“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Saturday, 02 August 2014 00:00

Elogio delle stelle che ci hanno dilettato l'animo

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Al Teatro Mediterraneo si sono esibite in un Gran Galà le giovanissime stelle internazionali della danza classica. L’evento, tanto atteso e diffuso nei giorni precedenti, è stato organizzato dal Teatro Palapartenope e dallo Young Russian Ballet ed ha portato sul palco del bellissimo teatro partenopeo Daniil Simkin, Skylar Brandt, Carlo Di Lanno, Antonina Chapkina, Maria Mishina, Dmitry Prusakov, Tatyana Bolotova, Dimitry Sobolevskiy, Anastasia Sverchkova, Aleksandr Stoianov, Elena Kotciubira, Kirill Safin, insieme ad un corpo di ballo selezionato tra i migliori danzatori delle scuole campane in merito al progetto Danza e Professione di Sergio Ariota.

Il pubblico, fatto di persone di tutte le età, specialisti del campo e non, attendeva trepidante l’apertura del sipario che ha visto come primo pezzo il passo a due del Cigno bianco eseguito da Carlo Di Lanno ed Antonina Chapkina.
Carlo Di Lanno è un danzatore napoletano che ha fatto gli onori di casa. Ha iniziato a studiare a Marano presso la scuola Poiesis diretta da Rosaria Valerio per poi entrare, a soli vent'anni, ad essere una delle stelle del Teatro alla Scala di Milano, passando per un’esperienza allo Staatsballett di Berlino. Ieri è tornato, dunque, ad esibirsi davanti al suo pubblico rivelando quella sua graziosissima eleganza, dolcezza, leggerezza. Ha una tecnica ferratissima ed ha tutto il tempo per maturare e diventare un danzatore eccellente, con nulla da invidiare ai suoi compagni internazionali.
Con Antonina Chapkina ha danzato anche, all’apertura del secondo atto, il passo a due tratto dal Cigno nero. La danzatrice è anch’essa formidabile, ma deve ancora maturare in forza scenica ed in espressività, pur rivelando una tecnica che sfiora la perfezione.
I danzatori Maria Mishina del Teatro Bolshoi e Dmitry Prusakov del Balletto di Mosca si sono esibiti, nel primo atto, nel passo a due Diana ed Atteone, nel secondo atto, invece, in Fiamme di Parigi.
Dimitry ha entusiasmato molto il pubblico, quasi sfidando la forza di gravità, mentre la Mishima, leggera e pulita, ha saputo a suo modo prendere il pubblico, soprattutto nel primo passo a due.
Anastasia Sverchkova, ballerina dello Young Russian Ballet, ha rivelato una forte vena romantica ne Lo spettro della rosa per poi convincere gli astanti con una tenacia e carica insospettabili in Espada, insieme al suo partner Aleksandr Stoianov (Teatro dell’Opera Nazionale di Kiev).
Elena Kotciubira e Kirill Safin hanno ammaliato gli spettatori ne L’uccello azzurro tratto da La bella addormentata con grande precisione tecnica e guizzi esplosivi. Soprattutto la danzatrice si è mostrata una grande “attrice” dal punto di vista espressivo, davvero unica.
E per finire i due, forse i danzatori più maturi, Tatyana Bolotova del Teatro Stanislavskij di Mosca e Dimitry Sobolevskiy dell'Estonia Nation Ballet, che in Don Quijotehanno davvero fatto venire giù la platea. Lei, per nulla eterea e statuaria, ma dinamicissima, precisa e fortemente espressiva, al termine dello spettacolo ha ricevuto gli applausi più entusiasti da parte del pubblico.
Ma su tutti ha regnato la stella più grande, Daniil Simkin, il giovane primo ballerino dell’American Ballet Theater, già definito da molti il nuovo Baryshnikov. Daniil, ospite d’onore della serata, è un danzatore russo figlio d’arte, considerato davvero senza pari. Nel primo atto si è presentato al pubblico con uno dei pezzi che l’hanno reso famoso, l’assolo Le Bourgeois, spiritoso, al di fuori degli schemi prettamente classici e davvero incredibile: Daniil ha dato infatti numeri mai visti. È piccolino e vola da dio, grandissima elevazione e dinamica.
Nel secondo atto, invece, Daniil, si è trasformato in Le Corsaire accompagnando la ballerina Skylar Brandt, sua collega dell’American Ballet Theater, e qui anche ha sfidato le leggi di gravità.
La serata è stata davvero ricca di tante e forti emozioni, dove il pubblico ha potuto godere, applaudire, ridere ed ammirare. Forse a tratti gli spettatori sono stati un po’ troppo rumorosi, ma credo che questo abbia in qualche modo influito come carica per i danzatori.
Quello che è stato importante a venir fuori, a mio parere, è un nuovo mito della danza classica che non rispecchia tanto quello della “statuarietà”, della bellezza immobile e centrata e della pura grazia.
Tutti questi danzatori, avendo come basi la tecnica e tutti gli ingredienti indispensabili, hanno giocato su una forte ed intensa dinamica, simbolo della contemporaneità giovanile e dell’evoluzione anche all’interno della tradizione.
L’associazione di Daniil a Baryshnikov la reputo molto convincente e concluderei proprio con una frase del grandissimo ballerino: "L'essenza dell'arte è provare piacere nel dare piacere".

 

 

 

 

Arenaflegrea Summer 2014
Gran Galà del balletto – Daniil Simkin e le stelle internazionali della danza
direzione artistica
Sergio Ariota, Andrey Lyapin
con Daniil Simkin, Skylar Brandt, Carlo Di Lanno, Antonina Chapkina, Maria Mishina, Dmitry Prusakov, Tatyana Bolotova, Dimitry Sobolevskiy, Anastasia Sverchkova, Aleksandr Stoianov, Elena Kotciubira, Kirill Safin
produzione Teatro Palapartenope, Young Russian Ballet
durata 2 h
Napoli, Teatro Mediterraneo, 30 luglio 2014
in scena 30 luglio 2014 (data unica)

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