"Napoli è una città dove la solitudine ha qualcosa di corposo, di solido, di materiale. È una solitudine pesante, non lieve ma greve, non trasparente ma opaca, non silente ma rumorosa. È una solitudine senza poesia, senza nulla di allusivo, di pacato, di raccolto".
“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”
Mario Luzi |