“Ora la critica, ciò che comunemente s'intende con questo termine, è quasi sempre dentro l'alta velocità e l'alta velocità condanna alla superficie. Bella anche la superficie, certo, ma lì la critica non sembra più necessaria all'opera: può invece servire il mercato. L'alta velocità costringe il critico a un'intelligenza rapida, astuta, competitiva e nevrotica, cioè a quella intelligenza fondamentale oggi nella costruzione di qualunque Potere, ma così lontana dalla comprensione vera”.
“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”
Mario Luzi |