“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Saturday, 26 August 2017 00:00

Lo spettatore che racconta

Written by  Redazione

UN PROGETTO PER IL FESTIVAL A CURA DE: IL PICKWICK CON ALESSANDRO TOPPI
DAL 3 AL 9 SETTEMBRE
LO SPETTATORE CHE RACCONTA

GRATUITO FINO A UN MASSIMO DI 15 ISCRITTI

 



Un Festival non è solo un insieme di spettacoli, la vetrina di un’offerta culturale episodica, un evento destinato a non incidere sul contesto: il Festival è un progetto che si prende cura della vocazione identitaria di un territorio traducendola in un’esperienza. L’esperienza del Festival muta così il dove in cui esso avviene: ne modifica l’organizzazione spaziale, ne cambia il fluire quotidiano del tempo, coniuga diversamente la funzione di uno scorcio, un monumento, quella strada, questa piazza. Consente, della città, una visione extra-ordinaria; permette ai cittadini la variazione bioritmica della propria presenza e li spinge ad osservare, frequentare e vivere i propri luoghi consueti in maniera inconsueta.


Per questo scopo de Lo spettatore che racconta non è la formazione di una classe di nuovi critici che produca la narrazione professionale del “Festival Castel dei Mondi”; il fine è invece articolare ulteriormente l’esperienza del Festival stesso consentendo a un gruppo di cittadini/spettatori speciali (eterogenei per età, ceto sociale, scolarizzazione, provenienza urbana, livello di teatralizzazione già in essere) di ritrovarsi quotidianamente a discutere, intessendo relazioni e riflessioni da tramutare in scrittura perché – questa scrittura, ad un tempo individuale e collettiva – sia testimonianza di come la città ed alcuni dei suoi abitanti stiano percependo, traversando, vivendo il “Festival Castel dei Mondi”: i suoi luoghi, i suoi spettacoli, le sue visioni.
Si tratta, così, di far raccontare il Festival da chi ne è il vero beneficiario: gli andriesi.

La scrittura – meglio: le scritture – comporranno un blog quotidiano, così diventando l’altro punto di vista su quel che sta accadendo ad Andria. Toppi Alessandro (Napoli; 1976)

Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Napoli (tessera n. 148401). Membro dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro (ANCT) e dell’Associazione Internazionale Critici di Teatro (AICT). Direttore Responsabile de Il Pickwick, redattore di Hystrio e di Teatri della Diversità. Giurato del Premio ANCT, del Premio Hystrio, del Premio Hystrio-Alla Vocazione (dedicato agli attori under 30).

Ultime pubbicazioni: A Lamezia, ovunque, in teatro (prefazione a Patres, Saverio Tavano, La Mongolfiera Editore, 2015); Ragionando su Shakespeare, cercando Samuel Beckett (post fazione a Preamleto, Michele Santeramo, Nardini Editore, 2016).

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