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Tuesday, 12 March 2013 19:50

L'arte è un gioco da ragazzi

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Harry Potter e Draco Malfoy si rincorrono attaccandosi a colpi di bacchetta magica. Un ragazzino magro ha messo il suo pallone in una busta e ci gioca a calcio con un compagno grassottello mentre alcune bambine corrono e saltano allegramente. La primavera si sta presentando con la sua solita timidezza, fa capolino per un po’, accende un sole splendente e poi si nasconde dietro nuvole e pioggia.
Il 10 marzo, a mezzogiorno in punto, prima che il sole si rintani, tra le voci dei bambini che continuano a giocare nel verde del bosco, si formano i gruppi. Ci prepariamo tutti ad assistere ad uno spettacolo che è anche una visita guidata nel museo della reggia di Capodimonte. “Si tratta proprio di un palazzo reale, un tempo abitato dal re Carlo III di Borbone” ci annuncia la nostra guida con voce dolce e ci assicura che le scale che saliremo sono proprio quelle che il re in persona ha salito. La testa coronata ci osserva dal muro quando poggiamo i piedi sui gradini e a nessuno salta in mente di mettersi a fare confusione.

Visitiamo il secondo piano del museo, i bambini sono accompagnati dagli adulti. Anche loro sono molto interessati a quello che la guida ha da dire. Visitare un museo è come fare un viaggio nel tempo attraverso i dipinti. Ci ospitano i colori brillanti e i volti bellissimi delle tele e delle tavole del ‘500 e le atmosfere più cupe e i volti realistici delle opere dei primi anni del ‘600. Fino a quando, due pittori in carne ed ossa giungono dal passato venendo giù da una scalinata. Vogliono realizzare un dipinto davanti ai nostri occhi. Uno preferisce le cose semplici, le luci naturali e il fondo nero come il famoso Caravaggio, l’altro ama i colori, le stoffe, i paesaggi rigogliosi. Battibeccando si mettono al lavoro e scelgono tra i bambini i loro assistenti. Tutti si divertono un mondo, perché i pittori sono davvero simpatici e non la smettono di prendersi in giro a vicenda. Si sfidano nella realizzazione di una Madonna con bambino e mentre uno stende un telo nero nella sua cornice, l’altro riempie la propria di stoffe coloratissime. Bambini e accompagnatori possono essere i personaggi dei dipinti, tra loro ci sono angeli e Madonne, il male personificato e i lieti pellegrini. Allora uno sceglie una Madonna coi capelli scuri mentre l’altro la preferisce assolutamente bionda e magari con gli occhi azzurri. Il lavoro dell’artista che preferisce la semplicità è, di certo, più veloce, quindi può scatenare il coro dei bambini che si prendono gioco del più lento e ricco pittore che sistema stoffe, persone e oggetti “così, così, così e così!”.
Essere il protagonista di un'opera d’arte o soltanto aiutare l’artista a realizzarla è un gioco bellissimo. Tutti i bambini si propongono per partecipare attivamente e gli adulti si divertono quando vengono chiamati a dare il loro contributo. Una volta terminato il lavoro dei pittori, la visita continua con l’arte barocca e le nature morte. I piccoli visitatori sono curiosi e fanno domande. Adesso sanno perché alcuni dipinti sono coloratissimi mentre altri sono più bui ed intensi.
Ogni elemento concorre al successo di questa visita/spettacolo organizzata alla reggia di Capodimonte, dal sole che entra dalle finestre, ai simpatici attori che coinvolgono grandi e piccini, alle guide che utilizzano un linguaggio semplice e chiaro, ai grandi artisti che hanno lasciato a Napoli le loro opere. I bambini e la città di Napoli con i suoi capolavori sono al centro di un evento a cui ogni piccolo napoletano dovrebbe partecipare. Grazie a “Le Nuvole” e allo spettacolo Un giorno in bottega, l’arte diventa di tutti e il palazzo del re Carlo III di Borbone è nostro per tutta la mattinata.

 

 

 

Un giorno in bottega
testo e messa in scena di Fabio Cocifoglia
consulenza artistica Maria Laura Chiacchio
con Salvatore D'Onofrio e Roberto Giordano
produzione Le Nuvole Teatro ragazzi
in collaborazione con Progetto Museo
Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli, 10 Marzo 2013
in scena il 10 Marzo 2013 (data unica)

 

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