Il Pickwick
Vladimir Nabokov
“Erano uomini che potevano sognare, non governare, che rovinavano la propria vita e quella degli altri, erano isterici, dissennati, deboli, futili, isterici, buttavano via occasioni, evitavano di agire, che passavano notti insonni che a progettare mondi che non avrebbero mai costruito; ma, dice Čechov, felice il paese che può produrre questo tipo di uomo”
Paolo Nori
“E ti viene in mente un altro scrittore russo che si chiamava Venedikt Erofeev, e che si domandava se ci sarà, di là, una bilancia, o non ci sarà. Eche secondo lui su quella bilancia, se ci sarà, i sospiri e le lacrime peseranno più del calcolo e della premeditazione. E diceva che là, quelli come lui, poco seri, peseranno di più e vinceranno”
Antonio Delfini
“Uno scrittore è sempre qualcuno, per me, che ha fallito a qualche altra cosa nella vita”
Haruki Murakami
“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato”
Thomas Stearns Eliot
“Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta”.
Luciano Bianciardi
“Uno scrittore dovrebbe vivere in provincia: non solo perché qui è più facile lavorare, perché c'è più calma e più tempo, ma anche perché la provincia è un campo di osservazione di prim'ordine. I fenomeni, sociali, umani e di costume, che altrove sono dispersi, lontani, spesso alterati, indecifrabili, qui li hai sottomano, compatti, vicini, esatti, reali”.
Franco Scaldati
“La bellezza è degli sconfitti. Il futuro non è dei vincitori, è di chi ha la capacità di vivere. E chi ha la capacità di vivere, di essere totalmente se stesso, è inevitabilmente sconfitto. È qui il seme che si crea e si traduce in futuro, vita: una sconfitta di straordinaria bellezza. Le facce degli sconfitti, le loro voci, continuano ad esistere. Sono i vincitori che non esisteranno più. Questo è il grande splendore dell'esistenza”.