Annalisa Davide
Lettera dalla primavera
Lettera dalla primavera
Spero che tu faccia la propria parte
di petalo con il fiore.
Gelido è il fiore
Vento mediterraneo
Sono vento e semi di vite
Che il mare restituisce
Quanto basta a seppellire.
Porta il tuo dolore al di là del fiume
Porta il tuo dolore al di là del fiume
Un doloroso momento
e il suo volto sorge dal vuoto.
Proprio la casa ora è il fronte dove una resistenza è impossibile
Si può solo attaccarsi l’un l’altro con un filo di refe.
L'arrivo dell'estate
Un fiore
Non ho scelto un fiore
da mettere trai tuoi capelli
ma un fiore da coltivare
per l’amore che provo per te.
18 maggio
Ti penso con l’anima assorta nel buio
Mi chiedo se sia il destino
che a volte fa lo scroscio di un pianto
o il cinguettio d’autunno in un bacio.
Amo le foglie
Le nuvole sono sparite dal cuore.
Ora ascolto in pace il discorso intrecciato dei rami.
La casa al porto di scalo
A questa riva
come un naufrago, come un sassolino
freddo e solo tutto
tra milioni di sassolini
irriconoscibili uno ad uno, sono arrivata;
La tua assenza non è niente
La tua assenza non è niente che tace,
non è come chiamare qualcuno che non sente
con la voce che non torna.
È quella soglia che si apre con la luce.
Chiamami con tutto il tuo cuore
Cercami senza sprecare nessuno spazio,
che le nostre mani s’incontrino dove lo spreco finisce.
Come si faceva da bambini
quando il mondo tutto traboccante d’immagini
era presto raggiunto, era da conoscere e animare,
così ora si deve amare.