“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Monday, 18 May 2015 00:00

ART 3.0: AutoRiTratto di Emiliana Lippi

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"Arte come comunicazione, ed è proprio nelle robotiche immagini di queste Donne-Automi senza volto, che i corpi si animano di una tensione al di là dello spazio e del tempo mentre l'essenzialità delle composizioni sottende il mistero di un, possibile, percorso erotico. Vaga sensualità che diventa allusione, evidenziata dall'uniformità del colore, come fuga di aperta luce in chiaroscuro e, suggestione d'attesa". (Umberto Putzu)
Emiliana Lippi ha iniziato gli studi artistici diplomandosi all’Istituto d’Arte 'A.Passaglia' di Lucca e, subito dopo, ha consolidato la sua passione per l’Arte e, in particolare per la pittura, laureandosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Allieva di Ugo Capocchini e Gustavo Giulietti, di cui ha un ricordo carico di affetto e di gratitudine.

Quando ti sei accorta di voler essere un artista?
Non so se, e quando, si può decidere di voler essere un’artista ma so che io ho sempre voluto esprimere la mia personalità attraverso la pittura, credendo fermamente che quello che faccio ha un valore, al di là dell’essere più o meno famosa; è un bisogno, una volontà che è tuttora sempre viva.


Hai dei modelli a cui ti sei ispirata?
Non credo di avere mai avuto dei modelli a cui ispirarmi, almeno non volontariamente, anche se alcuni critici hanno fatto, con le mie opere, accostamenti con personaggi dell’arte molto noti, in particolare Kostabi.


Quali sono i passaggi fondamentali della tua evoluzione artistica?
La figura femminile mi ha sempre attratto come soggetto e attraverso questa per me è più facile esprimere la crisi di identità che porta la società contemporanea a valorizzare solo la bellezza esteriore. Una bellezza flessibile alle mode e ai comportamenti. Ho iniziato con figure molto stilizzate quasi astratte, che emergono da decise campiture di colori accesi, attraversate da linee interne come movimenti interiori. Man mano i contorni si sono fatti più spessi e le linee sono diventate sempre più dei riferimenti e si è aggiunta una sempre più evidente simbologia che parla dell’intero universo femminile. Le mie sono figure senza volto si animano attraverso la forma e il colore, altro protagonista di una tensione al di là dello spazio e del tempo e vogliono rappresentare un’umanità alla ricerca di una bellezza interiore alcuni critici le hanno definite “donne in enigma” ovvero una sorta di autobiografia mascherata.
Il mio è un viaggio, un meraviglioso viaggio, nella realtà e nell’inconscio con l’inevitabile travaglio interiore, arricchito da gioia, ma anche da sofferenza. Un viaggio iniziato tanto tempo fa con passione e consapevolezza nella ricerca sempre più evidente di un’interiorità che si nasconde dietro facciate di perfetta armonia di corpi che, tormentati dalla luce e dal colore, esprimono attraverso la loro fisicità quello che si nasconde nell’anima.
Il corpo si fa simbolo e tramite dell’anima, ritratto di una umanità che nel degrado di una società che lo eleva ad immagine di consumismo erotico dell’apparire vuole metaforicamente rappresentare le reali condizioni psicologiche della donna. Per tornare al mio percorso artistico, ho allestito la mia prima personale nel 1972 alla Galleria Commercianti a Lucca e durante tutti gli anni successivi ho partecipato a numerose collettive e  personali in spazi pubblici e privati in molte città italiane o estere come: Saint-Paul-de-Vence, Francia; Bogotà, in Colombia e Zyrardow, in Polonia.
Ho partecipato e sono stata invitata a numerose rassegne e concorsi, ottenendo segnalazioni, riconoscimenti e premi, tra gli altri, al "Premio Italia per le Arti Visive" dal 2000 ad oggi e in diverse edizioni del 'Premio Firenze'.
Alcune mie opere figurano in gallerie e collezioni private a Lucca, Firenze, Arezzo, Sansepolcro, Milano, Verona, Roma, Lecce, Saint-Paul-de-Vens e Bogotà, attualmente presente in mostra permanente in tre locali di Firenze. Per molti anni ho fatto parte di alcuni gruppi storici fiorentini "Gadarte" e “ECO d’Arte” ed sono stata presente ad alcune edizioni della Fiere di Reggio Emilia e Longarone. Dei miei lavori e della mia attività si sono occupati numerosi quotidiani, riviste e pubblicazioni d'arte; tra gli altri, D'Ars, La Stagione, Le Arti, Eco d'arte moderna, La Toscana, La Nazione,  Il Telegrafo, Il Giornale d'Italia, Agenda dell'Arte in Toscana, Donne dell’Arte in Toscana.


Si può vivere di arte in Italia?
Forse per alcuni è possibile, pochi fortunati credo; la vendita delle mie opere non mi avrebbe consentito di viverne, per questo motivo per qualche anno ho insegnato Educazione Artistica, facendo supplenze, ma poi sono entrata all’Università ed ho avuto molte soddisfazioni.


Quali sono le difficoltà che più spesso incontra un’artista?

Trovare la strada per la visibilità e la comprensione del proprio valore artistico senza dover per forza pagare. Oggi tutto ha un prezzo, ma poche cose hanno valore!


Cosa pensi del mercato e della critica nell’Arte?

Negli anni ho visto tante gallerie storiche chiudere, nuove gallerie aprire e durare solo pochi mesi. Ho visto diminuire sempre di più gli spazi pubblici e l’interesse delle istituzioni nei confronti dell’arte contemporanea, se si eccettuano pochi eletti.Durante il mio percorso artistico sono state tante le difficoltà incontrate e ho assistito al cambiamento di molti aspetti dell’arte, degli artisti e del pubblico al quale ho cercato di avvicinarmi sempre di più esponendo le mie opere, oltre che nelle gallerie, in tanti bar, ritrovi e ristoranti soprattutto a Firenze.
Sono del parere che la critica abbia legittimato questo pullulare di pittori, scultori e fotografi, accompagnandoli con parole volte più alla celebrazione del critico che al lavoro dell'artista. Temo che anche questo abbia in qualche modo allontanato il pubblico dall'arte.
Vorrei comunque finire con una nota di ottimismo,perché tutto si può migliorare e ci sono persone che io stimo molto e che stanno lavorando in questa direzione.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ART 3.0 − AuToRitratti
Emiliana Lippi
in collaborazione con Accademia dei Sensi
elenco opere nelle immagini Trilogia dell'essere (acrilico); Pensieri nascosti (acrilico); Verso il sole (acrilico)
website http://www.emilianalippi.it/

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