Lo spettacolo s’intitola 6000 miles away ed è ideato dalla stessa Guillem con coreografie di Mats Ek, Jirí Kylián e William Forsythe, e prodotto dal teatro Sadler’s Wells di Londra.
La sala Santa Cecilia dell’Auditorium è enorme e permette una completa visione del palcoscenico da qualsiasi posizione, in modo da dare un profondo e forte senso dello spazio agli spettatori.
Lo spettacolo è un viaggio tra corpi che si muovono leggiadri al suono della musica che alimenta ed accompagna il loro movimento. Sylvie Guillem, ideatrice dello spettacolo, non è la sola interprete.
Il primo pezzo è un passo a due tratto dall’opera di Jiří Kylián 27´ 52˝ ed eseguito da Nataša Novotná e Václav Kuneš. I corpi dei due danzatori si muovono come se fossero nell’acqua, morbidi e leggeri, quasi scultorei. Le loro schiene nude entrano in contatto delicatamente nella dinamica del movimento senza alcun minimo sforzo. I due si fanno interpreti di una delicata e fragile storia d’amore. Nella seconda fase, invece, un nuovo passo a due comunica al pubblico un’energia più decisa, quasi metallica, guidata dal suono delle note musicali di David Morrow. In scena sono Sylvie Guillem e Massimo Murru, primo ballerino étoile del Corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano. I due si sfiorano in una sorta di attrazione/repulsione, come guidati dalla ricerca di un contatto fisico e dal conseguente allontanamento per risanare una propria individualità. Una storia d’amore di tutt’altra specie.
La fisicità della Guillem è accattivante, mentre marca senza sbavature il suono della musica, lei, impeccabile esecutrice delle difficili coreografie di William Forsythe. I giochi di luce e le alternanze luci/buio lasciano sempre viva l’attenzione del pubblico.
La terza ed ultima parte è un assolo della Guillem, coreografato da Mats Ek. La danzatrice interagisce con l’immagine di sé proiettata in un video e gioca con essa mantenendosi sulla linea di confine tra illusione e realtà. Nell’estrema pulizia del movimento fisico si riconosce una forte ironia, quasi un volersi prendere in giro. La Guillem mette in mostra una natura quasi fanciullesca che la rende dolce ed incontaminata. Le note di Beethoven accarezzano il suo corpo, che nella semplicità e pulizia del movimento rivela un’espressività totale ed integrale.
Grazie, infatti, soprattutto, a Mats Ek e Robert Maliphant, la più giovane étoile dell’Opera di Parigi è riuscita a rivelare la sua intensa attitudine per la danza contemporanea, attraverso assoli e duetti coreografati apposta per lei.
Certamente la danza contemporanea oggi ha bisogno di una continua ricerca ed evoluzione che spingano verso un’intensa sperimentazione di nuove forme di movimento, verso una strada originale di creazione drammaturgica, verso una contaminazione con linguaggi artistici altri, ma la precisione e la verità del movimento e del corpo di Sylvie Guillem non possono smettere di incantare.
La danzatrice francese, nell’unico giorno di spettacolo, ha riempito tutta la sala romana e gli applausi finali da parte del pubblico sono stati davvero emozionati e soprattutto sembravano non volersi più fermare.
Oggi (lunedì 4 Febbraio) alle ore 19 al Teatro Studio dell’Auditorium, Sylvie Guillem con Leonetta Bentivoglio incontreranno il pubblico.
Il Festival Equilibrio continuerà con altri nomi importanti della danza contemporanea come Sidi Larbi Cherkaoui, Wim Vandekeybus, i Peeping Tom. Consiglio vivamente a chi ha interesse per la danza di approfittare di questa opportunità per vedere spettacoli di qualità in Italia. http://www.auditorium.com/eventi/danza
Festival Equilibrio
6000 miles away
27´52˝
coreografia Jiří Kylián
musica Dirk P. Haubrich
con Nataša Novotná e Václav Kuneš
e la partecipazione di Emiliano Perazzini
Rearray
coreografia William Forsythe
musica David Morrow
con Sylvie Guillem e Massimo Murru
Bye
coreografia Mats Ek
musica Ludwig van Beethoven
registrazione eseguita da Ivo Pogorelich
con Sylvie Guillem
co-prodotto da Dansens Hus Stockholm
produzione Sadler’s Wells London/Sylvie Guillem
co-produzione Les Nuits de Fourvière/Département du Rhône, Athens Festival, Esplanade Theatres on the Bay
Roma, Auditorium Parco della Musica, 3 febbraio 2013
in scena il 3 febbraio 2013 (data unica)