
Teatro La ribalta di legno
«Le quinte di stoffa con le porte in rilievo, le finestre di vetro dipinto, i vasi coi fiori di carta. In alto una lampada faceva da giorno mentre la notte veniva con la parola “notte”. In terra, una botola, dalla ribalta portava sul retro, dov’erano pronti gli attori».
Seme della tempesta, germoglio della vita
Scritto da Valentina MarianiIl Valdoca mette in scena, e su carta, un potente atto poetico. In un’epoca in cui non sono quasi più presenti il riconoscimento e la conseguente comprensione della bellezza, la cognizione della lentezza come valore, la capacità o la volontà di studiare, interpretare, andare oltre il semplice messaggio diretto di un dialogo, i magnifici artisti cesenati stravolgono ancora una volta il prevalente e inconsistente mordi e fuggi contemporaneo, l’immediatezza di uno spettacolo facilmente godibile come un passatempo, l’aspettativa di un teatro diretto e semplice che lasci sereni e contenti, e mettono in scena una trilogia lunga, varia, di non immediata metabolizzazione.
- Il seme della tempesta
- Trilogia dei Giuramenti
- Non ancora, eppure già
- Discorso ai vivi e ai morti
- Giuramenti
- Cesare Ronconi
- Mariangela Gualtieri
- Arianna Aragno
- Elena Bastogi
- Silvia Curreli
- Elena Griggio
- Rossella Guidotti
- Luca Palladino
- Alessandro Percuoco
- Ondina Quadri
- Piero Ramella
- Marcus Richter
- Gianfranco Scisci
- Stefania Ventura
- Enrico Malatesta
- Attila Faravelli
- Cristiana Suriani
- Cristiana Curreli
- ReeDoLab
- Patrizia Izzo
- Maurizio Bertoni
- Stefano Cortesi
- Francesco Bocchini
- Andrea Zanella
- Michele Bertoni
- Lorella Barlaam
- Cronopios SAS
- Teatro Valdoca
- Emilia Romagna Teatro Fondazione
- L'Arboreto
- Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
- Teatro Petrella di Longiano
- Comune di Cesena
- Regione Emilia Romagna
- arena del sole
- Bologna
- recensioni
- teatro
- Valentina Mariani
- Il Pickwick
"Cesure". Il festival della residenza al TMO di Palermo
Scritto da Silvia MaiuriLa residenza è il tempo della creazione, svincolato dalle logiche della produzione seriale e la cui scadenza è posta dal raggiungimento di un risultato valido per chi crea. In Italia i teatri occupati rappresentano questa possibilità: sono degli “spazi vuoti” di creazione che si aprono alle compagnie “in cerca di tempo”.
- Cesure
- Teatro Mediterraneo Occupato
- palermo
- Civilleri Lo Sicco
- Spazio franco
- TMO
- Emma Dante
- Ballarini
- Sud Costa Occidentale
- Sabino Civilleri
- Manuela Lo Sicco
- Ortika
- Chi ama brucia
- CIE
- Alice Conti
- Chiara Zingariello
- Ifigenia
- Andrea Cramarossa
- Federico Gobbi
- Teatro delle Bambole
- Marcello D'Agostino
- residenze teatrali
- Dario Raimondi
- Roberta Gennaro
- recensioni
- teatro
- Silvia Maiuri
- Il Pickwick
Tre note su "Il misantropo" de Il Mulino di Amleto
Scritto da Alessandro Toppi- Il misantropo
- Marco Lorenzi
- Fabio Bisogni
- Roberta Calia
- Yuri D'Agostino
- Barbara Mazzi
- Raffaele Musella
- Angelo Tronca
- Eleonora Diana
- Giorgio Tedesco
- Valentina Menegatti
- Valentina Pollani
- Codici Sperimentali
- Valentina Greco
- Il Mulino di Amleto
- Molière
- Alceste
- Célimène
- Tedacà
- La Corte Ospitale di Rubiera
- Manuela Giusto
- Officina Teatro
- San Leucio
- Caserta
- Platonov
- recensioni
- teatro
- alessandro toppi
- Il Pickwick
Cessi pubblici (Cesuo, in originale) dura un’ora e quaranta, ma non basta. Non basta al pubblico, che ne vorrebbe di più, non basta ai fini della storia, che tanto altro avrebbe da raccontarci di sé, e certamente non basta al prorompente Sergio Basso, che di cose da dire ne ha. A pacchi. E lo sa. Ce lo fa intendere e ce lo fa desiderare.
- Cessi pubblici
- La Cina in scena
- Guo Shixing
- Sergio Basso
- Karina Arutyunyan
- Lidia Castella
- Cristina Castigliola
- Francesco Meola
- Lucia Messina
- Elena Nico
- Alessandro Raichi
- Federica Pellati
- Camilla Barbato
- Teatraz
- Capital Theatre Pechino
- The Sun Also Rises
- Jiang Wen
- Mao Tse tung
- cina
- teatro cinese
- Giovanni Serratore
- Matteo Prosperi
- recensioni
- teatro
- galleria toledo
- Roberto Cirillo
- Il Pickwick
Il palco è scarno. Apparentemente. Su una tavola di ponte appaiono gli strumenti di un (una?) grafico. Un (una?) dj. Un (una?) videoperformer. Un pc. Un mixer. Delle lampade. Per terra qualcosa di confuso. In alto, spicca, come un sole nero egiziano, un telo rotondo.
MDLSX è un'esperienza per chi vi assiste e la testimonianza di un’esperienza per chi la mette in scena. Un’esperienza artistica originale che narra un’esperienza meno unica di quanto ci si possa figurare. Estrema ma dal contenuto elasticamente permeante a copertura di noi tutt*.
Lo spettacolo scritto e portato in scena da Lucia Calamaro (vincitrice di tre premi Ubu nel 2011 fra cui il miglior nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica, per L’origine del mondo, ritratto di un interno), Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato) fa della mancanza di silenzi la sua cifra stilistica. Mancanza di silenzi che (se da una parte vengono invocati da una canzone spagnola) sono soppiantati dal chiacchiericcio convulso dei personaggi, vittime (e noi a nostra volta) d’una glossolalia incontenibile quanto ridondante, a tratti virulenta.
- Si nota all'imbrunire
- Solitudine da paese spopolato
- Lucia Calamaro
- silvio orlando
- Riccardo Goretti
- Roberto Nobile
- Alice Redini
- maria laura rondanini
- roberto crea
- Ornella Campanale
- Marina Campanale
- Umile Valnieri
- Cardellino srl
- Teatro Stabile dell'Umbria
- L'origine del mondo Ritratto di un interno
- Teatro Bellini
- recensioni
- teatro
- Roberto Cirillo
- Il Pickwick
Numeri e "contronumeri" sul Teatro Stabile di Napoli
Scritto da Alessandro ToppiUn esempio giornalistico
Il 27 febbraio scorso Fabrizio Coscia firma un “commento” intitolato Il Teatro Stabile nella città che non guarda ai risultati: è il modo nel quale Il Mattino prende posizione in merito alla conferma o meno di Luca De Fusco, in carica dal 2011 e il cui contratto scade nel dicembre 2019: è giusta una proroga o è meglio nominare un nuovo direttore?
- Teatro Nazionale di Napoli
- teatro mercadante
- Ridotto
- Teatro San Ferdinando
- Regione Campania
- Comune di Napoli
- luca de fusco
- Fabrizio Coscia
- Il Mattino
- Conchita Sannino
- La Repubblica
- teatro stabile di napoli
- Luca De Filippo
- MiBAC
- Fabio Donato
- Salvatore Pastore
- Ridotto del Teatro Mercadante
- politiche culturali
- alessandro toppi
- Il Pickwick
Quante sfide in un’unica occasione.
Sfidante era portare la classe operaia al cinema.
Sfidante è riportarla a teatro.
Sfidante è trattare della resa in teatro di un film, senza soffermarsi sul film.
Perché La classe operaia va in paradiso di Elio Petri, anno del Signore 1971, è un film che, se all'uscita nelle sale venne accolto da opinioni discordanti (vedi infra), oggi si è conquistato sul campo i galloni di cult indiscusso, la cui aura di fervido amore di cui è inghirlandato è più longeva che mai. Lo stesso amore che avrà animato Paolo Di Paolo (trentacinquenne autore di Mandami tanta vita, Una storia quasi solo d’amore, Dove eravate tutti) quando avrà carezzato l'idea pazzesca di riproporlo in teatro, per conferirgli una seconda vita, insufflato indubbiamente anche da un’istanza civile urgente. La stessa che, come corrente elettrica alternata, attraversa con un flusso vibratile e febbricitante, le performance degli attori.
- La classe operaia va in paradiso
- Elio Petri
- Ugo Pirro
- Gian Maria Volonté
- Salvo Randone
- Mariangela Melato
- Paolo Di Paolo
- Claudio Longhi
- Donatella Allegro
- Nicola Bortolotti
- Michele Dell'Utri
- Simone Francia
- Lino Guanciale
- Diana Manea
- Eugenio Papalia
- Franca Penone
- Simone Tangolo
- Filippo Zattini
- Guia Buzzi
- Gianluca Sbicca
- Vincenzo Bonaffini
- Riccardo Frati
- Giacomo Pedini
- Daniel Vincenzo Papa De Dios
- Giuseppe Distefano
- Emilia Romagna Teatro Fondazione
- Francis Fukuyama
- Il tarlo
- Fausto Amodei
- Paolo Pietrangeli
- Enzo Del Re
- Claudio Lolli
- Giorgio Gaber
- Quaderni piacentini
- Goffredo Fofi
- L'immigrazione meridionale a Torino
- Flavio Bucci
- La proprietà non è più un furto
- George Perec
- Amazon
- ILVA
- maquiladoras
- iphone
- Zygmunt Bauman
- Slavoj Žižek
- Jacques Lacan
- Teatro Bellini
- recensioni
- teatro
- Roberto Cirillo
- Il Pickwick
Dal suo debutto al Festival Teatrale di Borgio Verezzi il 22 luglio 2018, La scuola delle mogli di Molière con la regia di Arturo Cirillo ha realizzato più di settanta repliche e il risultato è visibile sulla scena sin dai primi minuti: un meccanismo collaudato, perfettamente in sincrono tra tutte le parti che compongono lo spettacolo, un continuo lavoro di studio e approfondimento del testo come il regista da sempre è abituato a fare.
- La scuola delle mogli
- Arturo Cirillo
- Valentina Picello
- Rosario Giglio
- Marta Pizzigallo
- Giacomo Vigentini
- Dario Gessati
- Gianluca Falaschi
- Francesco De Melis
- Camilla Piccioni
- Mario Scandale
- Nika Campisi
- napoli
- teatro stabile di napoli
- Marche Teatro
- Teatro dell'Elfo
- Molière
- La locandiera
- Carlo Goldoni
- teatro
- recensioni
- Paola Spedaliere
- Il Pickwick
Questo facciamo noi attori, che vi credete?
Scritto da Alessandro Toppi- Sei personaggi in cerca d'autore di Luigi Pirandello
- Francesco Asselta
- Michele Sinisi
- Stefano Braschi
- Marco cacciola
- Gianni D'Addario
- Giulia Eugeni
- Marisa Grimaldo
- Ciro Masella
- Stefania Medri
- Giuditta Mingucci
- Donato Paternoster
- Nicolò Valandro
- Federico Biancalani
- Elisa Zammarchi
- Rossano Siragusano
- Elsinor
- Luigi Pirandello
- Sei personaggi in cerca d'autore
- Maschere Nude
- Milano
- Luca Del Pia
- teatro
- recensioni
- Alessadro Toppi
- Il Pickwick
“Il coro di Babele”: un racconto fatto di tante storie
Scritto da Silvia MaiuriChi di noi, giovani migranti italiani, può ancora dire di riconoscersi oggi in una sola bandiera, in quella tricolore? Verde, bianco, rosso. Chi di noi, giovani, può ancora credere vivamente che il futuro sia molto diverso dal presente? Chi di noi, migranti, può ancora fare differenze tra il compaesano e lo straniero? Chi di noi, italiani, non conosce ancora Babele?
“Non ti ricordi di Ken Saro Wiwa? Il poeta nigeriano, un eroe dei nostri tempi. Non ti ricordi di Ken Saro Wiwa? Perché troppo ha amato l'hanno ammazzato davanti a tutti. Bugiardi dentro, fuori assassini, vigliacchi in divisa”.
(A sangue freddo, Il Teatro degli Orrori)
C’è una storia che attraversa il tempo come un fiume nero, un fiume ora sotterraneo e sommerso – come fosse carsico – ora assottigliato e disperso in una miriade di rivoli, tutti immancabilmente di un unico colore: nero.
- Petrolio Storie dalla Lucania Saudita
- Ulderico Pesce
- Val d'Agri
- Viggiano
- Eni
- Pier Paolo Pasolini
- Petrolio
- Enrico Mattei
- Ken Saro Wiwa
- Madonna Nera di Viggiano
- H2S
- Álvaro Soler
- Saras
- Sarroch
- Oil
- Massimiliano Mazzotta
- Gianluca Griffa
- Guido Conti
- Total
- Shell
- Centro Mediterraneo delle Arti
- teatro civile
- Teatro di narrazione
- Emanuela Di Guglielmo
- Teatro Civile Meridionale
- recensioni
- teatro
- Michele Di Donato
- Il Pickwick
Per Massimo Popolizio, evidentemente sì. Al grande pubblico più conosciuto come attore che regista (fra le sue interpretazioni al cinema spiccano il Terribile di Romanzo criminale, Vittorio ‘Lo squalo’ Sbardella de Il divo e il guru del botulino ne La grande bellezza), Popolizio non è nuovo nel percorrere solchi pasoliniani, essendosi di recente cimentato nella lettura radiofonica proprio di Ragazzi di vita e di Una vita violenta.
- Ragazzi di vita
- Pier Paolo Pasolini
- Emanuele Trevi
- Massimo Popolizio
- Una Vita Violenta
- Lino Guanciale
- Sonia Barbadoro
- Giampiero Cicciò
- Verdiana Costanzo
- Roberta Crivelli
- Flavio Francucci
- Francesco Giordano
- Lorenzo Grilli
- Michele Lisi
- Pietro Masotti
- Paolo Minnielli
- Alberto Onofrietti
- Lorenzo Parrotto
- Silvia Pernarella
- Elena Polic Greco
- Francesco Santagada
- Stefano Scialanga
- Josafat Vagni
- Andrea Volpetti
- Marco Rossi
- Gianluca Sbicca
- Luigi Biondi
- Luca Brinchi
- Daniele Spanò
- Francesca Della Monica
- Giacomo Bisordi
- Teatro di Roma
- affabulazione
- 'Na specie de cadavere lunghissimo
- Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini, un'amicizia in versi
- Fabrizio Gifuni
- Poesia in forma di rosa
- Teatro Bellini
- recensioni
- teatro
- Roberto Cirillo
- Il Pickwick
Il volto si gonfia, impercettibilmente. La forma delle braccia si fa meno tesa, le cosce guadagnano in larghezza qualche centimetro, il ventre si ammorbidisce. I seni, già pregni, sembrano diventare più pesanti, mentre i glutei vengono stretti dalla stoffa di una gonna che prima cascava come se non ti toccasse nemmeno. La lancetta della bilancia indica un numero che non aveva mai indicato. C'è chi ti osserva diversamente, te ne accorgi; qualcuno ti guarda di più, qualcun altro ti guarda di meno. Comincia a mutare la relazione che hai con te stessa, con l'immagine di te che rimanda lo specchio, e cambia la percezione del tuo corpo quand'è nudo o coperto; pensieri mai fatti ti vengono quando siedi a tavola, ad esempio, e senti che abbracci gli altri in maniera diversa e in maniera diversa vieni abbracciata mentre, quando cammini per strada, percepisci una parte di te che vibra carnalmente. Ingrassi – di poco ma ingrassi: quasi senza comprendere come, quanto, perché. E adesso? E adesso con questo corpo – con queste gambe, questa schiena, questo addome, questo collo: che sono il mio strumento attorale, tutto quello che ho veramente – come continuo a ballare?
- Humana Vergogna
- La poetica della vergogna
- Silvia Gribaudi
- Simona Spirovka
- Matteo Maffesanti
- Ema Tashiro
- Lia Zandaù
- Mattia Giordano
- Antonella Iallorenzi
- Angelo Piccinni
- Sharon Fridman
- Radoslaw Rychcik
- Mariagrazia Nasci
- Franco Ungaro
- reteteatro41
- Massimiliano Civica
- Jacub Porcari
- Matera
- Matera 2019
- Fondazione Matera Basilicata 2019
- recensioni
- Casa Circondariale di Matera
- teatro
- alessandro toppi
- Il Pickwick
L’angoscia e la speranza nel mondo di Marta Cuscunà
Scritto da Valentina Mariani“La società è diventata una macchina per comprimere il cuore”, scriveva Simone Weil, grande filosofa del XIX secolo. Si può aggiungere che la società sia una macchina che diffonde la vertigine del caos. Una delle forme di oppressione è, secondo la Weil, la schiavitù esercitata in nome della forza. Traslando in un certo qual modo, e reinterpretando, il pensiero della filosofa francese, ci troviamo perfettamente all’interno del frame creato e messo in scena da Marta Cuscunà, drammaturga di Monfalcone.
- Il canto della caduta
- Marta Cuscunà
- mito di Fanes
- Kläre FrenchWieser
- Carol Gilligan
- Ulrike Kindle
- Giuliana Musso
- Heinrich von Kleist
- Christa Wolf
- Paola Villani
- Marco Rogante
- Andrea Pizzalis
- Claudio Poldo Parrino
- Francesca Della Monica
- Michele Braga
- Daniele Borghello
- Centrale Fies
- CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG
- teatro stabile di torino
- São Luiz Teatro Municipal Lisbona
- Teatro Stabile di Bolzano
- A Tarumba Teatro de Marionetas Lisbona
- Simone Weil
- Sören Kierkegaard
- Walter Benjamin
- arena del sole
- Bologna
- recensioni
- teatro
- Valentina Mariani
- Il Pickwick