“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Il Pickwick

Vladimir Vladimirovič Majakovskij

“Come si dice, l’incidente è chiuso. La barca dell’amore si è spezzata contro il quotidiano. La vita e io siamo pari. Inutile elencare offese, dolori, torti reciproci. Voi che restate siate felici”.

 

Giorgio Agamben

“Contemporaneo è colui che riceve in pieno viso il fascio di tenebra che proviene dal suo tempo”

Viktor Šklovskij

“Se invece di cercare di fare la storia, cercassimo semplicemente di essere responsabili per i singoli eventi che la compongono, forse non ci renderemmo ridicoli. Non la storia si deve fare, ma una biografia”.

Vladimir Nabokov

“In realtà, di tutti i personaggi creati da un grande scrittore, i più belli sono i suoi lettori”

Fabrizio Coscia

“Simone Weil muore nel sonno il 24 agosto 1943. Dal suo letto del sanatorio di Ashford, fuori Londra, aveva fatto in tempo a vedere attraverso i vetri della finestra i ciliegi con i frutti appena nati ai suoi rami, e lo aveva raccontato per lettera ai suoi genitori. Non siate ingrati verso le cose belle. − gli scrisse − Godete di esse, sentendo che durante ogni secondo in cui godete di loro, io sono con voi. Dovunque c'è una cosa bella, ditevi che ci sono anch'io”.

Victor Hugo

“Nel naufragio di tutto, la tenerezza rimane a galla”

Fernando Pessoa

“Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente”

Yannick Haenel

“Ecco, il desiderio fa solo di testa sua, si avventa su una preda invisibile, accende bagliori indipendenti dalla ragione e li usa per inventare un culto bruciante, che gli serve da nascondiglio”

Giorgio Strehler

“Nessuno sulla terra è mai amato abbastanza”

Lucio Fontana

“Non posso parlare del futuro. L’uomo camminerà sulla Luna, Marte. L’arte può finire. Non è una necessità, malgrado tutto ciò che raccontano: mangiare, dormire sotto un tetto, proteggersi dal freddo, sono cose importanti. L’arte serve sempre meno, rimpiazzata dagli ingegneri, dalla macchina. Se vuole continuare deve evolvere... Non un oggetto né una forma... Più niente a che vedere con il consumo borghese, la bellezza legata a un oggetto vendibile. L’arte diventerà infinito, immensità, immateriale, filosofia...”

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