"Il critico vive di seconda mano. Egli scrive su qualcosa. La poesia, il romanzo o il dramma bisogna darglieli; la critica esiste in virtù del genio altrui".
“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”
Mario Luzi |