Teatro La ribalta di legno
«Le quinte di stoffa con le porte in rilievo, le finestre di vetro dipinto, i vasi coi fiori di carta. In alto una lampada faceva da giorno mentre la notte veniva con la parola “notte”. In terra, una botola, dalla ribalta portava sul retro, dov’erano pronti gli attori».
Ieri come oggi e così sarà domani. Alcune cose si ripetono ogni giorno, sempre uguali, fino al momento dello strappo. All’improvviso qualcosa di inconsueto. Così al Teatro di Sotto, sebbene sia ora di cena, non ci saremmo aspettati che ci sarebbe stato da mangiare e che a servircelo sarebbero stati gli attori.
Ritorna per la stagione teatrale 2013-2014 il Teatro di legno al 99 Posti di Mercogliano (Av) con la riproposizione del fortunato Non merita lamenti, già finalista al Premio Scenario 2009. Uno spettacolo che indaga, al pari de La parola madre, i legami familiari come forze propulsive, come vettori di attrazioni/repulsioni che segnano le vicende dei protagonisti. Nei lavori citati la casa, l’ambiente domestico, diventa il set primigenio su cui i destini dei singoli si forgiano come corazze indistruttibili, come principi inderogabili.
“Se poi domani mi sveglio e non ho un lavoro,
non ho una casa e, tutto quello che volevo fare
nella vita, non l’ho fatto che importa?
Basta che siamo insieme”.
(Il nostro amore schifo)
L’aspetto più interessante di Attesa è la dimensione volutamente simbolica, iconica, emblematica. Non viene offerta una trama ma un accenno di eventi, il cui svolgersi è affidato non all’immedesimazione della recita ma all’ostentazione del gesto.
- attesa
- Antonio Grimaldi
- Alfonso Tramontano Guerritore
- Luciano Dell'Aglio
- Gabriela Origlia
- Cristina Milito Pagliara
- Massimo Villani
- Angela Russo
- Bonaventura Girodano
- Luigi Pepe
- Teatrogrimaldello
- teatro elicantropo
- Ulisse
- guerra
- stupro
- simobolismo teatrale
- maschere
- alessandro toppi
- Il Pickwick
- Anna Rita Vitolo
Louise Bourgeois è già all’ingresso della sala del Nuovo Teatro Sanità, sulla porta che separa l’atrio dalla navata dell’antica chiesa sconsacrata. Lo spettatore distratto non la vede, ma la noterà quando uscirà e capirà che le foto sul portone di legno sono le opere che hanno segnato la vita dell’artista parigina, vissuta in America, che sono oggetto della messa in scena nel monologo di Margherita Di Rauso. I 98 anni e mezzo di vita d’artista sono lì, in quelle foto di quelle opere che consegna all’arte ed all’eternità, intrise della sua storia e del suo dolore.
Dio sopporta i credenti ma preferisce gli atei
Written by Sara ScamardellaHo portato Andrea a vedere con me lo spettacolo di Moni Ovadia, grande attore, regista, drammaturgo di origine ebraica. Questo grande attore è venuto a Napoli con uno spettacolo che porta in giro da venticinque anni e sempre con grande successo. Andrea ne aveva parlato con un suo amico, al quale piace molto la musica Klezmer, nello spogliatoio dopo l’allenamento di Aikido ed era molto ansioso di vederlo. Lo spettacolo, infatti, ha la struttura del cabaret e si compone di sketch e parti musicali di tradizione Yiddish, detta appunto Klezmer, che è la musica per archi e clarinetto suonata dagli ebrei est europei fin dal XVI secolo.
Paolo Coletta ha chiuso il ciclo L'armonia perduta, dedicato allo scrittore Raffaele La Capria, rielaborando sottoforma di musical teatrale l’opera Fiori Giapponesi, un testo composto da cinquantacinque “raccontini” di tessuto abbastanza complesso.
Di orientale, come sembrerebbe da una veloce lettura del titolo, non compare nulla, ma vi sono vicende di vissuti plurimi in cui amore, sofferenza, dolore si fronteggiano alla ricerca di un apparente equilibrio vitale.
- Fiori giapponesi
- paolo coletta
- raffaele la capria
- mario autore
- Daniela Fiorentino
- massimiliano foà
- Mercedes Martini
- Luigi Ferrigno
- zaira de vincentiis
- gigi saccomandi
- Fabio Donato
- teatro stabile di napoli
- Ridotto
- letteratura e racconto
- musical
- relazioni familiari
- dopoguerra
- simona perrella
- Il Pickwick
Pinocchio di Babilonia Teatri è uno spettacolo e come tale va recensito. Occorre scrivere immediatamente questa ovvietà perché – questa ovvietà – potrebbe sfumare e non essere tenuta in giusta ragione. La scelta, infatti, di portare sul palco tre attori che sono anche tre uomini realmente usciti da un coma rischia di rendere la recensione un racconto ed il racconto un empatico elogio di tre uomini usciti dal coma, facendo dimenticare che sono o vanno considerati tre attori.
- Pinocchio
- Valeria Raimondi
- Enrico Castellani
- Paolo Facchini
- Luigi Ferrarini
- Riccardo Sielli
- Luca Scotton
- Stefano Masotti
- Vincenzo Todesco
- Claudia Pajewski
- Babilonia Teatri
- La Casa dei Risvegli Luca De Nigris
- La Casa di Luca
- La Corte Ospitale
- Sala Assoli
- Carlo Collodi
- coma
- incidente stradale
- rinascita
- Patience
- Guns n' Roses
- alessandro toppi
- Il Pickwick
Ci sono storie che vanno raccontate e devono essere ascoltate perché parlano di uomini straordinari, capaci di superare i propri limiti. Gli eroi di queste storie affrontano battaglie che non uccidono né distruggono, semplicemente conquistano il mondo. Per ascoltare quella che vuole raccontarci Enzo Musicò, ci raduniamo in un posto che sembra stare un po’ più in là, oltre il mondo, ma che invece è vicino a Scampia e si chiama Teatro Area Nord.
“Amarti m’affatica, mi svuota dentro. Qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto. Amarti m’affatica, mi dà malinconia. Che vuoi farci, è la vita. È la vita, la mia”.
Quasi ancestrale, una voce si leva. Si fa musica, pur rigida come scorza: c’è un dolore che chiede la parola, un pieno che si conturba per svuotarsi. Una voce che chiede di ascoltarsi, ancor prima che di essere ascoltata. Non importa a chi appartenga, quanto la libertà che va cercando per essere riconosciuta: che il corpo smetta di viversi come macchina, e inizi a ricercarne il motore. Corpo – pieno, se nel pieno è il vuoto dell’anima che non sa parlarsi, se nel pieno di ridondanti sterilità il vuoto è l’astrazione che feconda.
Lo scorso nove marzo al Teatro Nuovo di Napoli si è conclusa, con ampio successo di pubblico, la terza edizione di Quelli che la danza, rassegna dedicata ai nuovi linguaggi coreografici dell'arte contemporanea italiana ed internazionale.
- MMCompany
- Cinque Canti
- Fluke
- Parafernalia
- OFFillusiON
- Mats Ek
- Michele Merola
- Karl Alfred Schreiner
- Emanuele Soavi
- Enrico Morelli
- Fabiana Lonardo
- Lorena Vicidomini
- Paolo Lauri
- Giovanni Napoli
- Tommaso Quartani
- Salvatore Castelli
- Cristina Spelti
- Maurizio Drudi
- Tiziano Ghidorsi
- Associazione Arearea
- Progetto Danza
- Pro Music
- JiT Management
- Teatro Nuovo
- Quelli che la danza 2014
- Andrea Arionte
- Il Pickwick
Sul palcoscenico della vita con Dacia Maraini
Written by Arianna EspositoAncora una volta il verbo teatrale si conferma precursore delle mode e dei momenti della società futura. È questa la precisa sensazione che pervade lo spettatore dinnanzi alle battute della rappresentazione Pazza d’amore di Dacia Maraini per la regia di Emanuele Vezzoli, in scena al Teatro Elicantropo di Napoli.
Uno spettacolo che coinvolge e cattura ancora prima di cominciare. Già, perché la partecipazione del pubblico inizia concretamente e attivamente sin dalla fase dell'allestimento. Tutto nasce dall’idea di Giulia Zeetti che per scenografia e costumi ha voluto fondere eleganza, essenzialità e leggerezza alla maniera orientale. E la materia dalla quale è possibile ricavare tutto questo è la carta; e l’arte attraverso la quale può esserle data nuova forma e nuova vita è l’origami. Il solo punto debole potrebbe essere rappresentato dall’estrema fragilità di questo materiale, ma in teatro tutto può essere trasformato e trasformarsi e, quello che ad uno sguardo fugace si presenta come un difetto, è stato reso un punto di forza, ritagliando un momento che è teatro ma ancora non lo è ufficialmente, e dove il pubblico è esortato ad effettuare un invasione di campo che normalmente sarebbe considerata esecrabile.
- L'uccello di fuoco
- Giulia Zeetti
- Cecilia Ventriglia
- Stella Piccioni
- Igor Stravinskij
- Gianni Ferri
- Ayumi Makita
- Gianni Staropoli
- Giacomo Agnifili
- Art Niveau
- Teatro Galilei 104
- Teatro Le Nuvole
- Le Nuvole Stabile di innovazione ragazzi
- origami
- scenografia di carta
- Kenzo
- Roman Opalka
- Gustav Klimt
- teatro Kabuki
- Vassilissa
- Kascej
- Grazia Laderchi
- Il Pickwick
- Michele Magini
L'otto marzo al Teatro al Parco di Parma si è deciso di festeggiare tutte le donne con una no-stop performativa di teatrodanza ideata e diretta da Lucia Nicolussi Perego. Ad ogni spettatore viene dato un biglietto di colore diverso: rosa, giallo e verde, che identifica i percorsi. Le varie rappresentazioni della serata vengono replicate più volte in più spazi per permettere al pubblico di poter vedere tutti gli spettacoli. L'ultimo spettacolo è in replica unica e riunisce gli spettatori dei diversi percorsi.
- Donne in dialogo
- Pensieri scomposti oltre la violenza
- Lucia Nicolussi Perego
- Lara Bonvini
- Patrizia Mattioli
- Alessia Galeotti
- Mauro Casappa
- Manfredi Perego
- Chiara Montalbani
- Roberta Voltolina
- Francesco Grisenti
- Giancarlo D'Antonio
- Sandra Sorcini
- Simona Bertozzi
- Livio Cancelliere
- Aterdanza
- Era Acquario
- Teatro delle Briciole
- Teatro al Parco
- Parma
- violenza contro le donne
- femminicidio
- 8 marzo
- Francesco Colaleo
- Il Pickwick
Padre e figlio: cronistorie e corpi a confronto per camminare insieme oltre il tempo mortale. Lo spettacolo di Giulio D’Anna, in tour intercontinentale, è approdato alla Sala Assoli di Napoli all’interno della rassegna Quelli che la danza, organizzata dal CDTM, che sta offrendo un’ottima presentazione di danza contemporanea e di ricerca quest’anno. Lo spettacolo del giovane coreografo ha titolo Parkin’son e nasce proprio dalla volontà di cercare informazioni e terapie su questa malattia che ha colpito il padre.
- Parkin'son
- Giulio D'Anna
- danza
- morbo di Parkinson
- CDTM
- Quelli che la danza 2014
- contactimprovisation
- Stefano D'Anna
- Agnese Rosati
- Maarten Bokslag
- Theresia Knevel
- Daniel Caballero
- Fondazione Musica per Roma
- Officina Concordia
- Civitanova casa della Danza
- Danceworks
- Luana BondiCiutti
- Anna Maria Quinzi
- Sala Assoli
- simona perrella
- Il Pickwick