“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Domenico Carrara

Mescolarsi: un tipo previdente

Mescolarsi, mescolarsi agli sguardi di estranei, lasciare che parlino dentro noi, che abbiano una voce ibrida − come sono i pensieri nati o indotti, a metà tra qualcosa che facciamo scaturire e qualcosa che ereditiamo.
Mescolarsi in un’eterna ripetizione, in un continuo rinnovamento, per restare sospesi tra l’ennesima fine e il prossimo inizio, senza pretendere di sapere quale sia la verità.

Qui sopra i passi

1.

Qui sopra i passi
c’è affanno e riparo,
qui sopra i passi
c’è un incontrarsi.

Irpinia, tra desiderio di partire e voglia di restare

“Cara Terra,
mi trovo nella stanza dove sono cresciuto. Riallaccio i fili di anni di partenze e arrivi. Rifugio contro il gelo: sembrano di latta, ovatta e lana, queste quattro mura, queste pareti di ovile. Al solito non faccio nulla di importante. Infilo un quaderno di recriminazioni e pagine sbiadite di parole. Lo faccio per colmare la distanza. Intarsio una cornice fredda di chilometri. Metro dopo metro le parole traghettano ogni singola giornata.

Contro i guru. Consolare non è banalizzare

Che la letteratura possa avere funzione di consolazione è vero, l’arte è una delle strade per sentire come in noi ci sia qualcosa di più profondo oltre la semplice sopravvivenza, per riconoscerci come esseri umani: ma questo non vuol dire che la semplificazione/banalizzazione, o la sterile retorica, abbiano un ruolo salvifico, anzi.

Dal cratere: intervista a Gabriele Ivo Moscaritolo

In questi giorni cade il quarantesimo anniversario del terremoto in Irpinia e Basilicata, avvenuto il 23 novembre 1980. Per ricordarlo ho intervistato Gabriele Ivo Moscaritolo, ricercatore e autore del libro Memorie dal cratere, uscito di recente per Editpress.

Tra vita e poesia: intervista ad Achille Pignatelli

Achille Pignatelli, giovane autore napoletano, ha pubblicato per Homo Scrivens la raccolta I ritorni. Orientarsi tra il suono della spazio e la forma del tempo. Recentemente è stato tra gli ideatori del flashmob “Io sono un poeta”, che ha avuto luogo a Napoli lo scorso 30 ottobre.

All’alba d’un sole nero: intervista a Sotirios Pastakas

La Casa della poesia è un progetto culturale che dal 1996 raccoglie voci di poeti da tutto il mondo, traducendoli, pubblicandoli e organizzando reading. Fra gli autori più legati all’iniziativa c’è il greco Sotirios Pastakas, molto stimato dalla critica e conosciuto a livello internazionale. Sotirios è nato a Larissa nel 1954, ha studiato Medicina a Roma e per trent’anni ha lavorato come psichiatra ad Atene, per poi decidere di dedicarsi esclusivamente alla scrittura.

La terra parla una lingua diversa

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Un fulmine 

Grigio teso ed elettrico silenzio,
fragore interno di un urlo in sospeso.
L’attimo prima o dopo si fa caso,
un occhio è sgranato, l’altro chiuso.

Sul mondo dell’editoria: intervista ad Aldo Putignano

Aldo Putignano è direttore della casa editrice Homo Scrivens, docente di scrittura creativa e autore (tra i suoi testi ci sono Social Zoo, vincitore del premio speciale Carver nel 2013, e Vita di Schiele, finalista al Premio Nabokov 2018 − oltre che volumi come l’Enciclopedia degli scrittori inesistenti, curata insieme a Giancarlo Marino, e altri lavori di gruppo).

Tu sei e non era dovuto



Tu sei e non era dovuto,
non abbiamo motivo di credere
a una disposizione di stelle
che ci giustifichi, ci nobiliti.

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il Pickwick

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