“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Grazia Laderchi

La sensualità musicale del “Don Giovanni”

Kierkegaard definì il Don Giovanni di Mozart un “animale musicale” in cui il centro magnetico e la forza vitale risiedono non nella carne ma nella sensualità musicale. Egli non è persona bensì un carisma della musica, e non si può nemmeno intendere come processo di incarnazione in un corpo singolo in quanto l’intera opera è un corpo mistico musicale ottenuto attraverso la congiunzione ‘misteriosa’ di tutti i cantanti con lui, il Don Giovanni, che rappresenta la testa.

La vita di un mago è un grande gioco di prestigio

Chi è Thierry Collet e quali indizi sullo spettacolo si possono ricavare dal titolo: Dans la peau d'un magicien. Promessa? Realtà svelata? Illusione costretta a mostrarsi?
Un'aura di afoso mistero si respira, nell'attesa, nel foyer di Galleria Toledo, e dietro i ventagli sfarfallanti una domanda aleggia sospesa come un cappello magico: trattasi di spettacolo di magia o di prova d'attore?

Deflorian/Tagliarini: dando calore agli oggetti

Dopo una breve attesa al piano terra del Museo Hermann Nitsch − il tempo necessario per aggirarsi un po' tra gli oggetti strani e poco rassicuranti accumulati dall'artista austriaco − gli spettatori sono stati condotti al piano superiore, in una stanza piena di altre cose accumulate in scatoloni posizionati sull'assito. Poi qualcuno ha iniziato a raccogliere e porgere delle sedie pieghevoli, c'è stato chi le ha posizionate nel posto sbagliato ma si è subito spostato in quello giusto. È così che qualcosa ha iniziato a prendere forma: quello che un attimo prima sembrava un monolocale vuoto, e in attesa di trasloco, ha assunto l'aspetto di un rituale collettivo chiamato teatro.

Una repubblica nuova di zecca

Con la La repubblica dei bambini (vincitore del premio Eolo Awards Migliore Novità 2012) si inaugura la trentaduesima stagione artistica Young di Le Nuvole/Casa del Contemporaneo dedicata ai più piccoli. Si tratta di uno spettacolo teatrale dai confini molto ampi, che tendono a dilatarsi fino a lambire gli ambiti della politica (in senso lato), dell'educazione civica e del 'laboratorio del pensiero' dove ogni arditezza in vitro è non solo tollerata bensì incoraggiata.

The Merry Wives e lo spirito di Sir John Falstaff

La leggenda narra (perché tutto ciò che riguarda il grande Bardo è avvolto tra nebbie leggendarie) che la commedia romanticaThe Merry Wives of Windsor venne scritta da Shakespeare per esaudire un impellente e improcrastinabile desiderio della regina Elisabetta I. Sembra, infatti, che nell'assistere alle due parti dell'Enrico IV, la regina fosse rimasta letteralmente mesmerizzata da quello che, a conti fatti, emergeva come protagonista ed eroe indiscusso del dramma storico: Sir John Falstaff, il gentiluomo dalla mitica pancia che da sempre si frappone tra il suo sguardo e le proprie ginocchia. Ma se nelle due parti dell'Enrico IV è possibile ammirarlo nel ruolo di frequentatore di taverne e reclutatore di eserciti male in arnese, questa nuova opera avrebbe dovuto mostrarlo in un improbabile ruolo di 'innamorato'.

La magia di una favola d'inverno

Racconto d'inverno è il primo dei sei spettacoli del progetto Glob(e)al Shakespeare ideato da Gabriele Russo, presentato allo scorso Napoli Teatro Festival Italia e nuovamente in scena al teatro Bellini dal 3 al 28 ottobre. Ogni sera, due opere del Bardo, adattate da autori contemporanei, vengono rappresentate in una sala completamente trasformata in grande spazio elisabettiano multifunzionale.

Madame La Molière, "Chi è costei?"

Se il nome di Jean-Baptiste de Molière è universalmente conosciuto anche da chi non ha mai messo piede in un teatro, non gode, invece, della medesima notorietà quello di madame La Molière la cui esistenza, sin dal principio, è avvolta nell'oscuro mantello del mistero. Possiamo affermare che le luci della notorietà si sono affacciate sulla fanciulla in questione quando il suo nome, e la sua persona, si sono congiunti con quello del signor de Molière, ma possiamo altresì sostenere con una certa sicurezza che nel medesimo istante in cui lei, grazie a questa unione ha iniziato a risplendere di luce riflessa, lui,  l'immortale commediante del re, il re dei drammaturghi francesi, da questo matrimonio acquisì a titolo di dote muliebre non poche delle ombre sinistre che l'hanno accompagnato fino alla morte ed oltre quest'ultima.

La poetica "Antologia" di Moscato

Enzo Moscato presenta alla decima edizione del Napoli Teatro Festival Italia Raccogliere & Bruciare – una riscrittura dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Marters – un'opera che si misura con l'epica Antologia di Edgar Lee Master "dopo averla imbrattata qua e là di lingua e di suoni napoletani" al fine di trasportare sul palco la solennità tragica e definitiva di un capolavoro assoluto.

Una felice deposizione

Happy Crown!, ultimo lavoro della regista Laura Angiulli, in scena fino al 4 maggio in suggestive location partenopee, è una riduzione del Riccardo II, dramma storico di William Shakespeare, e allo stesso tempo ‘primo atto’ di un progetto più ampio che ha come protagonista la sanguinaria storia dei regnanti inglesi. Al Riccardo II del Bardo, seguirà, infatti, come già anticipato dall’Angiulli, l’Edoardo II di Marlowe.

"Jesus", la forza del Verbo

Qual è il ruolo di Gesù Cristo di questi tempi? In quali luoghi dimora? La partita con Lui, viene ancora giocata nel segreto delle nostre anime o si è spostata su terreni che più si addicono ad una contemporaneità proteiforme e mediatica? Queste sono le domande affrontate con anacronistica e illuminata passione da Jesus, lo spettacolo di Babilonia Teatri, andato in scena al Piccolo Bellini.

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