“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Andrea Arionte - Simona Perrella

"Maratona" Bausch al San Carlo di Napoli

Per ricordare il quarto anniversario della scomparsa della fondatrice, il Tanztheater Wuppertal Pina Baush è tornato in Italia, tra giugno e luglio, con una tappa al Teatro Petruzzelli di Bari (nella quale si è esibito in Sweet Mambo) ed una al San Carlo di Napoli, ove ha proposto nel medesimo spettacolo due tra i suoi più noti lavori coreografici: Café Muller e La sagra della primavera, classici della danza contemporanea del Novecento, pietre miliari in quell’universo autoriale, definito da molti “bauschiano”, che è il  teatro-danza.
I due titoli portati in scena sullo storico e regale palcoscenico partenopeo, nonostante la diversa fisionomia (il primo più teatrale ed il secondo più tecnico e dinamico), mostrano l’ideale espressivo ed il linguaggio quotidiano del corpo che contraddistinguono ed accomunano tutte le opere firmate dalla grande coreografa e che catturano il pubblico per la forte emozionalità.

il Pickwick

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