“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Tuesday, 30 December 2014 00:00

Tondo è più bello

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Questo spettacolo trae spunto da un bellissimo racconto di José Saramago, Il racconto dell’isola sconosciuta, che parla di isole non contemplate sulle mappe, mari tenebrosi, avventurieri e regnanti scettici da dover persuadere. Con tutto questo materiale letterario, che da sempre è il prediletto da bambini e ragazzi, Rosario Sparno ha modellato il suo Mondo Rotondo, dove narrazione, musica e canzoni si avvicendano in un ordito favolistico e favoloso che è allo stesso tempo spettacolo e inaugurazione di un luogo ai limiti dell'impossibile.

Con Mondo Rotondo, infatti, in una città dove ogni luogo deputato ai bambini prima o poi affonda per sempre in mari tenebrosi per davvero, viene inaugurato il nuovo Teatro dei Piccoli, un'isola sconosciuta creata dal nulla dall'ostinazione di persone che al teatro e ai bambini dedicano la loro vita. L'enorme successo del Teatro Galilei 104 che, a dispetto di tutte le avversità, è andato avanti imperterrito presentando stagione dopo stagione un teatro per ragazzi di altissima qualità artistica, è la dimostrazione che investire nella cultura è una scelta vincente e questo nuovo spazio dedicato all'arte e ai bambini è un passo importante in questa direzione. Così, sotto l'egida di un visibilmente emozionato primo cittadino e del nuovo presidente della Mostra d'Oltremare, il Teatro dei Piccoli inizia la sua sfida alla miopia di chi vede il mondo attraverso occhiali quadrati, impegnandosi a dimostrare come le isole sconosciute, anche se non dovessero esistere, è sempre possibile inventarsele.
Questa storia ha inizio di notte in un castello molto lontano, ci parla una bella regina e di un tipetto un po' strano. La nostra regina dorme in un letto quadrato e perfetto, come lo sono i suoi sogni, tutti quadrati e ben allineati. Finita la notte ecco un nuovo giorno per sua maestà, ad attenderla: un trono quadrato, vestiti quadrati, un intero regno, quadrato. Una vita quadrata certo preserva dagli imprevisti e dalla tentazione della follia, ma alla lunga può diventare molto scomoda e noiosa, e lei è molto annoiata.
Dalla porta dei desideri la regina già stanca di primo mattino attende l'inizio del consueto carosello di chi vuole questo e chi vuole quello, con lei sempre lì ad aspettare per ore l'avvicendarsi degli scocciatori: "C'e' chi vuole dei soldi o un consiglio, e vuole saltate come un coniglio. Potrei donargli stivali a molla, ma gli do scarpe con sotto la colla. C'e chi chiede di poter volare perché alla finestra poi deve bussare, alla sua amata che non lo sopporta che quando lo vede gli sbatte la porta, chi ha bisogno di penne giganti per scrivere storie di cose importanti, chi vuol essere una giraffa ma con la i altrimenti è una graffa". Ma quel giorno spunta un omino dei tempi di ieri, un po' buffo e alquanto stravagante, che comincia ad avanzare richieste strane, con ragioni  ancora più strane. L'omino è morbido e tondo, si chiama Gastone e chiede una barca, una barca qualsiasi, anche a remi, l'importante è che galleggi e che possa a servire allo scopo. Dice che gli serve per andare alla ricerca dell'isola sconosciuta, che naturalmente la regina sa benissimo che non esiste, lei è la regina e se non le sa lei queste cose, però il racconto la diverte è uno squarcio nella monotonia, e poi il 'contafrottole' ci sa fare, riempie l'aria di frottole ed ascoltarlo è un piacere. Tra una canzone e un racconto affiora il sospetto che il mondo in realtà non sia quadrato come pensa la regina, ma tondo come un'arancia, e navigando per mare in un mondo rotondo succede che prima o poi, forse oggi, o tra un mese, o un anno, si torna al punto di partenza e magari si incontra l'isola sconosciuta. La regina non gli crede, emette risate 'ienesche', ma tutto quel parlare comincia ad avere qualche effetto su quegli angoli, finanche quelli del real cuore quadrato cominciano a cedere. Quel bugiardo d'un buffone descrive terre lontane e misteriose come se le conoscesse davvero, corre in tondo, si entusiasma, fa capriole, e con le sue mani che sembrano cento trasforma il trono in un mappamondo. La regina comincia a cambiare, una gonna a palloncino prende il posto della precedente, e così abbigliata sale sul mappamondo perdendosi in proibiti sogni rotondi che prendono forma. Ora è lei il capitano della barca che non ha ed è pronta a salpare alla scoperta di un mondo nuovo.
La favola finisce e quello che prima era un trono, poi un mappamondo e poi un'isola sconosciuta, è diventato un piccolo sipario dal quale è necessario passare per iniziare l'avventura, un teatro dentro al teatro, evidentemente anche per regine ed esploratori il modo per accedere ai sogni è uguale al nostro: si passa sempre per un teatro.
La rappresentazione ha avuto effetti insoliti sul pubblico, canzoni e filastrocche innescano meccanismi motori che annullano il noto stato di 'temporanea aprassia motoria' dello spettatore; con salti, balletti e partecipazioni vocali il piccolo pubblico è intervenuto attivamente mostrando un assoluto coinvolgimento: ideazionale e motorio. Questo è il Teatro dei Piccoli, luogo della 'sospensione volontaria dell'incredulità', dove la mente e il corpo palpitano all'unisono in un moto ideale, è la porta per i sogni e la stagione è appena iniziata.

 

 

 

 

Mondo Rotondo
liberamente ispirato a Il racconto dell’isola sconosciuta
di
Josè Saramago
progetto e regia Rosario Sparno
con Loredana Piedimonte, Rosario Sparno
collaborazione artistica Paola Zecca
scene Roberto Crea
costumi Iole Cilento
canzoni e musiche originali Massimo Cordovani
movimenti scenici Alessandra Petitti
disegno luci Riccardo Cominotto
foto di scena Enzo Broccoli
produzione Le Nuvole Teatro Stabile d'Innovazione per Ragazzi
lingua italiano
durata 1h
Napoli, Teatro dei Piccoli, 27 dicembre 2014
in scena 27 e 28 dicembre 2014

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