“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Tuesday, 21 April 2020 00:00

L'arrivo dell'estate

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Un fiore 

Non ho scelto un fiore
da mettere trai tuoi capelli
ma un fiore da coltivare
per l’amore che provo per te.

La vita fiorisce anche senza fiori se ci sei tu.
Il giardino ti ospita in eterno,
sei l’allievo più sapiente del tempo:
speranze, sogni che abbagliano
i prati, i cespugli e le erbacce e io tra loro
sono cieli azzurri d’inverno, il sole bianco del tuo riso
quando tutti i giorni le faccende senza troppo valore
divengono insostenibili.




Carezziamoci

Carezziamoci. Almeno questo possiamo farlo.
Quando un gabbiano o una rondine volano vicino alla tua casa
− qualsiasi sia la stagione − corri alla finestra
senti quelle ali che ti sfiorano, ci carezziamo.
Quando nessuno più entra nella tua stanza,
quando fuori nessuno esce
tu continui a guardare il buio
E i pensieri ti si accendono come fiammiferi,
Quelle fiammelle sono le carezze che ci diamo.
Comprendimi bene,
un tuo bacio è un tuo bacio,
un tuo respiro è un tuo respiro,
ma io non sento né l’uno né più l’altro.
Ma dell’uno e dell’altro
io posso sentire la loro assenza nella solitudine piena di te
mi carezza il cuore e carezza anche il tuo
perché né solo io amo,
né solo tu ami.




L’arrivo dell’estate

Vorrei avere gl’occhi dell’estate
per vedere tutto in fiore.
E di vedrei rosa rossa, lillà e gelsomino.
O sarebbe davvero estate
se potessi vedere te.

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