Print this page
Monday, 20 January 2014 00:00

Il Teatro visto dal buco della serratura

Written by 

Entrare in punta di piedi nelle vite altrui, rubarne squarci di dialoghi, interpretarne volti ed  espressioni... chi non ha mai pensato di farlo? Bene, l'ultima frontiera del teatro contemporaneo vi accontenterà, vi condurrà direttamente nelle stanze dell'intimità a un passo dagli attori. Precisamente al Chiaja Hotel de Charme di Napoli, dove all'interno delle camere dell'albergo, un tempo "allegro" postribolo partenopeo, va di scena DO NOT DISTURB – il teatro si fa in albergo  per la regia di Mario Gelardi.

L’esperimento nasce sulla scia del fortunato filone secondo cui le rappresentazioni sceniche traslocano dai luoghi usuali della messinscena per trovare alloggio e a accoglienza in posti non convenzionali che annullano ogni forma di barriera, in primis la tipica distanza che l'altezzosità del palcoscenico per forza di cose impone. Quindi niente luci, niente trucco, niente scena, tutto è molto naturale quasi come fare l'amore e trovarsi dopo a parlare del più del meno.
È quanto succede alle due coppie di interpreti, protagonisti dell'originale trittico di performance. In religioso silenzio, il pubblico si intrufola dapprima nella stanza da letto di una giovane coppia, si conoscono appena, si sono incontrati in un bar e si sono trovati complici sotto le lenzuola, poi arriva il dopo. Dopo è tempo di domande: "Chi sei, cosa fai, segno zodiacale, segni particolari?"... ognuno prova a farsi un'idea dell'altro. Lei è Aisha, misteriosa, sensuale, provocatrice, cittadina del mondo, lui è Lorenzo, scanzonato, aspirante attore,  spiritoso e brillante. Questo è quanto sembra a prima vista, queste sono solo le maschere che i due rimettono in viso dopo essersi messi a nudo nell'autenticità del piacere.
Divertiti ma anche sorpresi da un finale irrisolto, gli insoliti avventori si apprestano poi ad assistere al secondo capitolo amoroso, quello di Filippo ed Eduardo. Due lui molto diversi fra loro. Uno filosofo, attento alle regole e romantico sognatore, l'altro ingegnere, realista e pragmatico, due poli opposti che si attraggono che si scontrano contro l'inesorabile muro del ritorno alle vite reali, di ruoli e convenzioni a cui ci consegniamo come prigionieri volontari.
Tutti e quattro i personaggi assaporano un soffio di libertà nello spazio di una notte, nell'anonimato di una stanza d'albergo e quando arriva mattina la carrozza si trasforma in zucca e i sogni lasciano il posto alle scomode verità.
Il format teatrale promosso dal Nuovo Teatro Sanità prevede infine una terza ed ultima parte della saga erotica, questa volta tra i tavolini del bar dell’hotel. Lì si assisterà ad una rivisitazione al maschile di  un pezzo de La voce umana di Jean Cocteau da parte di Roberto Azzurro che saluterà gli ospiti con le parole non dette di una conversazione telefonica alquanto surreale.
Alla fine è chiaro che la  realtà è sempre diversa da come la vorremo. Uno, nessuno, centomila... chi siamo veramente? E soprattutto quello che raccontiamo di noi, quanto condiziona gli atteggiamenti dell'altro?
Mario Gelardi prova ad approfondire questo controverso tema con i toni leggeri e allo stesso tempo drammatici propri delle scene di vita quotidiana. Il risultato è un progetto che, seppure in via embrionale, appare davvero ben riuscito, che diverte, sorprende ed emoziona il pubblico.
Il tutto risulta molto spontaneo, naturale, complice un testo semplice ma non semplicistico che scorre via veloce e arriva dritto al cuore senza bisogno di servirsi di arzigogolate espressioni pleonastiche. Si riesce a parlare delle diverse sfumature dell’amore e della cultura, senza dover ricorrere a macchiettismi travestimenti o banali moralismi, tutto ruota attorno a un affresco della società dipinta nel modo più veritiero possibile.
Molto buona anche la prova dei giovani attori che rendono lo spettacolo credibile e intenso, nonostante la difficoltà della distanza ravvicinata con il pubblico e il realismo delle scene.
Morale della favola? Se l’apparenza spesso inganna, i sentimenti, quelli veri, vengono sempre a galla, fosse anche solo per il tempo di un “servizio in camera”.





 

Do Not Disturb – il teatro si fa in albergo
regia Mario Gelardi
con Roberto Azzurro, Carlo Caracciolo, Vincenzo Coletti, Mario Di Fonzo, Annalisa Direttore, Gennaro Maresca
drammaturgia Claudio Finelli, Mario Gelardi
produzione Nuovo Teatro Sanità
paese Italia
lingua italiano
durata 1h
Napoli, Chiaja Hotel de Charme,18 gennaio 2014
in scena dal 15 al 19 gennaio 2014

Latest from Arianna Esposito

Related items