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Saturday, 12 September 2015 00:00

Ombre e luci del mistero creativo

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Nell’ambito della rassegna Vissidarte – Il teatro racconta i pittori al Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli, è andato in scena Per Grazia Ricevuta della compagnia Teatri 35 che da quindici anni si occupa di sperimentazioni teatrali operando nel rapporto tra arti visive, teatro e musica. Lo spettacolo visto al Pan non si può considerare un’opera teatrale in senso stretto, ma una performance che ha visto la preparazione ai tableaux vivants dall’opera di Caravaggio.

Purtroppo bisogna dire che l’allestimento del palco, che non era molto alto, nell’atrio non ha consentito una buona fruizione dei quadri che sono stati rappresentati e chi si trovava dalla metà sala ha avuto qualche difficoltà nella visione, figurarsi chi era seduto in fondo, perciò non poche sono state le persone che si sono alzate spesso per vedere meglio spezzando il silenzio e la magia che si sono creati in quei momenti.
Detto questo, il palco presentava sulla parete di fondo molti drappi colorati viola, rosso, blu e nero. Sull’assito una cassapanca piccola, un cesto di frutta, un teschio nero, delle ali, dei libri variamente disposti che fanno intuire subito il soggetto dei quadri che si vedranno a breve. La performance è introdotta da più voci registrate che declamano sull’arte e il ruolo dell’artista, mentre i tre attori, Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella, salgono sul palco. Uno di questi, con camicia e pantaloni bianchi, estrae dal baule una serie infinita di altri drappi colorati disponendoli a terra. Il pubblico in silenzio assiste a questi movimenti cadenzati, sottolineati dalla musica classica e sacra che accompagnerà tutta l’esibizione senza attimi di sosta. Affascinante quasi quanto la rappresentazione delle tele del Caravaggio è la preparazione dei drappi che nelle mani dei tre attori, che manipolano, girano, piegano, prendono forma sui loro corpi trasformandosi in abiti. Sui drappeggi così creati, la luce bianca forte di un riflettore posizionato sulla sinistra; sono evidenti i giochi di luce e di ombre che si avvicinano in modo molto simile ed evocativo alle inquietanti ombreggiature caravaggesche. Dopo aver vestito loro stessi in questo modo, i tre si dispongono nello spazio per creare il nucleo compositivo della tela che stanno per rappresentare e all’unisono, con uno scatto repentino, si immobilizzano, dando vita alla tavola pittorica. Restando fissi per molti secondi, ricreano l’atmosfera e la gestualità del dipinto del Caravaggio per poi, all’unisono, sciogliere l’intreccio di corpi e di panneggi e ricreare nuovi abiti e composizioni. Il pubblico ha l’impressione di trovarsi nello stesso punto di vista del Caravaggio e di avere davanti a lui i modelli originali del dipinto. Il lavoro di sincronia dei tre attori è notevole ed evidenzia un lungo studio sulla fisicità visto come strumento artistico in una dimensione spaziale tridimensionale per riportare suggestioni, atmosfere attraverso un gioco di sguardi fissi, di pieghe che nascondono e rivelano.
I quadri rappresentati del Caravaggio sono stati: Cesto di frutta, Adorazione dei pastori, San Matteo e l’angelo, Crocifissione di San Pietro, Martirio di Sant’Orsola, La resurrezione di Lazzaro, Decollazione del Battista, Giuditta e Oloferne, Crocifissione di Sant’Andrea, Il bacio di Giuda, La negazione di Pietro, San Giovanni Battista, Maddalena in estasi, Salomè con la testa del Battista, Madonna dei pellegrini, San Francesco in estasi, Ritratto di Caravaggio.

 

 

 

 

Vissidarte – Il teatro racconta i pittori
Per Grazia Ricevuta
Tableaux vivants dall’opera di Caravaggio
attori, attrezzisti, costumisti Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella
produzione Teatri 35
durata 50’
Napoli, PAN – Palazzo delle Arti Napoli, 8 settembre 2015
in scena 8 settembre 2015 (data unica)

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