“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Antonio Cataldo

Documentare il sentimento

Terzultimo appuntamento con Visioni-Rassegna del Cinema d’Autore al cinema Partenio di Avellino.
Pergine Valsugana, ad est di Trento, paese nella Valle dei Mòcheni attraversata dal torrente Fèrsina, al giorno d’oggi. Michele è un ragazzino di undici anni che vive con la madre Elisa e il nonno paterno Pietro, contadino e apicoltore. Suo padre è morto da poco, vittima della montagna.

Mr. Hyde e signora

Ultimo spettacolo della stagione 2013-23014, L’amante di Harold Pinter approda sul palcoscenico del Teatro 99 Posti di Mercogliano (Av) nell’allestimento dell’officina teatrale L.A.A.V. di Salerno. Tutto è bianco all’interno della casa di Richard e Sarah, coniugi della middle class benestante londinese. Tutto è bianco: le lenzuola e i cuscini di un letto che ha accanto un comodino dello stesso colore, un tavolo con candida tovaglia e sedie laccate dello stesso tono.

Save a Prayer

Anche quest’anno la rassegna Visioni, curata dal Centro Donna in collaborazione con i Quaderni di Cinemasud, offre una panoramica dei titoli più interessanti dell’attuale stagione cinematografica che però non hanno goduto di un’adeguata distribuzione. Da metà febbraio fino ad oggi sono già sette i titoli proposti: questa settimana è la volta di Still Life di Uberto Pasolini.

La società dei pupi

Sorge spontanea una domanda: non è che il teatro borghese sia tale non perché contempli personaggi appartenenti alla classe sociale che ha conquistato la scena della storia negli ultimi trecento anni (anche se l’aggettivo borghese denota con precisione il dramma a partire dalla fine dell’Ottocento), non perché abbia a soggetto i comportamenti, le aspirazioni, le dinamiche propri di questa classe, ma perché invece sostituisce alla legge degli dei e delle virtù personali quelle del consesso sociale in cui agiscono i suoi protagonisti? Perché ai limiti dell’etica umana individuale sovrappone i condizionamenti di un‘etica sociale, l’etica di una società articolata in classi contigue e permeabili, non più rigidamente separate come nel mondo classico o pre-industriale?

Conigli contro il tempo

Continua a  far bella mostra di sé, al Godot Art Bistrot, la nuova scena britannica che rinverdisce i fasti del suono indie di fine anni Ottanta-inizi Novanta, quel movimento che spaziava tra la psichedelica più ipnotica e underground, i riverberi fuzz del garage americano, il minimalismo melodico d’impronta velvetiana e l’attitudine esecutiva, fra il timido e l’annoiato, di guardarsi le scarpe mentre si suonava (anche per non inciampare tra gli innumerevoli pedali per gli effetti).

Madre Vendetta

Ritorna per la stagione teatrale 2013-2014 il Teatro di legno al 99 Posti di Mercogliano (Av) con la riproposizione del fortunato Non merita lamenti, già finalista al Premio Scenario 2009. Uno spettacolo che indaga, al pari de La parola madre, i legami familiari come forze propulsive, come vettori di attrazioni/repulsioni che segnano le vicende dei protagonisti. Nei lavori citati la casa, l’ambiente domestico, diventa il set primigenio su cui i destini dei singoli si forgiano come corazze indistruttibili, come principi inderogabili.

Folk across the Atlantic

Atteso ritorno ad Avellino quello di Gareth Dickson, cantautore di Glasgow giunto per la prima volta in terra d’Irpinia lo scorso luglio in occasione della rassegna La bella estate, tenutasi al Carcere Borbonico. Il concerto ebbe un positivo riscontro, e così, trovandosi in Italia per una nuova tournée, il Nostro ha accettato l’invito a suonare di nuovo in città, questa volta al Godot Art Bistrot.

Urgent Rainbows

Anche quest’anno ad Avellino la festività della Candelora è stata occasione di sensibilizzazione a favore dei diritti delle persone LGBT con una serie di iniziative sostenute dalla sezione avellinese dell’Associazione di Promozione Sociale "i Ken Onlus". Un programma che ha visto presentazioni di libri, concerti e proiezioni di corti e mediometraggi provenienti dall’ultima edizione di Omovies – Festival di Cinema Omosessuale & Questioning, tenutasi a Napoli dal 16 al 20 dicembre scorsi. Un festival giunto alla sua sesta edizione e che si contraddistingue per essere forse l’unica kermesse cinematografica dedicata esclusivamente alle tematiche LGBT del Sud Italia, meritevole di far conoscere, in concorso e fuori concorso, opere provenienti dall’Italia e dal resto del mondo difficilmente visibili nei circuiti della normale distribuzione (basti pensare a lavori di una certa eco usciti in poche copie in Italia, come Lo sconosciuto del lago di Alain Guiraudie, o a film dal potenziale più commerciale non adeguatamente sfruttato, tipo  la divertente commedia di Ivan Silvestrini Come non detto del 2012).

Facciamo finta che io ero...

…il Principe, direbbe il vostro (non più) piccolo recensore. Poi basta aprire le porte dell’armadio della cameretta (meglio quello grande nella stanza da letto matrimoniale) per dare libero corso all’immaginazione e costruire, tre sedie a dondolo a mo’ di carrozze e comodini come improvvisati caminetti, la scena della fiaba.

Fratelli d'America

Il legame che annoda le sorti del rock italiano a quelle del rock in chiave folk di matrice americana data dalla fine degli Anni '60 e da allora sembra non essersi mai più sciolto. E se per tutto lo stivale “complessi” o più internazionalmente band ricantavano nella lingua di Dante le hit anglo-americane del momento o si ispiravano ad esse, spaziando dal beat al pop al garage (inglobando la nuova moda psichedelica e appropriandosi con la dovuta perizia tecnico-compositiva del progressive) solo in Emila sembra che il verbo del folk, principalmente nella versione dylaniana o byrdsiana, abbia ispirato epigoni di fama e spessore.

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il Pickwick

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