“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Friday, 19 May 2017 00:00

Giorgio Strehler su Marcello Moretti

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“L'attore, ad un certo punto, per il pubblico e i teatranti si identificava con la sua maschera. Per Marcello era quasi una condanna. Ricordo la sua tristezza, talvolta, dopo un travolgente successo. Diceva: 'E quando sarò vecchio e non potrò più fare l'Arlecchino?'. Non c'era in questa domanda soltanto la semplice paura del'attore che invecchia e che deve lasciare il suo ruolo. C'era lo smarrimento del vero attore davanti a tutti i personaggi che non aveva e non avrebbe mai potuto fare”

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