“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Monday, 10 February 2014 00:00

Complottisti o Tendenziosi?

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The people don’t know their true power. Questo il motto in epigrafe allo spettacolo. Vorrebbe sancire il principio e la fine di questa rappresentazione. Quasi due ore di teatro-canzone alla ricerca non di una verità, ma, si immagina, di una maggiore consapevolezza raggiunta attraverso la ricerca collettiva. Teatro civile in un certo senso. Almeno nelle intenzioni. Sarà colpa del pubblico? Sarà colpa della società ormai passiva e teleimbonita? Le domande scivolano nel silenzio, come in una classe di impreparati che non si aspettavano l’interrogazione.

L’attore/professore continua a rassicurarci, a ripetere che non è una lezione e che la quarta parete, abbattuta metaforicamente con un calcio, non c’è. E invece c’è. Come fosse una parete televisiva. E come spettatori di un intelligente talk show si assiste attoniti e passivi, anche quando interrogati.
Il tema è impegnato: le origini della crisi che dal 2008 attanaglia il nostro mondo. “La domanda potrebbe essere: come siamo arrivati fin qua?”. Dal 1920 (formulazione dei concetti di esistenza commerciale e cultura della visibilità) al governo Letta. Passando per Bretton Woods, la creazione della Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, i meeting di Bilderberg.
Rifacendosi alla divisione dantesca dell’oltremondo (ma Dante in realtà è solo un pretesto), la società globale è divisa nel Paradiso di chi governa speculando le leggi dell’economia, l’Inferno di chi ha perso tutto e il Purgatorio in cui ci troviamo noi, le classi medie.
L’economia governa le nostre esistenze, eppure quanto ne siamo digiuni, quanto non comprendiamo il senso delle parole che pure quotidianamente si usano, si leggono sui giornali, si ascoltano alla radio, si vedono in televisione. Ma non è una lezione di economia quella che ci propone Tiziano Turci. Si tratta piuttosto di una teoria, intesa nel senso etimologico di osservazione di fatti (da theoreo: guardo, osservo).
La Borsa sale, ma nell’economia reale non cambia niente.
La musica è il tappeto sonoro su cui rimbalzano le parole. Avvolgente e coinvolgente la voce di Rossella Teramano. Gradevole e orecchiabile l’improvvisazione musicale, adatta ad un pubblico musicalmente poco educato ed esigente, che non distingue il tema di Orfeu negro e sorvola indulgente sulle imperfezioni tecniche.
Musica e parole si intrecciano e si sovrappongono, per fortuna, alleggerendo quella che, nonostante le intenzioni e gli sforzi, si configura come una sconclusionata lezione di teoria economica.
Per fortuna prevale la teoria, nel senso etimologico di cui sopra, con la suggestione di percepire qualcosa della realtà che sostiene la realtà quotidiana, l’illusione di andare oltre le apparenze e penetrare il velo dietro cui si cela chi davvero dirige il corso delle nostre inconsapevoli esistenze.
Per fortuna la necessità di intrattenere il pubblico, che si trova gustosamente diviso tra complottisti e tendenziosi, colora di mestiere la rappresentazione e rende piacevole la permanenza in sala.
Vogliamo sperare che lo scopo fosse intrattenere leggermente lo spettatore regalandogli l’illusione di essere una persona colta e impegnata. Se invece si volevano gettare i semi per una conoscenza reale, per un approfondimento delle dinamiche socio-economiche e geo-politiche, beh...

 

 

 

 

Cronaca di una crisi annunciata
di
Tiziano Turci
aiuto regia Rossella Teramano
voce Rossella Teramano
chiatarra Francesco Provenzano
batteria Giulio Maschio
piano Tiziano Turci
basso  Ennio Maltese
tromba Enrico Venanzuolo
produzione TNT produzioni e Teatro Zeta
foto di scena Davide Cremonini, Code9Photo
lingua italiano
durata: 1h 45’
Napoli, Teatro Nuovo, 7 febbraio 2014
in scena dal 7 al 9 febbraio 2014

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