“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Stefania Gimmelli

L’universo al femminile di Lana Del Rey

America, West Coast, un viaggio on the road verso le spiagge soleggiate della California, paesaggi secchi e aridi, e poi si apre la costa rocciosa, una macchina sportiva decappottabile, un vestito leggero, bianco di cotone, capelli al vento, grandi occhiali da sole, siamo in una scena di un film anni ’60 in bianco e nero, fuori una realtà che incombe grottesca fatta di scie chimiche, epidemie, in un panorama quasi apocalittico. Questo e molto altro caratterizza il nuovo lavoro di Lana Del Rey: Chemtrails over the Country Club; la cantautrice, poetessa e modella made in USA, ha pubblicato il suo ultimo album lo scorso 19 Marzo raggiungendo subito la vetta delle classifiche americane e non solo.

“Elegia Americana”: un’empatia dal carattere universale

Dal 28 novembre sulla piattaforma Netflix è disponibile il nuovo film di Ron Howard, Elegia americana (titolo originale: Hillbilly Elegy), che vede protagoniste due grandi attrici, Glenn Close e Amy Adams, nel film rispettivamente madre e figlia, probabili candidate ai prossimi Oscar.

Poesie d’autunno

BLU  

Non è la goccia a scavare il solco
Ma a riempirlo
Cadendo una dietro l’altra, fino all’orlo.

Un film in cui lo spettatore torna protagonista

Il 4 settembre, sulla piattaforma Netflix è arrivato il nuovo film scritto e diretto da Charlie Kaufman Sto pensando di finirla qui (I’m Thinking of Ending This); i fan del regista, sceneggiatore premio Oscar per Se mi lasci ti cancello e di film premiati dalla critica come Il ladro di orchidee, Essere John Malkovich e poi Anomalisa, attendevano con ansia quest’ultimo lavoro che, a mio avviso, non ha deluso le aspettative.

Gnut live in una notte di mezza estate

“Magari fuss’ tu l’ammore ’o vero,
Io ’ngopp all’acqua cammenasse a pere,
’E viecchie addeventassero criature,
E ’a pietto scumparesse ogni paura”
 (Alessio Sollo)

 
 

Breve premessa per il lettore; fatti, descrizioni, opinioni saranno del tutto soggettivi e racconterò in questo articolo, quelle che sono state la mie personali sensazioni ed emozioni di una serata, del live di un cantautore che da alcuni anni mi ha regalato canzoni alle quali sono legati ricordi ed emozioni.
Dunque vi toccherà “vedere” e “sentire” attraverso i miei occhi e le mie percezioni.

Perturbazione: “(Dis)amore”, ventitré episodi di vita

“È vero che a un certo punto della nostra vita i rimorsi li inzuppiamo nel caffè la mattina come biscotti”.
(Caro Michele, Natalia Ginzburg)

 

Nell’epoca di Netflix, del successo delle serie tv, dove una o più storie sono narrate in episodi e stagioni, ci appare coerente e di tendenza realizzare un album che più che concept assume le caratteristiche di una “serie musicale”. (Dis)amore, ottavo e ultimo album del gruppo torinese Perturbazione, si presenta diviso in ventitré tracce, o meglio episodi, sulla vita di una coppia; dalla scoperta dell’altro e il conseguente innamoramento, fino al (Dis)amore.

“Remind Me Tomorrow”, un album da ricordare

Fino ad un anno fa non conoscevo Sharon Van Etten, giovane cantautrice del New Jersey attiva dal 2009; ciò che mi ha portato ad ascoltare questo disco è stata la sua copertina; succede spesso così con i libri e con gli album. Capita infatti che quando cerchiamo senza un’idea precisa qualcosa da leggere o da ascoltare, è proprio la copertina o un titolo ad attirare la nostra attenzione, arriva da noi, ci sceglie nel momento giusto ed infine sembra essere ciò che in realtà stavamo cercando.

Il maturo equilibrio dell'ultimo disco dei The National

In questo periodo di sospensione tra la vita ordinaria di qualche mese fa e il futuro che verrà (ma non si sa ancora bene quando), ho avvertito il bisogno di ascoltare un album che mi permettesse di riflettere, non solo in maniera personale, ma anche universale sulla vita e l’esistenza in generale; così ho pensato fosse arrivato il momento di riascoltare con attenzione l’ultimo ed ottavo album dei The National, una band alternative rock i cui componenti suonano insieme da venti anni, ed è proprio questa maturità artistica e personale a emergere in tutte le ben sedici track che compongono l’album I Am Easy to Find.

il Pickwick

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