- collettivo Videobase
- Laboratorio di Comunicazione Militante
- femminismo
- Simonetta Fadda
- videoarte
- Gottin Kôrpertemple
- Friederike Pezold
- Vito Acconci
- Bruno Di Marino
- Meltemi Editore
- Arte contemporanea
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
"The Shower": Tadashi Kawamata a Made in Cloister
Written by Roberta AndolfoÈ possibile immaginare un campo di energia, un turbinio invisibile che ci avvolga come un fluido, che si avverta nell’aria pur senza poterlo toccare. The Shower è una cascata materica che scorre intorno a noi, che si salda al pavimento del chiostro di Santa Caterina a Formiello pur restando in sospensione all’interno dello stesso. È un gentile uragano di oggetti tangibili eppure senza peso, che aleggiano ad alcuni metri di distanza intorno a noi, ed insieme sulle nostre teste, attraverso una morbida tensione che traduce la rete di quattromila cassette di legno, gli usuali contenitori del mercato ortofrutticolo, in una visionaria e malleabile capanna, bloccata nell’istante del perfetto movimento.
Ben lontano dalle teorie dell'arte che insistono col differenziarla nettamente dalle altre pratiche umane, Georg W. Bertam, docente presso l'Institut für Philosophie Department della Freie Universität Berlin, ritiene invece che essa sia una componente essenziale della prassi umana, dunque debba essere collocata in continuità con le altre pratiche umane ed è soltanto in riferimento ad esse che può acquisire la sua specificità. A tale impostazione estetica lo studioso ha dedicato il saggio L'arte come prassi umana (Raffaello Cortina Editore, 2017).
- Georg W Bertam
- L'arte come prassi umana
- saggistica
- estetica
- Federico Vercellone
- Freie Universität Berlin
- senso dell'arte
- Christoph Menke
- Arthur Danto
- Immanuel Kant
- Georg Wilhelm Friedrich Hegel
- Critica del Giudizio
- Lezioni di Estetica
- Arthur Schopenhauer
- Friedrich Nietzsche
- Paul Cézanne
- Marcel Proust
- Alla ricerca del tempo perduto
- Martin Heidegger
- Raffaello Cortina Editore
- arte
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick
Il volume Andy Warhol's Tv. Dall’arte alla televisione (2017), scritto da Anna Luigia De Simone per l'editore Mimesis, non è da intendere semplicemente come un libro sui lavori televisivi dell'icona internazionale della pop art, cosa che sarebbe già di per sé meritoria in quanto si tratta di un ambito scarsamente indagato. La studiosa mira più in alto, intendendo, piuttosto, evidenziare come l'intera opera warholiana si possa mettere in relazione con le sue produzioni televisive; la tv, per certi versi, è sempre stata parte, e non poteva che risultare l'inevitabile punto di approdo, del lavoro dell'artista.
Tutta l'opera di Warhol sembra rimarcare l'inesistenza del reale o, almeno, come esso divenga indistinguibile dalle immagini che nel duplicarlo finiscono per decretarne la scomparsa.
- Andy Warhol's Tv Dall'arte alla televisione
- Anna Luigia De Simone
- Andy Warhol
- Arte e Tv
- pop art
- iperimmagine
- Vincenzo Trione
- zapping
- Jean Baudrillard
- Il delitto perfetto La televisione ha ucciso la realtà?
- medializzazione
- silk screens
- A A Novel
- TV $199
- Andy Warhol Fifteen Nnutes
- derealizzazione
- fantasmatizzazione
- Mimesis edizioni
- Gioacchino Toni
- Il Pickwick