“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Paola Spedaliere

Come eravamo. Napoli, settembre 1943

Dal buio della sala emergono lentamente, illuminati dai riflettori, i personaggi sulla scena. Alcuni sono in piedi, altri sono variamente seduti, altri ancora a terra. Le luci di Cesare Accetta non scoprono e non rivelano, piuttosto tagliano, illuminano i personaggi parzialmente, sempre comunque immersi nel buio che li circonda, nel nero della scenografia, in quel buio dove la Storia ha volutamente relegato Napoli e la sua coraggiosa rivolta antitedesca durata quattro giorni, dal 27 al 30 settembre 1943.

Premio "Le Maschere": molto rumore per nulla

Si deve all’immaginifico e generoso Luca De Fusco biancovestito, collezionista di cariche ed incarichi, se il premio "Le Maschere del Teatro Italiano" da tre anni si svolge a Napoli, al Teatro di San Carlo, dopo aver visto la nascita dieci anni fa a Vicenza. Si deve a Lui e a Maurizio Giammusso l’idea di rinnovare la tradizione del premio "ETI-Gli Olimpici del Teatro" allestendo questo simpatico carrozzone che pirandellianamente nasconde dietro star dello spettacolo, degnissimi professionisti e pailletes televisive, i soliti arcinoti intrecci politici e, mi si passi il termine, pagnottistici. Come ha detto anche il presentatore della serata Tullio Solenghi con la sua consueta ironia, non voglio fare nomi: Gianni Letta, Presidente della Giuria; Caterina Miraglia, Presidente Fondazione Campania dei Festival; Giancarlo Leone, Direttore di Rai Uno.

To be or not to be, this is Hamlet!

Shakespeare è l’autore più saccheggiato dalle compagnie teatrali, solamente il suo Amleto è stato portato sulle scene in tutte le varianti possibili grazie alla fantasia e all’estro di registi di ogni tempo. Chi scrive ha perso il conto di quanti Amleto ha visto negli anni, dalla versione classica alla parodia passando per la tragedia noir-gotica.

Il gioco dell'essere

Gli attori del terzo quadro del Trittico dello spaesamento. L’infanzia di un capo, di Roberta Nicolai sono già sul fondo del palco quando il pubblico entra in platea. Sono tre uomini ed una donna, manca l’altra attrice presente in cartellone. L’inizio dell’opera è segnato da un secondo sipario che si trova sul palco che calerà a coprire gli attori, invece che a svelarli.

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il Pickwick

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