Extra La locanda delle chiacchiere
«Il viaggio s’arresta in una locanda: scoppietta la fiamma, una musica dice il suo tono, il bisbiglio di voci vi domina legando i tavoli ai tavoli, gli uomini agli uomini. È qui che i racconti s’incontrano».
Gruppo 9 e dintorni: Gianluca Calvino si racconta
Written by Domenico CarraraGianluca Calvino è uno scrittore e docente di scrittura creativa presso il laboratorio di Homo Scrivens a Pompei, nonché insegnante. Collabora col suo Gruppo 9, di cui sono usciti vari titoli fra cui il Premio Carver Party per non tornare, Non sono stato io e il più recente Gli affamati.
Qual è il tuo rapporto con il presente, con l'epoca che stiamo vivendo?
Mah, tutto sommato positivo. Nel senso che l’epoca che viviamo non è molto peggiore di quelle che l’hanno preceduta. Guerre, sterminii, genocidi, purtroppo fanno parte della natura barbara dell’individuo. Forse a livello culturale c’è stato un certo declino, ma anche questo credo che lo si dica da sempre. In tutte le epoche avremmo trovato quello che diceva “ai miei tempi era diverso”. La verità è che l’uomo è questo qui, poco da fare. L’importante è vivere con ironia, è l’unica cosa che ti può salvare dalla follia della vita.
La realtà di Melito Irpino nelle parole di Carmine Santoro
Written by Domenico CarraraMelito è un piccolo centro della Bassa Irpinia. Poche anime, la parte storica abbandonata a se stessa. Alcuni ragazzi, guidati da Carmine Santoro, attivista politico da una vita, hanno deciso di attivarsi per riportare alla luce la bellezza del posto. A loro va un grande in bocca al lupo, abbiamo trascorso insieme uno splendido venticinque aprile.
L'ex Opg sa di aria pulita, sa di musica, ritmo istintivo, vino. Ci sono le parole degli ex carcerati, toccanti testimonianze, residui del set di Gomorra, l'antico e il nuovo. Il futuro negli occhi dei ragazzi che gestiscono lo spazio. E noi spaesati, quasi commossi, dissetati dall'ossigeno.
Qual è la vostra visione del presente, dell'epoca che stiamo vivendo?
Crediamo che stiamo vivendo una fase molto particolare, in cui nulla può essere dato per scontato e in cui l’iniziativa popolare, dal basso e bene organizzata, può trovare lo spazio di esistenza che merita.
Cultura, lingua, identità: intervista a Gaspare Balsamo
Written by Michele Di DonatoInterprete ed epigono di una tradizione, vissuta, filtrata e rielaborata come atto resistenziale etico e politico, Gaspare Balsamo coniuga al tempo presente lo strumento del cunto, facendone atto creativo che fonde e bilancia etica ed estetica. Con donchisciottesca baldanza (e proprio a Don Chisciotte era ispirato lo spettacolo a cui assistemmo all’ex Asilo Filangieri lo scorso maggio), Balsamo si fa paladino di una sicilianità – e di una meridionalità – che troppo spesso sconta un’omissione proterva.
Ci racconta qui di sé e della sua poetica, parlandoci di lingua identitaria, corpo proprietario, di tradizione e contemporaneità.
- Gaspare Balsamo
- cunto
- Opera dei pupi
- cuntastorie
- Don Chisciotte in Sicilia
- letteratura siciliana
- lingua siciliana
- Mimmo Cuticchio
- Giuseppe Pitrè
- Festibàl
- ex asilo filangieri
- Luca Sessa
- Trinacria sulla luna
- Pitrè senza gravità
- galleria toledo
- Luca Recupero
- MOMU
- Associazione Musicale Etnea
- Biagio Guerrera
- Giancarlo Parisi
- Puccio Castrogiovanni
- Esercito della Biblioteca delle Tradizioni Popolari Siciliane
- Muciara
- Casa dei Cantastorie
- Deutschlandradio Kultur
- Horcynus Orca
- Stefano D'Arrigo
- intervista
- Michele Di Donato
- Il Pickwick
Instabili vaganti, l'urgenza di un teatro davvero "civile"
Written by Michele Di DonatoEsiste un teatro che per dirsi “civile” non si limita a salire su un palco come fosse il podio d’un comizio da cui parlare ad un pubblico che – normalmente – già conosce e condivide determinate idee. Esiste un teatro che per dirsi “civile” sceglie che l’azione scenica da compiere non sia disgiunta da un’azione “pratica” che vada dalla scena fin fuori dalla scena. Esiste un teatro che cerca, rischiando in proprio, di essere davvero “civile” andando a portare, con la voce della propria poetica, la propria parola laddove il suo senso si fa più pregno e la sua eco rimbomba con maggiore fragore.
- Instabili Vaganti
- Desaparecidos#43
- Nicola Pianzola
- Anna Dora Dorno
- Ayotzinapa
- massacro di Tlatelolco
- Progetto internazionale Megalopolis
- Iguala
- Oaxaca
- ENAT
- Escuela Nacional de Arte Teatral
- UNAM
- Escuela Normal Rural de Ayotzinapa
- Acción Global
- Marco De Marinis
- Centro Culturale Universitario Tlatelolco
- Paulina Alvarez
- Helmar Alvarez
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- Foro La Morada
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- #365porlos43
- Ojo de Perro
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- Festival Fitich
- Chiloè
- Il rito
- Cile
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- Messico
- Interviste
- Michele Di Donato
- Il Pickwick
A quattrocento anni dalla scomparsa del più celebre drammaturgo inglese Scene da Romeo e Giulietta, un percorso sulle parole di Shakespeare è un progetto che vuole celebrarlo coinvolgendo la città di Bologna: si snoda in teatri, biblioteche, musei, scuole e luoghi inattesi e simbolici della città e attraverso un ricco percorso di spettacoli, incontri, installazioni, laboratori e azioni a cura di Elena Di Gioia, Associazione Liberty e Teatrino Giullare.
- Teatrino Giullare
- Scene da Romeo e Giulietta
- Un percorso sulle parole di Shakespeare
- Associazione Liberty
- Enrico Deotti
- Giulia Dall'Ongaro
- La Torre di Romeo e Giulietta
- Torre degli Asinelli
- Carmelo Bene
- strage di Bologna
- L'orizzonte dipinto
- Guido Salvini
- Gerardo Guccini
- Michele Canosa
- Ermete Zacconi
- Memo Benassi
- Irma Gramatica
- paolo stoppa
- Romeo e Giulietta e la scienza
- Fondazione Golinelli
- Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
- Romeo e Giulietta Q1
- Silvia Bigliazzi
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- Comune di Bologna
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- Elena Di Gioia
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Giulio Rincione è fumettista e illustratore palermitano. Collabora come autore di fumetti con la casa editrice Shockdom, per la quale ha realizzato la sua prima graphic novel Paranoiae e la trilogia Paperi, scritta da suo fratello Marco Rincione. Ultimamente ho iniziato a collaborare con la Sergio Bonelli Editore, per la quale sta realizzando una storia di Dylan Dog, scritta da Michele Monteleone.
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Art 3.0: AutoRiTratto di Gianni Barelli
Written by Catia Giaccherini"Le immagini che abbiamo delle stelle nel cielo ci arrivano in ritardo rispetto al momento in cui avvengono. I pianeti, le figure mitologiche e le valenze alchemiche raffigurate da Gianni Barelli, sono la rappresentazione di qualcosa avvenuto altrove e in un altro momento.
Art 3.0: AutoRiTratto di Matteo Bussola
Written by Catia Giaccherini"C'è quest'ora, in perfetto equilibrio tra il pomeriggio e la sera.
Quando il sole appare in bilico tra i pini e la collina, la luce entra pulviscolare dalla finestra, gli ultimi raggi proiettano lunghe ombre sul muro dello studio e fanno scintillare la bottiglia vuota di Franziskaner che uso come porta pennelli. Tutto si gioca nel giro di pochi minuti. La luce si affievolisce piano e accendo la lampada al tavolo, i cani rientrano dal giardino per farmi intendere ch'è ora di cibo, sento piedini correre svelti al piano di sopra, Paola si prepara l'ennesima tazza di tè che abbandonerà nel lavandino o appoggiata sopra a un cassetto.
"Sicuramente nacqui in quel giorno, come artista; attraverso lo scacco supremo che è l'arte, l'uomo, eterno ingannatore di se stesso, cerca di contrabbandare come una risposta ciò che è destinato invece a restare un tragico interrogativo". (La promessa dell'alba di Romain Gary)