“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Friday, 23 March 2018 00:00

CReSCo Puglia e Lazio: ascoltateci!

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LA PUGLIA CHE POTREBBE ESSERE

 cosa sta succedendo e cosa non sta accadendo in Puglia:

un racconto del sistema dello spettacolo dal vivo ai tempi del PiiiL

 

La Puglia è una delle Regioni riconosciute tra le più virtuose degli ultimi anni nel campo delle Politiche Culturali.
Il dato appare riconfermato dalle ultime notizie che arrivano dall’Assessorato all’industria turistica e culturale della Regione Puglia, che dichiara un “investimento complessivo nel triennio 2017-2019 che supera i 75 milioni di euro, pari a oltre 25 milioni di euro all’anno”

Il quadro si prospetta dei migliori, e sicuramente poche sono le Regioni italiane che vantano lo stesso investimento in Cultura.
Eppure, nonostante queste premesse, le condizioni in cui versano le imprese dello spettacolo dal vivo destinatarie di parte di queste risorse sono al limite della sopravvivenza.
L’ambiziosa sfida della Regione di impostare la programmazione su base triennale, “al fine  di mettere l’industria culturale e creativa nelle condizioni di poter programmare i propri investimenti e, dunque, lavorare con maggiore tranquillità su un orizzonte pluriennale” si trova a fare i conti con una tempistica fortemente dilatata anche rispetto alle previsioni dell’Amministrazione stessa.


La Regione Puglia lo scorso 20 febbraio ha approvato le graduatorie provvisorie relative agli avvisi pubblici per presentare iniziative progettuali riguardanti le attività culturali e lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche (art. 45 del D.M. 1 luglio 2014) che prevedeva un cofinanziamento minimo delle imprese del 40% (che in molti casi ha virtuosamente toccato il 50%).
In risposta a un bando in scadenza il 31 luglio 2017.
Sette mesi perottenere una graduatoria provvisoria, che – al netto di eventuali ricorsi - diventerà definitiva circa il 20 marzo 2018, dando il via alla rimodulazione dei progetti e successivamente alla firma delle convenzioni e allapossibilità per le imprese di richiedere finalmente un’anticipazione bancaria su un progetto avviatocirca 17 mesi prima. Accade cosi che le imprese, che hanno avviato e sostenuto interamente da gennaio 2017 le attività descritte nel progetto triennale, si trovino nella condizione di non poter assicurare diritti e retribuzioni ai lavoratori per assenza di liquidità e di non poter garantire con continuità i servizi offerti ai cittadini, compromettendo proprio quell’“orizzonte pluriennale” che ha guidato l’investimento triennale della Regione.
In ultimo: l’assenza di liquidità nelle casse delle imprese comporta a lungo andare l’impossibilità di versare regolarmente i contributi. Le conseguenze potrebbero essere paradossali, fino a rendere addirittura impossibile, per le imprese assegnatarie, beneficiare dello stesso finanziamento regionale che finora hanno anticipato e che verrà erogato solo dietro verifica della regolarità del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva).


A mantenere in piedi le imprese dello spettacolo pugliese è la qualità del loro lavoro e la loro capacità di circuitazione che le porta ad investire per la progettazione sul territorio le loro risorse provenienti da attività di tournée extraregionale. A leggere la realtà oggi, più che essere la Regione a sostenere e sviluppare la vita delle imprese pugliesi, accade il contrario. Per quanto ancora sarà possibile? Per quanto ancora sarà normale per i lavoratori dello spettacolo pugliese lavorare per pagare i contributi lasciando accumulare gli stipendi non saldati?  Per quanto ancora le imprese più strutturate potranno mantenere il loro personale e quindi la loro qualità artistica e progettuale? E quando le imprese meno strutturate e le giovani compagnie – che a cascata risentono di questa situazione − troveranno intorno a sé un contesto che ne incentivi la crescita?
Crediamo che il gap creatosi tra gli intenti della Regione e la situazione che si è venuta a determinare per le imprese dello spettacolo dal vivo sia dovuto alle modalità individuate per l’attuazione delle politiche culturali di una Regione viva e composita come la Puglia.


Crediamo che il comparto dei lavoratori dello spettacolo dal vivo vada riconosciuto e normato da una Legge, e che un intero sistema non possa essere assoggettato alla pratica dei bandi.
Crediamo che le potenzialità artistiche degli operatori pugliesi possano esprimere una visione culturale utile alla stesura della Legge, capace di rigenerare i territori.
Crediamo che se c’è una terra in cui è possibile che pubblico e privato lavorino insieme per lo sviluppo di cultura d’impresa, quella è la terra di Puglia.

 

C.Re.S.Co chiede pertanto alla Regione Puglia di


− abbreviare la tempistica utile alla firma della convenzione a fronte dello stato di crisi delle imprese;
− avviare da subito il lavoro per la stesura della nuova legge regionale dello spettacolo dal vivo istituendo un tavolo di concertazione permanente con le parti interessate;
− essere parte dei tavoli di lavoro in continuità con il ruolo nazionale svolto dal coordinamento C.Re.S.Co.




 

 

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO NICOLA ZINGARETTI

 

                                                                                               

Roma, 22 marzo 2018


Gentile Presidente Zingaretti,
congratulazioni per la vittoria che rinnova la Sua presidenza alla Regione Lazio.
Come Lei sa bene, il Lazio è un’area dove hanno sede moltissime organizzazioni culturali e tanti artisti. Il nostro settore Le riconosce la capacità di aver portato a termine una legge sullo spettacolo dal vivo che si aspettava da anni. Quella legge, però, Signor Presidente, non è adeguatamente finanziata, perché, rispetto ad altre regioni, sono pochissime le economie a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo Regionale. Così come non è stato risolto dalla Sua Giunta l'annoso problema del ritardo dei pagamenti: la Regione Lazio deve ancora liquidare al settore buona parte degli investimenti del 2016.
Lei non ignora il valore della cultura e dello spettacolo nella crescita civile della società. Lo dimostrano gli investimenti straordinari della Regione Lazio sul cinema e i risultati economici e culturali a essi conseguenti.
Ci auguriamo che la stessa convinzione con cui ha agito per il cinema durante il Suo primo mandato caratterizzi gli interventi della Sua giunta per lo spettacolo dal vivo in questo secondo quinquennio.
Inoltre, auspichiamo che venga nominato un Assessore alla Cultura forte e competente, che conosca il nostro settore nelle sue articolate e complesse ramificazioni, che sappia valorizzare le potenzialità di un mondo diffuso e stratificato e che sappia mettere a sistema l’enorme proposta culturale che il territorio è in grado di produrre, meglio di come è accaduto negli scorsi anni.
Sarebbe un segnale importantissimo, presidente Zingaretti, se Lei individuasse una persona con queste competenze. Oppure, un segnale ancora più forte sarebbe che Lei stesso mantenesse la delega alla Cultura. Un presidente che dice di volersi occupare di arte, bellezza e cultura, che mette questi obiettivi al centro della sua azione politica, che individua nella cultura e nello spettacolo dal vivo un contesto da cui iniziare a ricostruire sarebbe il miglior segnale di fiducia che si possa dare a noi tanti professionisti del settore che ci aspettiamo da Lei una ripartenza piena di nuova energia.
In bocca al lupo per il lavoro che la attende.

 

Seguono firme:
CReSCo Lazio − Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea
Dominio Pubblico
369 gradi
PAV
Area06 / Short Theatre
20chiavi teatro
Muta Imago
La Bilancia
Triangolo Scaleno / Teatri di Vetro
Teatro Vascello
Progetto Goldstein
Teatro Belli
Teatro Ghione
Accademia degli Artefatti
Compagnia MK
Teatro 7
Attori e Tecnici
Teatro Vittoria
Teatro ArgoStudio
Argot Produzioni
Pierfrancesco Pisani / Infinito
Michela Cescon / Zachar Produzioni
Teatro Manzoni
Teatro Roma
Teatro Golden
E45
Teatro de Servi
Teatro Artigiano
Teatro Studio Uno
Festival Quartieri dell'Arte/ Teatro Stabile delle Arti Medioevali
Compagnia Biancofango
Teatro Null
Margine Operativo / Attraversamenti Multipli
Spellbound Dance Company
Settimo Cielo / Officina Est
Cie Twain
Lucciola
Matuta Teatro
Teatro delle Apparizioni
Compagnia Enzo Cosimi

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