“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Sunday, 20 January 2019 00:00

Chiamami con tutto il tuo cuore

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Cercami senza sprecare nessuno spazio, 
che le nostre mani s’incontrino dove lo spreco finisce. 
Come si faceva da bambini 
quando il mondo tutto traboccante d’immagini  
era presto raggiunto, era da conoscere e animare, 
così ora si deve amare.

È strepitoso,
possiamo ancora amarci come fossimo bambini.

Chiamami a te, unico amore.
Ecco l’esistenza è appena iniziata.
Puoi chiamarmi a te.
Ed io posso raggiungerti.
Con il tuo dolore mi chiami a te per soffrire.
Quel che accade passa sguardo a sguardo
dagli occhi dell’una a quelli dell’altro.

Chiamami a te con i tuoi silenzi più assidui
perché tanta solitudine che fa amore è maggior vita che mi appartiene.
Come da bambini quando venivano certi irrinunciabili giorni di festa
e mai che rifiutassimo regali.
Perché mai adesso dovrei rinunciare a una festa ogni giorno?

Chiamami a te,
cuore a cuore chiama il mio cuore;
viso a viso parla con i baci.
Ci sarà posto anche per la mia anima nella tua,
nel tuo petto quando sarà davanti al mio,
tanto insieme
che nessun’altra parola avrà da chiamarci.

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