“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Ludovica Campione

Facciamo finta che questa stanza era un teatro

L’ultimo attore lascia la scena. Si spengono le luci. Si possono sentire i pensieri degli spettatori in sala: ‘Ma è finito? Posso applaudire?’. La sensazione è quella di essersi svegliati da un sonno profondo in cui non ci si era accorti di essere caduti. È questo che da trent’anni − si sono formati a Ravenna nel 1992 − fanno Luigi De Angelis e Chiara Lagani, alias Fanny & Alexander: abitano quell’interstizio tra sogno e realtà, come fanno i bambini quando giocano a “facciamo finta che io ero la mamma e tu la figlia”, e lì ci trovano il teatro. E ci attirano lo spettatore, senza trucco e senza inganno, con i loro riti sciamanici.

il Pickwick

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