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Friday, 13 January 2017 00:00

Caro Oliverio...

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In Calabria la definizione della Legge Regionale sul Teatro sembra vittima d'una stasi improvvisa e immotivata: dopo una prima fase elaborativa − frutto del lavoro compartecipato tra Istituzioni e realtà artistiche che operano sul territorio − la definizione concreta della stessa sembra infatti vittima di un improvviso silenzio amministrativo, di un'improvvisa incapacità del Presidente della Giunta Regionale all'ascolto e all'azione conseguente. La Calabria paga questo silenzio e questa inattività istituzionale: la paga da anni, la paga da decenni (basterebbe ricordare che si tratta di una Regione nella quale il Ministero non ha riconosciuto la presenza di alcun Teatro Nazionale, di alcun TRIC e di alcun Centro di Produzione). Un lavoro di ideazione, di messa a punto d'urgenze e problematiche e di possibili soluzioni è stato compiuto; questo lavoro merita adesso ulteriore messa in discussione e concreta coniugazione normativa. Per il bene del teatro, per il bene della Calabria.
Il Pickwick ha ricevuto ieri e pubblica oggi il documento redatto in merito dall'Assemblea Permanente del Teatro Calabrese. Ritiene questa pubblicazione un doveroso segno d'attenzione.


L’Assemblea Permanente del Teatro Calabrese, si è riunita lunedì 9 gennaio 2017 alle ore 15,00 presso l’Università della Calabria.
Constatata l’ennesima mancanza di risposte da parte del Presidente della Giunta Regionale nonché Assessore P.I. e Cultura della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio, sollecita cortesemente lo stesso, al fine di poter ricevere in breve tempo,  il testo completo della proposta di Legge Regionale sul Teatro, deliberata in G.R. lo scorso 16.12.2016 e inviata al Consiglio Regionale per l’approvazione.
Altresì, ricorda al Presidente, che come più volte concordato con lui in occasione degli incontri avuti, la nuova Legge Regionale, atta alla creazione di un sistema teatrale regionale, dovrà basarsi su alcuni necessari e imprescindibili articoli che abbiamo già trasmesso nei tempi e nei modi stabiliti, ma che re-inviamo qui di seguito:



Compagnie di produzione
1.1
La Regione sostiene le compagnie di produzione in possesso dei seguenti requisiti:

a) Costituzione legale dell’organismo da almeno tre anni con sede in Calabria;
b) Progetto produttivo con particolare attenzione alla nuova drammaturgia contemporanea italiana ed al rinnovamento del linguaggio teatrale e al recupero del patrimonio e dell’identità regionale;
c) Bilancio di previsione annuale nel quale si evidenzi autonomia organizzativa e gestionale;
d) Possesso di requisiti attestanti il valore artistico del soggetto teatrale.
e) Realizzazione, nel corso dell’anno precedente quello di riferimento, di un minimo di quaranta giornate recitative, in forma non gratuita, comprovata dalle distinte di incasso della Siae;
f) Raggiungimento di almeno trecento giornate lavorative, assicurando agli elementi impiegati il rispetto delle norme in materia di previdenza e assistenza.


1.2
La Regione, al fine di favorire un graduale e qualificato inserimento di nuove iniziative, può inoltre sostenere non più di 8 organismi per il primo triennio e non più di cinque organismi per ogni triennio successivo, che siano in possesso dei requisiti di cui ai punti a), b), c), d) del precedente comma nonché dei seguenti ulteriori requisiti:

a) Realizzazione, nel corso dell’anno precedente a quello di riferimento, di un minimo di quindici giornate recitative, in forma non gratuita, comprovate dalle distinte di incasso della Siae;
b) Raggiungimento, nel corso dell’anno precedente a quello di riferimento, di almeno 150 giornate lavorative, assicurando agli elementi impiegati il rispetto delle norme in materia di previdenza ed assistenza.


1.3
Gli organismi di cui al comma 2, per mantenere il finanziamento nel triennio di programmazione, dovranno garantire il raggiungimento degli obiettivi definiti nel  regolamento di attuazione.


1.4
Il requisito relativo alle giornate recitative potrà essere raggiunto anche con recite a  ingresso gratuito nel limite massimo del 20 per cento dell’intera attività annuale, comprovato con documentazione fiscale e certificati di agibilità ex ENPALS. Per la specificità del lavoro svolto, l’attività recitativa dalle imprese di teatro di strada deve essere attestata, oltre che documenti fiscali, da una dichiarazione della pubblica autorità e da certificato di agibilità ex ENPALS; quella svolta dalle imprese di teatro di figura può essere attestata per il 50% da certificato di agibilità ex ENPALS.

 

Centri di produzione teatrale
1.
Sono definiti centri di produzione teatrale gli organismi che svolgono attività di produzione e di esercizio presso un massimo di tre sale teatrali, gestite direttamente e munite delle prescritte autorizzazioni previste dalla normativa vigente, per un totale di almeno 300 posti con una sala di almeno 200, ubicate nel comune in cui l’organismo ha sede legale o nei comuni della regione di appartenenza.


Distribuzione
1.
La Regione, al fine di garantire un’equilibrata e qualificata distribuzione dell’offerta teatrale e di formazione del pubblico nell’ambito del territorio regionale e creare condizioni di stabilità dell’offerta, promuove  lo sviluppo di una rete di teatri e di luoghi di pubblico spettacolo con una programmazione di spettacoli dal vivo.
A tale fine sostiene l’attività di circuiti che svolgano attività di distribuzione, promozione e formazione del pubblico in idonee sale teatrali di cui gli stessi hanno la disponibilità, nel territorio della regione, e che non producano, coproducano o allestiscano spettacoli, direttamente o indirettamente, in presenza dei seguenti requisiti:


1.1. a) Sede legale nel territorio della Regione;
  1. b) Coinvolgimento prioritario dei teatri pubblici e privati già operanti con carattere di continuità nell’attività di esercizio teatrale in ambito regionale;
   1. c) Programmazione nell’anno di un minimo di 100 giornate recitative effettuate da organismi, di riconosciuta professionalità e qualità artistica, di cui almeno il venticinque per cento riservate alle produzioni teatrali di organismi sovvenzionati dalla presente legge e almeno il dieci per cento riservate alle produzioni di organismi iscritti all’Albo Regionale del Teatro e non sovvenzionati;
    1. d) Programmazione articolata su almeno dieci piazze distribuite in modo da garantire una equa distribuzione sul territorio regionale, ed effettuate in idonee sale teatrali, ovvero in ambiti diversi muniti delle prescritte autorizzazioni;
    1. e) Stabile e autonoma struttura organizzativa.

 


Festival
1.

La Regione può concedere un contributo a soggetti pubblici e privati organizzatori in grado di presentare un valido progetto finalizzato alla realizzazione di un festival di particolare rilievo nazionale e internazionale che contribuisca alla diffusione e allo sviluppo della cultura teatrale, all’integrazione del teatro con il patrimonio artistico e alla promozione del turismo culturale. Tale manifestazione deve comprendere una pluralità di spettacoli nell’ambito di un coerente progetto culturale, di durata continuativa non superiore a sessanta giorni e realizzati in uno spazio territoriale definito e in coerenza con gli obiettivi del progetto presentato.


2.
Fermo restando l’obbligo di tutti gli adempimenti previsti dalla normativa vigente, il contributo è subordinato ai seguenti requisiti:
a) Supporto di uno o più enti pubblici;
b) Direzione artistica ed organizzativa in esclusiva e di comprovato valore professionale;
c) Disponibilità di una stabile ed autonoma struttura artistico-tecnico-organizzativa commisurata al progetto presentato;
d) Programmazione di almeno dieci spettacoli di cui almeno il 30% in prima nazionale;


Formazione
Formazione Professionale

1. La Regione al fine di professionalizzare le risorse umane da impiegare nelle attività previste nell’ambito del teatro in particolare e nello spettacolo dal vivo in generale, favorisce attraverso l’assessorato competente attività finalizzate alla formazione di registi; attori; drammaturghi; danzatori; scenografi e costumisti; manager e amministratori; tecnici e maestranze dello spettacolo.
Tali attività coinvolgeranno prioritariamente, nella fase di progettazione e attuazione dei percorsi formativi soggetti qualificati e riconosciuti dalla presente legge attraverso l’Albo Regionale.


Formazione in ambito scolastico

L’elenco delle compagnie teatrali, riconosciute dalla presente legge e iscritte all’albo regionale, nel caso in cui, tra le proprie attività, svolgano annualmente percorsi di formazione in ambito teatrale, verrà trasmesso annualmente, all’Ufficio Scolastico Regionale e al MIUR, al fine di poter avviare rapporti con Istituti Scolastici e Università del territorio regionale, progetti specifici in tale ambito.

 


Progetti speciali
La Regione, nell’ambito della programmazione triennale, può prevedere,  annualmente,  la realizzazione di “PROGETTI SPECIALI” al fine della realizzazione delle seguenti azioni:
a) Qualificata e comprovata esperienza della direzione artistica e organizzativa del progetto; (criterio valutativo non azione)
b) Sostenibilità e congruità economica del progetto  (criterio valutativo non azione)
c) Riqualificazione delle aree svantaggiate o a rischio (borghi antichi, centri non abitati o a rischio di migrazione, periferie) soprattutto in spazi non convenzionali.
d) Coesione e inclusione sociale (soggetti a rischio, minori, anzioni, disabili ecc.)
e) Progetti originali di formazione ed educazione di nuovo pubblico.
f) Ricerca di linguaggi innovativi con particolare riferimento all’interazione tra diverse      forme artistiche.


I requisiti di ammissibilità sono stabiliti dal regolamento attuativo.


Infine, l'assemblea permanente comunica che, a conclusione dei lavori, ha unanimemente deciso di intraprendere un percorso che porti alla formazione di un soggetto giuridico legalmente costituito a norma di legge, al fine di tutelare in ogni sede le necessità e gli interessi delle strutture e dei lavoratori operanti nel settore teatrale sull’intero territorio regionale.





Sottoscrivono:

Massimo Costabile – Lalineasottile
Lindo Nudo – Teatro Rossosimona
Pierpaolo Bonaccurso – TeatroP
Max Mazzotta e Iris Balzano – Libero Teatro
Carmelo Giordano – DiciassetteBi
Maria Grazia Bisurgi e Francesco Votano – ConimieiOcchi
Ester Tatangelo – Hermit Crab
Dante De Rose – La Ginestra
Dario Natale – Scenari Visibili
Fabio Vincenzi – Teatri UNICAL
Antonello Antonante – Centro R.A.T. Teatro dell'Acquario
Ernesto Orrico – Zahir
Claudio Rombolà – Teatro del Grillo
Emi Bianchi – Confine Incerto
Settimio Pisano – Scena Verticale
Marco Silani – Arciere
Fabio Pellicori – Chimera
Francesco Passafaro – Teatro Incanto
Massimo Barilla – Mana Chuma Teatro
Aldo Zucco – Teatro delle Rane
Santo Nicito – Pagliacci Clandestini
Gaetano Tramontana – Spazio Teatro
Luigi Gaudio – Maschera e Volto
Giovanni Carpanzano – Officina Teatrale
Paola Scialis e Stefano Cuzzocrea – Piccola Compagnia Palazzo Tavoli
Nino Racco – Piccolo Teatro Umano
Vincenzo Mercurio – Teatro Proskenion
Mario Massaro – Porta Cenere Teatro 

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