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Saturday, 27 May 2017 00:00

L'esperimento italiano di "Almost, Maine"

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Almost Maine è una cittadina fantasma, così piccola e tanto “di passaggio” che non si trova, a volerla cercare, su nessuna mappa. “Quasi” Maine nella traduzione italiana curata dalla compagnia Teatrocasa per la regia di Ramón Garrido, che mette in scena il testo del drammaturgo nordamericano John Cariani per la prima volta nel nostro Paese.

Provengono dall’esperienza “a domicilio” i quattro attori protagonisti Marzia Coniglio, Marco Leone, Rossella Guarnieri e Nicolàs Rivero per approdare sul palcoscenico del Teatro Mediterraneo Occupato di Palermo dal 16 al 18 maggio con questo allestimento che, come cita la sinossi, parla d’amore.
Ben si prestano, il realismo del testo e la comicità dell’interpretazione, a un ambiente salottiero dove il rapporto con il pubblico è diretto, ravvicinato, la risata è spontanea e le nove vignette che costituiscono il puzzle intitolato Almost, Maine sono somministrate in “pillole”. Meno adatto a un palcoscenico di prosa dove lo spettacolo si trasforma in cabaret e fa sorridere, certo, ma è ridotto a puro intrattenimento. Nove storie per diciannove personaggi si snodano nello spazio della scenografia di Roberto Lentini, bianco come la neve del Maine, e sotto il verde intenso dell’aurora boreale che fa luce sugli eventi di queste buffe coppie.
Nel raccontarci degli amori persi, ritrovati, nuovi, dei cuori rotti e riaggiustati con spirito giocoso, la regia si appoggia spesso a uno stile recitativo caricaturale che è proprio degli attori scelti. Tragicomici, realistici, giocosi erano forse gli intenti di Cariani quando scrisse questo pezzo ricco di ironia ma anche di romanticismo in cui l’amore è un arma a doppio taglio e si mescola spesso al dolore. In farsa sentimentale ci viene restituito dalla giovane compagnia Teatrocasa che ha di certo il vantaggio della freschezza e dello slancio, ma che ha poca esperienza di prosa. Fosse anche la comicità più quotidiana l’obiettivo di questa prova, il risultato presenta, infatti, molte lacune nella regia, scarna e poco rilevante, e nella performance inutilmente frenetica. Il palcoscenico contemporaneo richiede dei ritmi e delle accortezze (soprattutto nel districarsi di tante scene e nell’interpretare tanti personaggi diversi) lontani dalle dinamiche rumorose e cabarettistiche dell’accondiscendenza e della risata facile. Richiede uno studio lento, richiede pause e riflessioni; tutti elementi che giovano a coinvolgere lo spettatore, impaziente e per lo più estraneo, nel flusso drammatico degli eventi con coerenza e per necessità. Merito da riconoscere alla compagnia è la voglia di mettersi in gioco con una produzione “aperta” e in divenire che si è potuta e si potrà realizzare grazie al contributo dei mecenati che partecipano al crowdfunding lanciato da Teatrocasa di Palermo e da L’Especìfica di Barcellona in collaborazione con il TMO.

 

 

Almost, Maine
di John Cariani
regia Ramón Garrido
aiuto regia Luigi Milia
con Marzia Coniglio, Marco Leone, Rossella Guarnieri, Nicolás Rivero
scenografia Roberto Lentini
produzione Teatrocasa, L’Especìfica, TMO
Palermo, TMO – Teatro Mediterraneo Occupato, 17 maggio 2017
in scena dal 16 al 18 maggio 2017

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